Superbonus addio, dopo che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, lo ha definito «la più grande truffa ai danni dello Stato» le possibilità che l’incentivo venga riproposto sono prossimo allo zero. Le risorse da introdurre nella manovra di Bilancio e non saranno certo destinate a un provvedimento che il governo equipara a un grande imbroglio. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Perché Superbonus addio
Prima di esplorare le alternative, cerchiamo di capire il perché di questa scelta.
Il governo ha la necessità di tagliare sprechi e inefficienze per finanziare altri e attesi provvedimenti (come la conferma del taglio del cuneo fiscale, gli incentivi per favorire le nascite e la riforma previdenziale).
Il Superbonus paga lo scotto, come sostiene l’esecutivo, «di norme scritte malissimo» e soprattutto è costato 12 miliardi di irregolarità.
Molto, ma molto di più del Reddito di Cittadinanza.
Si tratta comunque di un addio annunciato e che non soreprende. Già nei mesi scorsi sono state adottate modifiche alla misura che di fatto ha reso molto complesso aderire all’agevolazione.
Sintetizziamo, dunque, i motivi che hanno portato alla cancellazione del Superbonus per il 2024:
- Taglio degli sprechi: il governo cerca di ottimizzare le spese. Questo spesso significa anche eliminare o ridurre provvedimenti che possono non essere efficienti.
- Enormi irregolarità: 12 miliardi di irregolarità sono una somma rilevante, e questa è stata una delle ragioni principali del ritiro dell’incentivo.
- Complessità delle norme: il Superbonus ha sofferto di norme che molti hanno definito confuse, rendendo difficile per le famiglie capire come e quando accedere all’agevolazione.
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Tutti gli altri bonus per la casa 2023/2024
Ma chi desidera ristrutturare la propria casa nel 2024 non deve disperare. Ci sono altre agevolazioni che potrebbero venirti in aiuto.
Bonus ristrutturazione
Per chi sta pensando di rinnovare o migliorare la propria abitazione, il bonus ristrutturazione rappresenta un’ottima opportunità:
- Detrazione generosa: puoi detrarre il 50% delle spese che hai sostenuto per i lavori. Questo significa che metà di ciò che spendi ti verrà restituito sotto forma di detrazione fiscale.
- Limite di spesa: anche se può sembrare un ostacolo, il limite di 96.000 euro per unità immobiliare è un tetto piuttosto elevato. Puoi fare molti lavori con quella cifra.
- Ampia varietà di lavori coperti: dalla sostituzione del tetto, al cambio degli infissi esterni, passando per i serramenti e le persiane.
Vediamo in questo post quali sono i lavori ammessi con il bonus ristrutturazione.
Sismabonus
Vivere in Italia significa anche fare i conti con il rischio sismico. Ecco perché il Sismabonus è così importante:
- Sicurezza prima di tutto: questo bonus ti permette di effettuare lavori per ridurre il rischio sismico della tua abitazione. Dormire sonni tranquilli, sapendo che la tua casa è sicura, non ha prezzo.
- Detrazione variabile: la detrazione può variare dal 50% all’85%. Tutto dipende dai lavori che intendi fare e dalla zona in cui vivi.
- Non aspettare troppo: se sei interessato, affrettati. Questo bonus è disponibile fino al 31 dicembre 2024.
Ecobonus
L’Ecobonus è stato introdotto per promuovere lavori che mirano a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Include una serie di interventi:
- Coibentazione
- Sostituzione pavimenti
- Cambio finestre ed infissi
- Installazione di impianti fotovoltaici
- Rinnovo degli impianti di climatizzazione invernale
La detrazione offerta varia dal 50% al 65%, a seconda della tipologia di lavoro. Queste percentuali rimarranno in vigore fino alla fine del 2024. Da lì, la detrazione diminuirà al 36% con un limite di spesa di 48.000 euro per immobile.
È importante sottolineare che il governo limiterà l’Ecobonus alle fasce di reddito più basse in futuro. E ricordiamo: bisogna comunicare all’Enea ogni lavoro svolto entro 90 giorni dalla sua conclusione.
Infissi e caldaie
Una delle agevolazioni più recenti è la norma “salva infissi“ e “salva caldaie“. Questa regola riguarda i lavori in edilizia libera come:
- Installazione telai delle finestre
- Installazione caldaie
- Installazione pompe di calore
Però, c’è un particolare da notare: questa norma si applica solo ai lavori avviati prima del 16 febbraio 2023. È stato deciso a marzo, quando la Commissione Finanze della Camera ha votato una serie di emendamenti.
Bonus Barriere Architettoniche
Rendere una casa accessibile è vitale per molte persone con difficoltà motorie, ed è qui che entra in gioco il bonus barriere architettoniche. Con una detrazione del 75% (confermato fino al 2025), questo bonus aiuta a:
- Rimuovere ostacoli alla mobilità
- Sostituire vecchi impianti
- Cambiare finestre in condomini
Questo bonus è di rilevante importanza per coloro che cercano di rendere la loro casa più accessibile, considerando le sfide architettoniche di molte abitazioni italiane.
Bonus Mobili
Mentre il Superbonus può essere storia, il rinnovamento della casa non si limita a interventi esterni o strutturali. Il Bonus Mobili fornisce un’ottima alternativa:
- È pensato per i proprietari di immobili in ristrutturazione che sono contribuenti in Italia.
- Se non stai ristrutturando, questo bonus non è accessibile.
- La detrazione Irpef al 50% è un bel risparmio. Per ottenerla, basta indicare le spese nella dichiarazione dei redditi.
