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Supporto per la formazione e il lavoro: come prepararsi

Il Supporto per la formazione e il lavoro, ovvero il Bonus da 350 euro per gli occupabili che non hanno diritto all’Assegno di inclusione, potrà essere richiesto da settembre. Ecco come puoi prepararti in modo da riceverlo il prima possibile.

Romina Cardìa è una scrittrice esperta in diritti delle persone con disabilità.
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8' di lettura

Cosa devo fare per ottenere nel giro di poco tempo il Bonus da 350 euro per il Supporto per la formazione e il lavoro? (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Supporto per la formazione e il lavoro: come prepararsi

Per prepararti al Supporto per la formazione e il lavoro, che potrai richiedere a partire dal 1° settembre 2023, dovrai iniziare già da adesso a iscriverti ad almeno 3 agenzie per il lavoro, a un corso professionale o informarti sulle misure a cui potresti partecipare e che ti darebbero diritto al Bonus da 350 euro.

È il decreto lavoro che stabilisce queste condizioni per le persone considerate occupabili che non avranno accesso all’Assegno di inclusione (Adi, che partirà dal 1° gennaio 2024).

Se a settembre risulterai già iscritto ad almeno 3 agenzie per il lavoro, oppure ti sarai iscritto a un corso professionale o, ancora, dimostrerai di essere impegnato o di impegnarti a breve in un’attività socialmente utile o presso la protezione civile, quando verrai chiamato dal Centro per l’impiego per firmare il Patto di servizio personalizzato, avrai già tutta la documentazione in regola affinché lo stesso Centro possa dichiarare che ti sei attivato e che hai diritto al Bonus mensile da 350 euro.

A partire da quel momento, il Supporto per la formazione e il lavoro avrà una durata di 12 mesi, non più rinnovabili, ma potrà essere richiesto da più soggetti occupabili del nucleo familiare, superando in alcuni casi anche l’importo del Rdc o dell’Adi.

Se, per esempio, in famiglia siete 4 persone tra i 18 e i 59 anni, occupabili e con un reddito inferiore a 6.000 euro annui, che si sono attivate per la ricerca di un’attività lavorativa, per un anno riceverete la somma mensile complessiva di 1.400 euro (con l’Adi, se non si è soggetti fragili, si prende massimo 500 euro al mese).

Arriva il portale del ministero per trovare lavoro: si chiama SIISL e sarà a disposizione di lavoratori e imprese. A settembre sarà attivo per chi ricevere l’Assegno di inclusione, poi per tutte le persone che cercano un impiego. Vediamo come funziona e come si accede.

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Attività che danno diritto al Supporto per la formazione e il lavoro

Abbiamo detto che è il decreto lavoro a stabilire quali sono le condizioni per ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro.

Nel dettaglio, nell’articolo 12, I comma, del decreto legge n. 48 del 4 maggio 2023 (decreto Lavoro, convertito in Legge n. 85 del 2023) si legge che sono attività che danno diritto alla corresponsione del bonus quelle che prevedono la partecipazione a progetti di:

  • formazione;
  • qualificazione e riqualificazione professionale;
  • politiche attive del lavoro.

In queste misure rientrano anche i progetti utili alla collettività (in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni) nonché il Servizio civile.

Tali attività potranno esserti sottoposte all’attenzione o direttamente dal Centro per l’impiego oppure attraverso la piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa).

Ma nulla ti vieta di cercarli in autonomia, così da poter iniziare fin da subito e accelerare i tempi per il pagamento dei 350 euro del bonus riconosciuto a titolo di indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa.

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Entro quanto tempo verrà erogato

Se quando verrai chiamato dal Centro per l’Impiego per la firma del Patto di attivazione digitale prima e del Patto per il lavoro personalizzato dopo, porterai anche la documentazione che certifica la tua iscrizione a alle agenzie per il lavoro, il Centro per l’Impiego accoglierà subito la tua richiesta e il Bonus da 350 euro verrà erogato dall’INPS nel giro di poco tempo.

Sicuramente molto meno tempo rispetto alla situazione in cui ti troveresti se dovessi impegnarti per iscriverti a un corso e alle agenzie del lavoro dopo la presentazione alla convocazione del Centro per l’Impiego.

