Il Superbonus 110 resta, ma solo per i redditi bassi, con un Isee entro i 15mila euro (spglia che aumenta in base alle regole previste da quoziente familiare). In questo post vediamo come funziona la proposta del governo. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Riforma Bonus energetici
Il governo sta preparando la riforma dei bonus energetici. I fondi per implementare questa riforma arriveranno dalla rimodulazione degli obiettivi del Pnrr.
Il piano, che è già stato completato, dovrebbe essere annunciato entro un paio di settimane al massimo, sempre che non ci siano contrattempi. Il ministro Raffaele Fitto sta attualmente lavorando su una revisione che mira a sbloccare fino a 3 miliardi di euro, che saranno poi destinati a potenziare i bonus energetici per l’anno prossimo. L’obiettivo è tentare di aumentare l’aliquota dello sconto fiscale fino al 110 per cento, ma questa opportunità, come vedremo, non sarà accessibile a tutti.
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Cosa è il Superbonus 110?
Il Superbonus 110 è un’iniziativa del governo italiano destinata a stimolare la ristrutturazione edilizia, specialmente quella legata all’efficientamento energetico (da completare entro il 2035). Si tratta di un incentivo fiscale che copre il 110% delle spese sostenute per lavori di ristrutturazione e efficientamento energetico.
Vediamo come funziona il bonus porte interne 2023.
Superbonus 110 per redditi bassi
D’ora in poi, il Superbonus 110 sarà limitato solo a coloro con redditi bassi, con un ISEE non superiore a 15mila euro. Questo limite potrebbe aumentare a seconda delle regole previste dal quoziente familiare. Il Superbonus è quindi destinato a persone e famiglie a basso reddito che non guadagnano abbastanza per avere debiti fiscali verso lo Stato da cui poter “scontare” l’importo dei possibili lavori di ristrutturazione.
Superbonus 110 per condomini
Il Superbonus 110 sarà limitato ai condomini, alle case popolari (IACP) e alle RSA, le Residenze Sanitarie Assistite. Questo perché i residenti di questi edifici spesso hanno difficoltà a finanziare lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico.
Credito d’imposta per incapienti
Il Superbonus 110 funziona come un credito d’imposta, ovvero una detrazione fiscale del 110% sulle spese sostenute per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico. Questo significa che il costo dei lavori è praticamente a carico dello Stato.
Per chi non ha sufficienti imposte da poter detrarre (i cosiddetti “incapienti”), esiste la possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura.
Proroga Superbonus 110
Nel caso di ritardi nei lavori di ristrutturazione finanziati con il Superbonus 110, il governo sta considerando una proroga di tre mesi, ma solo per coloro che hanno già raggiunto un certo grado di avanzamento dei lavori.
Per le villette, ad esempio, la percentuale di avanzamento dei lavori era fissata al 30%. Il governo vuole consentire la conclusione dei lavori già iniziati, impedendo l’apertura di nuovi cantieri finanziati interamente con il Superbonus.
Superbonus 110 e lavori non ultimati
In molti casi, famiglie e persone hanno iniziato i lavori di ristrutturazione contando sul Superbonus 110, ma poi sono rimasti “incagliati” nel blocco delle cessioni dei crediti da parte del sistema bancario.
Ti ricordiamo che è attivo il bonus condizionatori 2023 senza ristrutturazione.
Per questi casi, il governo sta cercando una soluzione che potrebbe vedere il coinvolgimento della SACE per sbloccare i lavori. Se non riuscissero a concludere i lavori, potrebbero essere costretti a rimborsare anche quanto già scontato.
L’Agenzia delle Entrate stima che ci siano 7 miliardi di euro di crediti bloccati a luglio. Non solo le aziende sono a rischio, ma anche coloro che hanno iniziato i lavori contando sul Superbonus e che potrebbero dover restituire lo sconto se non riescono a finirli. Il governo riconosce la necessità di una misura di salvataggio.
Bonus edilizi
Il governo sta considerando di rivedere la questione dei bonus edilizi, proponendo un maggiore accorpamento delle aliquote. La proposta mira a garantire un equilibrio tra interventi singoli e “a pieno edificio”.