- Ricorda: conserva sempre tutti i documenti di pagamento, come ricevute e fatture, per evitare complicazioni future.
Bonus Verde
Per chi ama il verde e vuole portare un tocco di natura nella propria casa, il Bonus Verde è l’opzione giusta:
- Si tratta della sistemazione a verde: con una detrazione Irpef del 36%, è un’ottima scelta per giardini e spazi verdi.
- Con un limite di 5 mila euro per unità immobiliare, c’è abbastanza margine per trasformare il tuo spazio.
- Se vivi in un condominio, le notizie sono ancora migliori: un condominio con 15 appartamenti può avere una detrazione massima di 75 mila euro, offrendo a ciascun appartamento un risparmio significativo.
- Come con molti bonus, la detrazione è divisa in dieci rate, rendendo la gestione delle finanze un po’ più facile.
Superbonus al 90%?
È bene precisare che il Superbonus 90 è ancora in vigore fino al 31 dicembre 2023, grazie al decreto Aiuti quater. Ma ci sono delle condizioni:
- L’abitazione per cui si richiede l’agevolazione deve essere quella principale. Quindi, dove si ha la residenza fiscale.
- Il reddito del richiedente non deve superare certi limiti. Ad esempio, 15.000 euro per un single e fino a 60.000 euro per una coppia con tre o più figli.
Cosa succede se inizio i lavori nel 2023?
Ci sono delle regole chiare:
- Se la Cilas (comunicazione di inizio lavori) è precedente al 2023, bisogna dimostrare che i lavori sono iniziati nel 2023.
- Se la Cilas è dopo il 17 febbraio 2023, non si può avere lo sconto in fattura o la cessione del credito.

FAQ (domande e risposte)
Perché il governo ha deciso di cancellare il Superbonus nel 2024?
Il governo, con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha deciso di non rinnovare il Superbonus nel 2024, definendolo come “la più grande truffa ai danni dello Stato”. Questa decisione è dovuta alla necessità di eliminare sprechi e inefficienze per finanziare altri provvedimenti, come il taglio del cuneo fiscale. Il Superbonus, secondo l’esecutivo, è stato gravato da norme scritte in modo inadeguato e ha comportato spese irregolari per 12 miliardi di euro. Questa spesa è significativamente superiore rispetto ad altri provvedimenti come il Reddito di Cittadinanza. Negli ultimi mesi, sono state inoltre introdotte delle modifiche che hanno reso più difficile aderire all’agevolazione.
Quali sono gli altri incentivi per ristrutturare casa?
Oltre al Superbonus, ci sono diversi incentivi per la ristrutturazione di abitazioni, tra cui:
- Bonus Ristrutturazione: Questo bonus permette una detrazione del 50% su tutte le spese sostenute per lavori di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, fino a un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare.
- Sismabonus: Questo bonus offre una detrazione sulle spese sostenute per lavori di riduzione del rischio sismico. La detrazione può variare dal 50 all’85% in base ai lavori effettuati e altri parametri.
- Ecobonus: Questo incentivo riguarda lavori per aumentare l’efficienza energetica degli edifici, come coibentazione, sostituzione pavimenti e infissi, installazione di impianti fotovoltaici e sostituzione degli impianti di climatizzazione. La detrazione varia dal 50 al 65%.
- Bonus Barriere Architettoniche: Con una detrazione del 75%, questo bonus copre le spese per la rimozione di ostacoli alla mobilità all’interno degli edifici.
- Bonus Mobili: Questo bonus, con una detrazione dell’IRPEF al 50%, è dedicato ai proprietari di un immobile in ristrutturazione e riguarda l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
- Bonus Verde: Questa detrazione IRPEF del 36% riguarda le spese per la sistemazione a verde degli immobili ad uso abitativo.
Come funziona il bonus ristrutturazione?
Il bonus ristrutturazione offre una detrazione del 50% su tutte le spese sostenute per i lavori di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. Questa detrazione si applica fino a un limite di spesa di 96.000 euro per ogni unità immobiliare. Gli interventi possono includere la sostituzione del tetto, infissi esterni, serramenti, persiane e modifiche del materiale o della tipologia degli infissi.
Quali vantaggi ci sono con il bonus barriere architettoniche?
Il bonus barriere architettoniche offre una detrazione del 75% per le spese sostenute per rimuovere ostacoli alla mobilità all’interno degli edifici, come elevatori o rampe. L’agevolazione copre anche le sostituzioni di finestre in un condominio per facilitare l’accesso. Questo aiuta a rendere gli edifici più accessibili, in particolare per le persone anziane o con disabilità.
A chi conviene il bonus verde?
Il bonus verde, o bonus giardino, conviene a coloro che intendono effettuare interventi di sistemazione a verde per immobili ad uso abitativo. Esso offre una detrazione IRPEF del 36% sulle spese, fino a un massimo di 5 mila euro per unità immobiliare. In condominio, l’ammontare massimo può essere moltiplicato per il numero di unità immobiliari. Pertanto, per un condominio con molti appartamenti, l’agevolazione può diventare particolarmente vantaggiosa.
Chi può accedere al Sismabonus?
Il Sismabonus può essere richiesto da coloro che sostengono spese per lavori finalizzati alla riduzione del rischio sismico e al miglioramento della classe sismica dell’immobile. La detrazione varia dal 50 all’85%, in base a determinati parametri e al tipo di lavoro effettuato sull’edificio. Gli incentivi possono durare fino al 31 dicembre 2024.
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