Sostegni sociali anche ai cittadini stranieri. Le prestazioni sociali devono essere assicurate anche agli stranieri extracomunitariche sono in possesso del permesso unico di lavoro. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
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La sentenza dellaCorte Costituzionale, emessa una paio di mesi fa, è stata depositata nei giorni scorsi. Sancisce che non è costituzionale escluderedal bonus bebè e dall’assegno di maternità i cittadini stranieri che non hanno un permesso di soggiornanti Ue di lungo periodo.
Sostegni sociali anche ai cittadini stranieri: non escludere chi ha più bisogno
Per i giudici quelle esclusioni «istituiscono per i soli cittadini di Paesi terzi un sistema irragionevole e più gravoso, che travalica la pur legittima finalità di accordare i benefici dello stato sociale a coloro che vantino un soggiorno regolare e non episodico sul territorio della nazione».
In pratica, queste le conclusioni della Consulta, viene negata dallo Stato una tutela a chi si trova nelle condizioni più gravi di bisogno.
La sentenza della Corte Costituzionale è la numero 54.
E del resto la pronuncia dei giudici segue quella Corte di Giustizia dell’Ue, che è stata emessa il 2 settembre del 2021.
In quell’occasione i giudici hanno ritenuto incompatibile la normativa italiana con l’articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Nel punto dove si prevede che venga garantito il diritto alle prestazioni di sicurezza sociale e la parità di trattamento tra i cittadini di Paesi terzi e dei cittadini degli Stati membri.
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Sostegni sociali anche ai cittadini stranieri: la Costituzione
Nella lunga sentenza i giudici della Corte Costituzionale sostengono che il principio della parità di trattamento è previsto in modo chiaro negli articoli 3 e 31 della Costituzione.
Ricordiamoli:
- articolo 3: tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali;
- articolo 31: la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi,con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.
Sostegni sociali anche ai cittadini stranieri: maternità e infanzia
E in particolare con l’articolo 31 – continua la Corte – «la Costituzione non tollera distinzioni arbitrarie o irragionevoli».
La Consulta ha di fatto escluso che ci sia una connessione tra il permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo e il riconoscimento del diritto a tutele che riguardano la maternità e l’infanzia oltre a ridurre lo stato di bisogno legato alla nascita di un bambino o alla sua accoglienza nella famiglia adottiva.
Sostegni sociali anche ai cittadini stranieri: assegno unico
In verità, comunque, la legislazione italiana si era già conformata ai questi criteri. Infatti è stato riconosciuto il diritto a ricevere l’assegno unico anche ai cittadini extracomunitari che hanno il permesso unico di lavoro della durata superiore ai sei mesi.
Bonus bebè e assegno maternità stranieri: come chiederlo
Questa “apertura” imposta dalla Consulta e sulla base del rispetto della nostra Carta Costituzionale non trova per nessuna applicazione per quando riguarda il Reddito di Cittadinanza, dove i requisiti restano quelli di prima.

Sostegni sociali anche ai cittadini stranieri: la sentenza
Ecco la parte della sentenza della Corte Costituzionale che riguarda il diritto anche per i cittadini extracomunitari di accedere alle prestazioni sociali:
«Questa Corte dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53), nel testo antecedente all’entrata in vigore dell’art. 3, comma 3, lettera a), della legge n. 238 del 2021, nella parte in cui esclude dalla concessione dell’assegno di maternità i cittadini di Paesi terzi che sono stati ammessi nello Stato a fini lavorativi a norma del diritto dell’Unione o nazionale e i cittadini di Paesi terzi che sono stati ammessi a fini diversi dall’attività lavorativa a norma del diritto dell’Unione o nazionale, ai quali è consentito lavorare e che sono in possesso di un permesso di soggiorno ai sensi del regolamento (CE) n. 1030/2002».
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