Chi ci guadagna di più dal nuovo taglio del cuneo fiscale introdotto dal Decreto Lavoro? Ne parliamo in questo approfondimento (scopri tutti gli annunci e le offerte di lavoro sempre aggiornati. Ricevi su WhatsApp e sul canale Telegram la rassegna stampa con le ultime novità sui concorsi e sul mondo del lavoro. Resta sempre aggiornato sulla nostra pagina Facebook e Prova il nostro tool online per la ricerca di lavoro in ogni parte d’Italia. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Taglio del cuneo fiscale: le novità del Decreto Lavoro
- Taglio del cuneo fiscale: chi ci guadagna di più?
- Taglio del cuneo fiscale: i precedenti interventi
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Taglio del cuneo fiscale: le novità del Decreto Lavoro
Il taglio del cuneo fiscale è realtà, dopo l’approvazione del Decreto Lavoro avvenuta nel corso del Consiglio dei Ministri del 1° maggio.
Si passa dal 3% al 7% di sgravio contributivo per i redditi inferiori a 25.000 euro e dal 2% al 6% di taglio sulle retribuzioni comprese tra 25.000 e 35.000 euro.
Si è andati, dunque, oltre le più rosee aspettative, dal momento che, secondo indiscrezioni, il taglio sarebbe stato soltanto di un punto percentuale in aggiunta a quanto già previsto dalla legge di bilancio 2023 (3% per i redditi fino a 35.000 euro e 4% per i redditi inferiori a 25.000 euro).
Ricordiamo che un lavoratore dipendente versava una quota di contributi mensile pari al 9,19% (il 23,81% è a carico del datore di lavoro) e che dopo gli interventi del governo Draghi e con l’ultima legge di bilancio, la quota contributiva era calata al 6,19% per i redditi fino a 25.000 euro lordi e al 7,19% per i redditi compresi tra 25.000 e 35.000 euro.
Il nuovo sgravio contributivo verrà applicato sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti da luglio a dicembre 2023 (tredicesima esclusa) ed è stato finanziato con una spesa da 4 miliardi di euro.
In termini di guadagno, come si evince dalle elaborazioni effettuate dallo studio De Fusco Labour & Legal, un lavoratore dipendente con una retribuzione di 25.000 euro lordi annui, guadagnerebbe circa 96 euro al mese.
Invece, il risparmio previsto per un dipendente con uno stipendio da 35.000 euro lordi annui sarà di circa 100 euro al mese.
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Taglio del cuneo fiscale: chi ci guadagna di più?
Dopo aver visto a quanto ammonta il taglio del cuneo fiscale, vediamo chi ci guadagna di più dallo sgravio contributivo del 6 e del 7%.
Prendiamo come esempio un lavoratore con una retribuzione di 20.000 euro lordi l’anno, circa 1.540 euro lordi al mese. Su questo reddito gravava una spesa contributiva del 6,19%.
Da luglio a dicembre 2023, la spesa contributiva sarà del 2,19%, con un risparmio di circa 62 euro al mese.
Un dipendente con una retribuzione di 23.000 euro lordi annui, circa 1.770 euro lordi al mese, avrà un risparmio mensile di circa 71 euro.
Invece, con una retribuzione di 28.000 euro lordi annui, circa 2.153 euro lordi al mese (sgravio del 3,19%, anziché del 7,19%), è previsto un guadagno di circa 86 euro al mese.
Infine, un dipendente con una retribuzione di 30.000 euro lordi annui, circa 2.300 euro lordi al mese, da luglio a dicembre 2023 risparmierà circa 92 euro al mese rispetto al primo semestre dell’anno in corso.

Taglio del cuneo fiscale: i precedenti interventi
Il taglio del cuneo fiscale da luglio a dicembre 2023 va ad aggiungersi agli altri interventi operati dal governo Draghi e dal governo Meloni.
Nel periodo gennaio-giugno 2022 si era avuto un esonero contributivo dello 0,8%, poi aumentato al 2% per il periodo luglio-dicembre 2022, per le retribuzioni sotto i 35.000 euro lordi annui.
Con la legge di bilancio 2023 è stato introdotto un nuovo taglio del cuneo fiscale: del 3% per i redditi sotto i 25.000 euro lordi annui, confermando quello al 2% per le retribuzioni tra 25.000 euro e 35.000 euro lordi annui, per il periodo gennaio-giugno 2023.
Da luglio a dicembre 2023, come visto in questo approfondimento, il taglio del cuneo fiscale sale al 6% per i redditi sotto i 35.000 euro lordi annui e al 7% per i redditi inferiori ai 25.000 euro lordi annui.
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