Taglio del cuneo fiscale, vediamo come aumenta lo stipendio a maggio con il decreto che dovrebbe essere approvato tra qualche giorno. Vediamo in questo post quanto riceveranno di più i cittadini in busta paga. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
INDICE
- Taglio del cuneo fiscale, la conferma dei ministri
- Taglio del cuneo fiscale, esempi e tabella
- Taglio del cuneo fiscale, come funziona
- Taglio del cuneo fiscale, calcoli della Banca d’Italia
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Com’è noto nel Documento di economia e finanza (Def) sono stati messi a disposizione 3,4 miliardi per il 2023 e 4,5 miliardi per il 2024. Soldi stanziati per alleggerire la pressione fiscale e gli effetti dell’inflazione e quindi del costo della vita.
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Il beneficio, queste sono le indicazioni che arrivano dal governo, dovrebbe partire subito, già il prossimo mese (maggio) e terminare il 31 dicembre.
Taglio del cuneo fiscale, la conferma dei ministri
La conferma che il governo si appresta a tagliare di un altro punto dai contributi previdenziali a carico dei lavoratori è arrivata da due ministri del governo Meloni, Adolfo Urso (Made in Italy) e Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali).
Con questa ulteriore sforbiciata il taglio dei contributi previdenziali sale al 4 per cento per chi ha redditi inferiori a 25.000 euro e al 3 per cento per i lavoratori con redditi fino a 35.000 euro.
C’è di più. Qualche giorno fa il ministro Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze) ha addirittura ipotizzato che «per qualcuno» l’ulteriore taglio sarà del 2 per cento, ma non ha aggiunto altre indicazioni. Per una riduzione ulteriore, ovviamente benefica per tanti lavoratori, si dovranno valutare i costi per il Bilancio dello Stato. Resta comunque l’obiettivo finale per l’esecutivo, che prevede un taglio complessivo del cuneo fiscale del 5 per cento. Ma è un obiettivo da fine legislatura.
L’ipotesi più probabile, al momento, resta quella di un ulteriore taglio dell’1 per cento.
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Taglio del cuneo fiscale, esempi e tabella
Vediamo in pratica quanto dovrebbero ricevere di più in busta paga i cittadini che rientrano nei redditi che avranno diritto all’ulteriore taglio dei contributi. Ricordiamo, si tratta di chi percepisce fino a 35.000 euro di retribuzione lorda l’anno.
REDDITO | TAGLIO IN VIGORE | NUOVO TAGLIO | DIFFERENZA |
15.000 | 28,9 euro | 38,5 euro | 9.6 euro |
17.000 | 28 euro | 37,3 euro | 9,3 euro |
20.000 | 32,9 euro | 43,9 euro | 11 euro |
23.000 | 37,9 euro | 50,5 euro | 12,6 euro |
25.000 | 41,2 euro | 54,9 euro | 13,7 euro |
27.000 | 35 euro | 49,9 euro | 14,9 euro |
30.000 | 32,9 euro | 48,2 euro | 25,3 euro |
33.000 | 31 euro | 46,4 euro | 15,4 euro |
35.000 | 32,9 euro | 49,3 euro | 26,4 euro |
Potresti essere interessato a un post che spiega come cambia lo stipendio per i dipendenti che sono in malattia; c’è anche l’articolo che spiegava in anticipo perché da maggio il governo aveva intenzione di aumentare il netto in busta paga dei lavoratori dipendenti; e infine ti consigliamo un post che spiega perché nelle offerte di lavoro sarà obbligatorio dichiarare lo stipendio.
Taglio del cuneo fiscale, come funziona
Facciamo un punto sulle riduzione del cuneo fiscale che sono state adottate in questi mesi e fino a quando saranno in vigore:
- sono state introdotte dal governo Draghi nella legge di Bilancio 2022 (articolo 1, comma 121 della Legge numero 234 del 2021);
- sono state in parte aumentate e in parte confermate con il decreto legge Aiuti Bis (decreto legge numero 115 del 2022);
- il governo Meloni ha inserito altre riduzioni con la Legge di Bilancio 2023 (Legge numero 127 del 29 dicembre 2022).
Tutto questo ha generato la riduzione dell’aliquota contributiva per Invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS) a carico del lavoratore:
- dal 9,19 al 6,19 per cento, per i redditi fino a 25.000 euro;
- dal 9,19 al 7,19 per cento, per i redditi fino a 35.000 euro.
La riduzione resterà valida fino al termine del 2023:
- per 3 punti percentuali per tutti i lavoratori che hanno una retribuzione lorda massima di 1.923 euro al mese (tredici mensilità);
- per 2 punti percentuali per i lavoratori che hanno una retribuzione lorda massima di 2.692 euro al mese (tredici mensilità).

Taglio del cuneo fiscale, calcoli della Banca d’Italia
La Banca d’Italia ha effettuato dei calcoli per verificare in che modo i tre e passa miliardi stanziati dal governo incideranno in un anno sugli stipendi.
Ebbene, l’aumento medio del reddito sarebbe di circa 200 euro.
Con un nuovo taglio dell’aliquota contributiva a carico del lavoratore dipendente, l’aumento della retribuzione in busta paga sarà di poco inferiore ai 10 euro mensili per chi ha redditi fino a 15.000 euro, di 16 euro per i redditi fino a 35.000 euro.
Complessivamente il taglio del cuneo fiscale (anche quindi con le precedenti riduzioni), sarà di 55 euro mensili per chi ha redditi fino a 25.000 euro e di 49.3 euro per chi ha redditi fino a 35.000 euro.
È anche vero che l’aumento di un altro punto percentuale rispetto alla situazione attualmente in vigore, potrebbe comportare per i redditi che sono inclusi nella fascia tra 25 e 35.000 euro, un vantaggio in percentuale più significativo rispetto ai cittadini che hanno un reddito al di sotto dei 25.000 euro.
Questi calcoli, e in particolare le stime riferite al prossimo taglio (1 per cento) disposto dal governo, quindi i 3 miliardi che saranno stanziati nei prossimi giorni, sono stati riferiti dal capo del Dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, Sergio Nicoletti Altimari, durante l’audizione sul Def nelle Commissioni Bilancio riunite di Senato e Camera.
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