Nell’articolo di oggi vedremo quanti Supporti per la formazione e il lavoro in famiglia si possono richiedere e come (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Come richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro?
Attraverso un comunicato stampa del 3 agosto 2023, l’INPS ha annunciato che il Supporto per la formazione e il lavoro, una delle nuove misure nate in sostituzione del Rdc, entrerà effettivamente in vigore il 1° settembre 2023.
È importante ricordare che il Supporto per la formazione e il lavoro sarà destinato ai nuclei familiari completamente costituiti da membri con età compresa tra i 18 e i 59 anni, privi di qualsiasi forma di disabilità.
In pratica, riguarda gli stessi nuclei, composti da soli componenti “occupabili”, che nel 2023 avranno diritto al Reddito di cittadinanza per soli 7 mesi.
Dal 1° gennaio 2024, sarà altresì introdotto l’Assegno di Inclusione. Quest’ultimo sarà riservato esclusivamente ai nuclei familiari che includono un membro disabile, un minorenne, un individuo ultrasettantenne o persone in condizioni di grave disagio bio-psico-sociale, che sono assistite dai servizi sociali.
In quest’occasione parleremo del Supporto per la formazione e il lavoro, se siete interessati all’altra misura potete consultare il nostro articolo di approfondimento sull’Assegno di inclusione.
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Quanti Supporti per la formazione e il lavoro in famiglia?
In pratica tutti i componenti di un nucleo familiare, se rispettano i requisiti, possono richiedere e ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro, senza limiti.
Il Supporto per la formazione e il lavoro si distingue significativamente dal Rdc, poiché non è una forma di sussidio, ma si configura come un’indennità di partecipazione. A differenza del Rdc, non presenta importi variabili: chi ne fa richiesta riceve un assegno mensile fisso di 350 euro, versato su conto corrente per un massimo di 12 mesi.
In pratica, chi chiede questa prestazione stipula un Patto di servizio personalizzato e si impegna a partecipare a progetti e iniziative finalizzate al reinserimento nel mondo del lavoro.
Durante il periodo in cui si partecipa a tali attività, viene corrisposta un’indennità di 350 euro al mese. Questo beneficio cessa una volta che le attività di reinserimento giungono al termine e, in ogni caso, non è possibile beneficiarne per un periodo superiore a 1 anno.
Di conseguenza, tutti quelli che firmano il Patto di servizio personalizzato e partecipano alle attività di reinserimento nel mondo del lavoro hanno diritto ai 350 euro mensili: non c’è un limite a quanti se ne possono ricevere per nucleo familiare!
Come inviare la domanda di richiesta?
Dopo le disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2023, molti beneficiari hanno perso il Reddito di cittadinanza ad agosto 2023. Per queste stesse persone, a partire dal 1° settembre 2023, verrà attivato il Supporto per la formazione e il lavoro.
Conformemente a quanto stabilito dal Decreto Lavoro (DL 48/2023, art. 12), la richiesta di questa prestazione dovrà essere presentata online attraverso il sito dell’INPS, a partire da settembre.
Il comunicato stampa dell’INPS datato 3 agosto 2023 ha fornito ulteriori dettagli riguardo ai tempi e alla procedura per richiedere la prestazione.
Nello specifico, dopo aver inviato la domanda online, i richiedenti dovranno firmare il Patto di attivazione digitale. La sottoscrizione del Patto avverrà tramite una procedura online sulla piattaforma SIISL, che verrà presto attivata. L’obiettivo di questa piattaforma è agevolare il percorso di reinserimento nel mondo del lavoro per l’individuo coinvolto.
Il percorso sarà strutturato in modo da guidare i cittadini attraverso le fasi successive, che includono la sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, il contatto con le Agenzie per il lavoro e, infine, la stipula di un Patto di servizio personalizzato presso i centri per l’impiego.

Quali sono i requisiti per richiedere il Supporto per la Formazione e il Lavoro
Il Supporto per la formazione e il lavoro è destinato esclusivamente ai componenti dei nuclei familiari che non rispettano i requisiti necessari per ottenere l’Assegno di inclusione.
Ciò significa che spetta a tutti i componenti di un nucleo formato da sole persone con un’età compresa tra 18 e 59 anni, che non presentano disabilità, né sono assistite dai servizi sociali.
Inoltre, per diventarne beneficiari è necessario possedere altri requisiti economici e rispettare condizioni legate a cittadinanza, residenza e soggiorno.
I requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno
I requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno necessari per ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro sono definiti nel Decreto Lavoro e sono i seguenti:
- essere cittadino dell’Unione Europea o un suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
- al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo.
I requisiti economici necessari
Per poter accedere al Supporto per la formazione e il lavoro, i richiedenti devono soddisfare i seguenti requisiti economici:
- un valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini ISEE;
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro;
- nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
- nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.
Supporto per la formazione e il lavoro e Assegno di inclusione a confronto
La tabella in basso schematizza le principali differenze tra il Supporto per la formazione e il lavoro e l’Assegno di inclusione, le due misure finalizzate a sostituire il Reddito di cittadinanza.
Assegno di inclusione | Supporto per la formazione e il lavoro | |
Beneficiari | i nuclei con all’interno almeno un componente minorenne, disabile, over 60 o in una condizione di grave disagio bio-psico-sociale | i nuclei composti da soli maggiorenni tra 18 e 59 anni e non affetti da disabilità |
Requisito ISEE | 9.360 euro all’anno | 6.000 euro all’anno |
Importo | calcolato sul reddito e sulla composizione del nucleo familiare | 350 euro per richiedente |
Data di attivazione | 1° gennaio 2024 | 1° settembre 2023 |
Durata | 18 mesi con possibilità di rinnovo per altri 12 mesi | massimo 12 mesi |
FAQ: Domande frquenti sul Supporto per la formazione e il lavoro
Il Supporto per la formazione e il lavoro è compatibile con il Reddito di cittadinanza?
Il Decreto Lavoro convertito in Legge (art. 12, comma 2) chiarisce esplicitamene che “il Supporto per la formazione e il lavoro è incompatibile con il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione”.
Il Supporto per la formazione e il lavoro è compatibile con la Naspi?
No! Chi riceve la Naspi o qualsiasi altra indennità di disoccupazione non ha diritto al Supporto per la formazione e il lavoro.
Posso avere il Supporto per la formazione e il lavoro se percepisco l’Assegno Unico?
Si! L’Assegno Unico non è uno strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione, quindi NON è incompatibile con il Supporto per la formazione e il lavoro.
Posso avere il Supporto per la formazione e il lavoro se il mio nucleo familiare percepisce l’Assegno di inclusione?
No! Il Supporto per la formazione e il lavoro è pensato proprio per i nuclei familiari che non hanno diritto all’Assegno di inclusione. A questa regola c’è una sola eccezione e cioè se la persona che richiede il Supporto per la formazione fa parte di un nucleo che percepisce l’Assegno di inclusione, ma non è conteggiata nella scala di equivalenza.
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