Stop caldaie a gas, vietata la vendita nel 2029

Stop caldaie a gas, vietata la vendita nel 2029, il provvedimento sarà adottato nel 2024. Bloccati anche gli incentivi per l’acquisto di impianti alimentati da combustibili fossili. Le caldaie a gas non potranno essere installate negli edifici di nuova costruzione. Per le associazioni di categoria «è un terremoto». Quali sono le alternative.

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6' di lettura

Stop caldaie a gas, vietata la vendita nel 2029: la disposizione prevista nella bozza di regolamento Ue. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

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Dal primo gennaio 2019 dunque non si potranno più vendere caldaie a gas (con esclusione di quelle che hanno un indice di efficienza del 115 per cento, impossibile da raggiungere). Il provvedimento non è ancora definitivo, ma è previsto nella bozza di revisione del regolamento Ecodesign. Verrà discussa il prossimo 27 aprile nel corso di un consultation forum della Commissione europea.

Su questo argomento potrebbe interessarti quali sono le alternative, i costi e i bonus per sostituire le caldaie a gas; abbiamo anche verificato se la caldaia elettrica conviene davvero.

Stop caldaie a gas, il testo definitivo

Per il testo definitivo non si dovrà aspettare molto. Il lavoro sarà completato entro quest’anno e pubblicato nel 2024, cinque anni prima che scatti il divieto.

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Non si tratta di una novità. L’obiettivo di sostituire del tutto gli impianti di riscaldamento domestico era già stato annunciato nel pacchetto RePower Eu. Era stato proprio in quell’occasione che l’esecutivo dell’Unione Europea ha comunicato l’intenzione di vietare la vendita delle caldaie a gas. Nel testo era chiara l’intenzione di introdurre «limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento, che implicano il 2029 come data finale per l’immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome».

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Stop caldaie a gas, cosa succede nel 2029

Cosa succede dunque entro il 2029, dovremo tutti cambiare la caldaia a gas? No, non è così. Però se dal 2029 in poi si decide di cambiare l’impianto non si potrà più acquistare una caldaia a gas.

È ovvio che con una disposizione simile chi dovrà acquistare un impianto per il riscaldamento domestico prima del 2029, è molto difficile che scelga una caldaia a gas.

Ma non c’è l’obbligo, ripetiamo, di sostituirla. Sarà un graduale abbandono, una lenta sostituzione, fino alla scomparsa definitiva.

Stop caldaie a gas, direttiva Epbd

Sulle caldaie a gas, e sui sistemi di riscaldamento alimentati a combustibili fossili, è intervenuta anche la direttiva Epbd (efficienza energetica degli edifici), ovvero quella sulla case green.

L’uso è stato vietato a partire dall’entrata in vigore della direttiva sia per i nuovi edifici (che non potranno quindi prevedere caldaie a gas), sia nel caso di ristrutturazioni.

Il divieto non è stato esteso agli impianti di riscaldamento ibridi e alle caldaie che sono state certificate per funzionare con fonti rinnovabili.

Nella stessa direttiva sono vietate dal 2024 anche le agevolazioni per l’acquisto e l’installazione di caldaie che sono alimentate da combustibili fossili.

Stop caldaie a gas, indice di efficienza

La Commissione europea ha intenzione di approvare, come accennato, una prescrizione che prevede un indice di efficienza al 115 per cento per le caldaie a gas. 

«Questo indice – hanno fatto sapere Proxigas (che rappresenta le imprese della filiera del gas naturale), Assogasliquidi (l’Associazione di Federchimica che rappresenta le imprese del comparto dei gas liquefatti), Assotermica (l’Associazione dei produttori apparecchi e componenti per impianti termici), Federcostruzioni (Federazione delle costruzioni), Ance (l’Associazione nazionale costruttori edili) e Applia Italia (l’Associazione dei produttori di apparecchi domestici e attrezzature professionali) –  è di fatto un divieto di immissione sul mercato di tutte le caldaie e non risulta coerente con il parere espresso dal Parlamento europeo lo scorso 14 marzo sulla proposta di Direttiva sulle prestazioni energetiche dell’edilizia».

Questo nuovi limite sulle caldaie potrebbero causare un terremoto senza precedenti per tutte le aziende del settore.

«L’approccio – hanno dichiarato le aziende in un comunicato – è basato su divieti che non tengono conto delle prospettive di sviluppo delle tecnologie e dei vettori energetici e, soprattutto, non considerano le specificità dei singoli Stati membri». 

«Per il nostro Paese, dove il gas è centrale nel settore domestico – continuano le associazioni – si prospettano ricadute sulla competitività dell’industria, sulla sostenibilità economica e sociale per le famiglie, sulla stabilità e sulla resilienza del sistema energetico. Criticità che rischiano di compromettere anche l’attuazione concreta del percorso di decarbonizzazione e che richiedono una attenzione specifica delle nostre istituzioni per modificare sostanzialmente l’approccio della nuova regolamentazione».

Le associazioni ritengono che la soglia minima di efficienza del 115 per cento sia un valore che nessuna caldaia è in grado di raggiungere.

Non solo quelle a gas, ma neppure quelle alimentate a idrogeno o biometano.

Questo significa una cosa precisa, come vedremo nel prossimo paragrafo.

Stop caldaie a gas, pompe di calore

Con un indice di quel tipo, c’è il rischio concreto che nel 2029 le uniche caldaie ammesse sul mercato siano le pompe di calore, elettriche o ibride (formate da una caldaia a condensazione a gas e da un pompa di calore elettrica).

Stop caldaie a gas, i numeri

I dati in possesso dell’associazione dei produttori di apparecchi e componenti per impianti termici hanno stimato che nel nostro Paese sono state installate nel 2022, 1,1 milione di caldaie murali. Ovvero il 6,6 per cento in più rispetto al 2021.

Sono quasi tutti apparecchi a condensazione: solo 40.000 non lo sono. La netta maggioranza di queste caldaie ha una potenza uguale o inferiore a 35 chilowatt.

Stop caldaie a gas, vietata la vendita nel 2029
Nella foto una caldaia a gas

Stop caldaie a gas, le alternative

Ma quali sono le alternative alle caldaie a gas per riscaldare le nostre abitazioni?

Le soluzioni in commercio sono molte, vediamo:

  • le pompe di calore, che possono essere;
    • aria-aria;
    • aria-acqua;
    • acqua-acqua;
    • terra-acqua.
  • caldaia a biomasse;
  • caldaia ionica;
  • riscaldamento e raffrescamento del pavimento;
  • pannelli radianti.

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