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Stralcio delle multe, dove si potrà avere

Stralcio delle multe e delle tasse non pagate ai Comuni: sono arrivate le regole, vediamo dove si potrà avere e dove no. Pubblicato il regolamento anche per i Comuni che fanno in proprio la riscossione. Entro il 29 luglio dovranno essere emesse le delibere. Le città e le Regioni dove sarà applicata la pace fiscale.

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8' di lettura

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La questione riguarda in particolare gli enti locali e le Regioni che riscuotono in proprio. Lo schema di regolamento è stato preparato dall’Istituto per la finanza e l’economia locale dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani), che raggruppa tutti i Comuni del Paese.

L’attivazione del regolamento è il tassello che mancava per dare il via libera alla pace fiscale decisa dal governo con il decreto bollette del marzo scorso, ovvero quello che ha esteso la cancellazione dei debiti fino a mille euro.

Il regolamento traccia i confini entro i quali dovranno agire gli enti locali, quelli che hanno deciso di aderire al saldo e stralcio e quelli che invece hanno scelto di non concedere la “pace fiscale”.

Ora si attende solo una delibera che dovrà essere approvata entro il prossimo 29 luglio.

Questi sono i tre punti sui quali i Comuni dovranno decidere:

  • lo stralcio parziale delle ingiunzioni con importo residuo fino a mille euro relative al periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. L’adozione dello stralcio parziale può essere oggetto di apposita delibera consiliare;
  • lo stralcio totale delle ingiunzioni con importo residuo fino a mille euro relative al periodo che va dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. L’adozione dello stralcio totale può essere oggetto di apposita delibera consiliare;
  • la definizione agevolata delle ingiunzioni e degli accertamenti esecutivi notificati dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Su questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega dove trovare i moduli per l’annullamento delle multe fino a 1.000 euro; sempre a proposito di multe stradali vediamo chi può non pagare nulla e come fare; c’è poi un post che spiega quando arriva la cartella esattoriale per le multe non pagate.

Stralcio delle multe, come funziona

Abbiamo accennato che la vicenda riguarda in particolare i Comuni e le Regioni che riscuotono in proprio tasse e multe, senza quindi servirsi dell’Agenzia delle Entrate, ma utilizzando agenti di riscossione privati.

Sono stati due emendamenti al decreto bollette ad aprire a questi Comuni la possibilità di aderire alla pace fiscale per i contribuenti con debiti fino a 1.000 euro. Prima questa possibilità era riferita ai soli centri che si affidavano per la riscossione all’Agenzia delle Entrate.

L’apertura anche ai Comuni che riscuotono in proprio i tributi era molto attesa, anche perché centinaia di migliaia di cittadini erano rimasti fuori dalla sanatoria, in particolare se avevano ricevuto un’ingiunzione di pagamento del Comune o di un agente della riscossione privato e non una cartella iscritta a ruolo.

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Stralcio delle multe, cos’è

Ma cos’è il saldo e stralcio? Si tratta di un accordo tra il creditore e il debitore (in questo caso tra l’ente locale e il cittadino): sarà pagata solo una parte del debito che verrà così estinto. Se il riferimento è solo allo stralcio, si potrà invece considerare il debito azzerato (non si versa niente).

In ogni caso, chi aderisce alla rottamazione avrà di certo l’azzeramento delle sanzioni, degli interessi e dell’aggio.

Il risparmio è notevole, anche la metà dell’importo complessivo dovuto.

Ebbene, da ora e fino al 29 luglio, i sindaci dovranno stabilire se aderire o meno al mini-stralcio dei debiti. In pratica, dovranno decidere:

  • sull’annullamento (totale o parziale);
  • sulla rottamazione;
  • o su entrambe le cose.

Oltre alle multe e alle imposte locali, possono rientrare in questa definizione agevolata dei debiti fiscali anche quelli che il contribuente ha con società o concessionarie in-house, come i bollettini della Tari, emessi dalle aziende che gestiscono la raccolta dei rifiuti.