Metti solo in conto che dovresti recarti al Centro una prima volta, per la convocazione dell’ente, e una seconda volta per documentare che sei in regola con i requisiti per richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro. Potrebbero passare anche due mesi.

Seguendo i nostri consigli, invece, accelereresti di molto tutta la procedura e otterresti il Bonus 350 euro molto presto.

In questo approfondimento analizziamo le differenze fra Assegno di inclusione e Reddito di cittadinanza per capire cosa cambia effettivamente con l’uscita del vecchio sussidio e l’entrata in vigore del nuovo nel 2024 per le persone disabili.

Supporto per la formazione e il lavoro
Supporto per la formazione e il lavoro. Nella foto: un uomo davanti a un PC

Come verrà pagato

L’assegno di 350 euro al mese sarà erogato dall’INPS mensilmente tramite bonifico, ma al massimo per 12 mensilità.

Durante l’anno, chi riceve il Supporto per la formazione e il lavoro sarà tenuto a partecipare ai progetti di formazione e qualificazione, confermandolo ogni 90 giorni, altrimenti l’assegno sarà sospeso.

Il beneficiario del SFL dovrà accettare eventuali offerte di lavoro, anche a tempo determinato: potrà rifiutare solo se il posto di lavoro offerto fosse a una distanza di oltre 80 chilometri dal domicilio, o se per raggiungerlo occorressero più di 2 ore coi mezzi pubblici. Altrimenti perderà il sussidio.

In caso di contratto con una durata inferiore ai sei mesi, il SFL sarà sospeso e poi riprenderà al termine dell’impiego. Si potrà continuare a percepire se il reddito da lavoro non supererà i 3mila euro annui.

Ci sono altri obblighi specifici, per esempio alle persone tra 18 e 29 anni che non hanno adempiuto all’obbligo scolastico sarà richiesto di partecipare ai percorsi di istruzione per adulti.

Secondo la ministra del Lavoro Marina Calderone sono 159mila le persone che sono già state informate via SMS dall’INPS di aver perso il diritto al reddito di cittadinanza, e di questi 112mila sono considerati occupabili.

Circa un terzo di loro è già iscritto a misure di politiche attive del lavoro che danno diritto al SFL. Se non lo hai fatto, quindi, comincia anche tu ad attivarti per ottenere il prima possibile il Supporto per la formazione e il lavoro.

FAQ (domande e risposte)

A cosa ho diritto se sono beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro e voglio aprire un’impresa?

Ai beneficiari della misura SFL che avviano un’attività autonoma o di impresa individuale entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio, è previsto un incentivo unico di sei mensilità dell’Assegno di Inclusione, fino a un massimo di 500 euro al mese.

Cosa succede se percepisco l’assegno di 350 euro ma avvio attività di lavoro autonomo?

In caso di avvio di un’attività d’impresa o lavoro autonomo durante la fruizione del SFL, è obbligatorio comunicarlo all’INPS entro un giorno prima dell’inizio dell’attività, pena la decadenza dal beneficio.

Il reddito derivante dall’attività è calcolato sulla base dei ricavi e compensi percepiti, meno le spese sostenute, e va comunicato entro il quindicesimo giorno successivo al termine di ogni trimestre.

Per i primi due trimestri dall’inizio dell’attività, continui a ricevere il SFL senza variazioni. Successivamente, il beneficio viene aggiornato ogni trimestre considerando il reddito dell’anno precedente, e il reddito eccedente i 3.000 euro lordi annui concorre al calcolo del beneficio.

Cosa succede se percepisco il Supporto per la formazione e il lavoro e firmo un contratto di lavoro dipendente?

Nel caso di avvio di un lavoro dipendente durante la fruizione del SFL, il reddito da lavoro fino a un limite massimo di 3.000 euro lordi annui non influisce sulla determinazione del beneficio economico. Solo il reddito eccedente tale limite sarà comunicato all’INPS e concorrerà al calcolo del beneficio a partire dal mese successivo alla variazione e fino a quando tale reddito non sarà incluso nell’ISEE per l’intero anno.

È responsabilità del lavoratore comunicare l’avvio dell’attività di lavoro all’INPS entro trenta giorni e, se non lo fa, l’erogazione del beneficio sarà sospesa fino a che non adempie a tale obbligo, ma non oltre tre mesi dall’avvio dell’attività, dopo i quali il diritto alla prestazione decade.

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