Bonus edilizi 2023, tabelle con importi e scadenze
Potrebbe essere prevista un’alta aliquota di detrazione o un minor tempo di recupero fiscale, anche a fronte di importi più elevati, nel caso in cui gli interventi vengano eseguiti in conformità alla norma UNI 11673 parti 1, 2, 3 e 4.
Si sta considerando l’idea di creare un “doppio percorso”: un recupero della detrazione in 3 anni per interventi che costano fino a 20mila euro, e un recupero esteso fino a 10 anni per lavori che raggiungono l’importo massimo attualmente stabilito di 60mila euro.
Per questo 2023 sono ancora attivi, tra gli altri:
Bonus mirati alle soluzioni tecnologiche
Si sta studiando inoltre la possibilità di creare bonus specifici per le seguenti tecnologie e soluzioni:
- Sistemi e sonde geotermiche
- Teleriscaldamento efficiente
- Riduzione del consumo d’acqua e raccolta/riuso dell’acqua piovana. Per quanto riguarda i condomini, “si dovrebbero permettere quorum che semplifichino le decisioni nelle assemblee condominiali, offrendo la possibilità di prestiti garantiti, oltre allo sconto in fattura, per i cittadini a basso reddito”.
Un’ulteriore idea è di distribuire le detrazioni in un lasso di tempo che va da 3 a 10 anni o, se necessario, in periodi più brevi, a discrezione del contribuente, per interventi di importo ridotto.
Vediamo come funziona il bonus impianto elettrico 2023.
Sarebbe fondamentale considerare incentivi per l’installazione e la sostituzione di contatori di acqua e calore.
Inoltre, mantenendo la stessa aliquota di detrazione, lo sconto in fattura potrebbe essere offerto per i bonus mirati solo ai cittadini in condizioni particolarmente difficili con un reddito ISEE fino a 30.000 euro.

Faq (domande e risposte)
Come funziona il Superbonus 110 per redditi bassi?
Il Superbonus 110 rimarrà disponibile solo per i redditi bassi, con un ISEE entro i 15.000 euro, un limite che può aumentare in base alle regole previste dal quoziente familiare. Questo beneficio riguarda in particolare i cosiddetti “incapienti”, ovvero persone o famiglie a basso reddito che non hanno debiti fiscali nei confronti dello Stato dai quali “scontare” l’importo dei lavori. Questi soggetti avranno la possibilità dello sconto in fattura.
Come funzionerà il credito di imposta?
La detrazione potrebbe essere fruita non solo in dichiarazione dei redditi ma anche con cessione del credito o sconto in fattura, superando così il problema dell’incapienza che si presenterebbe per nuclei familiari con ISEE molto basso.
Per chi sarà attivata la proroga del superbonus?
La proroga del Superbonus 110% sarebbe attivata per i cantieri finanziati con il Superbonus che hanno subito ritardi e rischiano di non riuscire a terminare i lavori entro la fine dell’anno. L’ipotesi attuale prevede una proroga di tre mesi, ma solo per chi ha già raggiunto un certo grado di avanzamento dei cantieri.
Come saranno rimodulati i bonus energetici?
Il governo italiano sta lavorando alla riforma dei bonus energetici, con l’intenzione di far risalire l’aliquota dello sconto fiscale fino al 110 per cento, ma non per tutti. Il nuovo Superbonus sarebbe limitato solo ai condomini, alle case popolari (gli Iacp) e alle Rsa. Altri dettagli sulla riforma sono attesi nelle prossime settimane.
Cosa cambia per i bonus edilizi?
Il cambio principale per i bonus edilizi riguarda il tipo di lavori che possono essere finanziati. Con la nuova normativa, saranno incentivati solo quelli direttamente legati all’efficientamento energetico, senza la possibilità di estendere la detrazione anche ai classici lavori edili. Le caldaie a gas dovrebbero rimanere escluse dai nuovi incentivi. Inoltre, sarà previsto un “doppio binario” per le detrazioni, con un recupero della detrazione in 3 anni per interventi fino a 20.000 euro, e un recupero fino a 10 anni per interventi fino all’importo massimo attualmente previsto di 60.000 euro.
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