Stralcio delle multe, rate e scadenza

Nelle delibere, i Comuni dovranno anche stabilire il numero delle rate e la scadenza da applicare per i debitori. Verranno anche decisi i termini entro i quali l’amministrazione avrà l’obbligo di rispondere alla richiesta del contribuente e comunicare se ha accolto il piano di rateizzazione con gli importi dovuti.

Per quanto riguarda la rottamazione o il saldo e stralcio, dovranno essere compresi tutti i debiti che sono inclusi nell’arco temporale sul quale è in vigore la “pace fiscale”. E quindi, le multe così come l’Imu. Una non esclude l’altra.

Stralcio delle multe, chi ha aderito e chi no

Tra le città che sembrano propense ad aderire alla pace fiscale per i tributi e le multe locali dovrebbero esserci Bologna e Bolzano. Le Regioni che potrebbero essere coinvolte (anche se solo parzialmente) sono Lazio, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Sicilia e Sardegna.

Hanno invece già deciso di non aderire alla pace fiscale Milano, Roma e Firenze. Ufficialmente questi Comuni hanno dichiarato che il motivo principale è etico: un segno di rispetto nei confronti dei cittadini che hanno regolarmente pagato tributi e multe per infrazioni al codice della strada.

Ma non si può nascondere anche una ragione più strettamente economica:

  • Firenze per multe e ammende incassa ogni anno 49 milioni;
  • Milano ne incassa 119;
  • Roma ne incassa 121.

Con i bilanci in rosso di buona parte dei Comuni della Penisola, è difficile rinunciare a quelle cifre (anche se a dire il vero buona parte di quell’importo non sarà semplice da riscuotere).

Stralcio delle multe, dove si potrà avere
Nella foto un uomo sommerso dalle cartelle esattoriali

Faq (domande e risposte)

Chi ha preparato lo schema di regolamento?

Lo schema di regolamento è stato preparato dall’Istituto per la finanza e l’economia locale dell’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani).

Qual è l’obiettivo del regolamento?

L’obiettivo del regolamento è dare il via libera alla pace fiscale decisa dal governo con il decreto bollette del marzo scorso, che estende la cancellazione dei debiti fino a mille euro.

A chi si applica il saldo e stralcio delle multe?

Il saldo e stralcio delle multe si applica ai Comuni e alle Regioni che riscuotono in proprio tasse e multe, senza servirsi dell’Agenzia delle Entrate.

Quali sono le possibilità offerte ai Comuni?

Risposta: I Comuni possono applicare il saldo e stralcio ai carichi, preferire lo stralcio totale delle cartelle o decidere la rottamazione senza interessi e sanzioni.

Cosa si intende per saldo e stralcio?

Il saldo e stralcio è un accordo tra il Comune e il cittadino, in cui viene pagata solo una parte del debito che verrà estinto. Lo stralcio, invece, comporta l’azzeramento completo del debito.

Quali vantaggi si ottengono aderendo alla rottamazione?

Aderendo alla rottamazione, si ottiene l’azzeramento delle sanzioni, degli interessi e dell’aggio, con un notevole risparmio sull’importo complessivo dovuto.

Quali debiti possono rientrare nella definizione agevolata?

Nella definizione agevolata rientrano i debiti fiscali, inclusi multe, imposte locali e debiti con società o concessionarie in-house, come i bollettini della Tari.

Cosa dovranno stabilire i Comuni nelle delibere?

I Comuni dovranno stabilire il numero delle rate e le scadenze da applicare per i debitori, nonché i termini entro i quali l’amministrazione dovrà rispondere alle richieste dei contribuenti.

Quali città sembrano propense ad aderire?

Bologna e Bolzano sembrano propense ad aderire alla pace fiscale per i tributi e le multe locali. Le Regioni coinvolte potrebbero essere Lazio, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Sicilia e Sardegna.

Quali sono le ragioni di Milano, Roma e Firenze per non aderire?

Milano, Roma e Firenze hanno deciso di non aderire principalmente per motivi etici, come segno di rispetto verso i cittadini che hanno regolarmente pagato tributi e multe. Inoltre, vi sono ragioni economiche legate alle entrate derivanti dalle multe e ammende, che rappresentano cifre significative nei bilanci comunali.

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