Pene ridotte in Appello per le cinque persone accusate di aver tentato di sequestrare un 20enne dell’hinterland Avellino, fuggito a Roma dopo aver rubato oltre quindicimila euro dal garage di due degli imputati. La prima sezione della Corte di Napoli ha stabilito un anno e un mese per Sabato Ferrante, Antonio e Alessio Romagnuolo, condannati in primo grado a un anno e sei mesi e difesi dagli avvocati Michele De Vita e Nello Pizza. E, quindi, ora tutti in libertà. Sconto di pena anche per Diego Bocciero (difeso dagli avvocati Gaetano Aufiero e Gerardo Santamaria e detenuto per altro) ed Elpidio Galluccio (difeso dall’avvocato Carmine Danna e ora libero), per loro un anno e sei mesi a fronte dei due anni e due mesi comminati in primo grado.
Le difese hanno deciso di ricorrere tutte al concordato in Appello, reintrodotto nel 2017 dopo l’abolizione del 2008. In sostanza pubblico ministero e avvocati degli imputati si “accordano” sulla pena e «sull’accoglimento, in tutto o in parte, dei motivi di appello, con rinuncia agli altri eventuali motivi». La Corte pronuncia sentenza inoppugnabile.
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