Tasse sulle pensioni: a quanto ammontano? Come calcolare l’assegno netto? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE:
- Tasse sulle pensioni: l’IRPEF
- Tasse sulle pensioni: addizionali comunali e regionali
- Tasse sulle pensioni: detrazioni
- Tasse sulle pensioni: trattamento integrativo
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Tasse sulle pensioni: l’IRPEF
Ad ogni pensionato viene erogato un assegno previdenziale al netto delle tasse sulle pensioni, calcolato sull’assegno lordo.
A determinare l’importo netto sono soprattutto le tasse, a iniziare dall’imposta IRPEF applicata anche per i redditi da lavoro. Significa che una parte della pensione viene trattenuta e finisce nelle casse dello Stato.
L’ultima riforma IRPEF ha portato al taglio delle aliquote passate da 5 a 4, calcolate in base al reddito del contribuente.
Di conseguenza cambia anche il calcolo della pensione netta:
- con un reddito annuo fino a 15.000 euro è prevista l’IRPEF al 23%;
- con un reddito annuo fino a 28.000 euro è prevista l’IRPEF al 25%;
- con un reddito annuo fino a 50.000 euro è prevista l’IRPEF al 35%;
- con un reddito annuo superiore ai 50.000 euro è prevista l’IRPEF al 43%.
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Con un semplice e rapido calcolo, se il pensionato ha un reddito annuo di 15.000 euro lordi, dovrà togliere da questa cifra il 23% di IRPEF (3.450 euro) determinando un importo netto di 11.550 euro.
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Tasse sulle pensioni: addizionali comunali e regionali
Tasse sulle pensioni. Inoltre sul calcolo della pensione netta influiscono anche le addizionali comunali e regionali. Parliamo di quelle imposte che il Comune e la Regione di residenza del pensionato applicano sull’importo lordo dell’assegno percepito.
L’addizionale regionale a saldo, come riportato dal sito dell’INPS, “viene trattenuta sulla pensione l’anno successivo a quello di riferimento e viene suddivisa in 11 rate, dal mese di gennaio a quello di novembre”.
Per fare un esempio: l’addizionale regionale del 2022 verrà trattenuta dalla pensione lorda in 11 rate, dal gennaio al novembre 2023. Per saperne di più sugli importi 2022 delle addizionali regionali leggi questo articolo.
Invece l’addizionale comunale viene trattenuta dall’importo lordo della pensione in due tempi. In prima battuta con un acconto nell’anno di riferimento, in 9 rate; poi con un saldo per l’anno successivo, in 11 rate.
Per fortuna parliamo di importi bassi, che incidono poco sull’importo della pensione, ma che aggiunti alle altre imposte assottigliano comunque l’importo netto della pensione.
Tasse sulle pensioni: detrazioni
Tasse sulle pensioni. Nel calcolo della pensione netta va tenuto conto anche delle detrazioni. Sempre grazie alla riforma IRPEF e al ricalcolo delle aliquote, i pensionati, nel 2022, potranno beneficiare di detrazioni fiscali di importo maggiore rispetto agli anni passati.
A partire dal 1° gennaio 2022, l’articolo 13 comma 3 del TIUR riconosce queste detrazioni:
Reddito complessivo (RC) annuo | Importo detrazione annuo |
Non superiore a 8.500 euro | 1.955,00 |
Compreso tra 8.500 e 28.000 euro | 700 + [1.255 * (28.000 – RC) / 19.500] |
Tra 28.000 e 50.000 euro | 700 * [(50.000 – RC) / 22.000] |
Oltre 50.000 euro | 0 |
Chi percepisce un reddito complessivo superiore a 25.000 euro, fino a un massimo di 29.000 euro, è soggetto a un’ulteriore detrazione di 50 euro.
Dopo l’introduzione dell’Assegno Unico e Universale, dallo scorso 1° marzo sono state introdotte modifiche in tema di detrazioni per figli a carico.
Le detrazioni sono riservate a chi ha uno o più figli a carico di età pari o superiore a 21 anni. Ecco la tabella:
Numero figli | Ammontare detrazione per ciascun figlio |
Uno | 950 * [(95.000 – RC) / 95.000] |
Due | 950 * [(110.000 – RC) / 110.000] |
Tre | 950 * [(125.000 – RC) / 125.000] |
Quattro | 950 * [(140.000 – RC) / 140.000] |
Cinque | 950 * [(155.000 – RC) / 155.000] |
Oltre cinque | Alla somma di euro 155.000 sono aggiunti 15.000 euro per ogni figlio successivo al quinto. |
Nell’elenco delle detrazioni possiamo includere anche:
- Detrazioni per carichi di famiglia;
- Detrazioni per spese sanitarie;
- Detrazioni per lavoro dipendente e assimilati;
- Detrazioni per interessi passivi sui mutui o prestiti fino al 31 dicembre 2021, anche per l’abitazione principale;
- Detrazioni per spese per il recupero del patrimonio edilizio e riqualificazione energetica;
- Detrazioni per tutte le altre spese riconosciute al 31 dicembre 2021.

Tasse sulle pensioni: trattamento integrativo
Tasse sulle pensioni. Per quanto riguarda il trattamento integrativo, a partire dal 1° gennaio 2022, questi è stato modificato così:
- 1.200 euro annui per i contribuenti con reddito non superiore a 15.000 euro (rispetto ai precedenti 28.000);
- per redditi superiori a 15.000 fino a 28.000 euro, il trattamento integrativo spetta se la somma delle detrazioni elencate all’articolo 1, comma 1, è superiore all’imposta lorda. In questo caso il bonus è dato dalla differenza tra le detrazioni e l’IRPEF lorda, sempre rispettando il tetto di 1.200,00 euro.
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