Tessera sanitaria senza microchip: niente servizi online, stop servizi digitali, almeno per il momento. Il motivo è semplice, ed è stato spiegato dal ministro dell’Economia: non si trovano e non si troveranno per un bel po’ di tempo i materiali per realizzare i circuiti integrati. (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Tessera sanitaria senza microchip: ora è un pezzo di carta
- Tessera sanitaria senza microchip: conservata quella vecchia
- Tessera sanitaria senza microchip: la rinnovano 11 milioni di italiani
- Tessera sanitaria senza microchip: il silenzio del ministero
- Tessera sanitaria senza microchip: cosa bisogna fare
- Tessera sanitaria senza microchip: senza elettronica a cosa serve
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Le carte sono dunque prodotte senza il dispositivo elettronico, quello che consente di utilizzare i servizi online della pubblica amministrazione. Lo stop è stato definito nella Gazzetta Ufficiale del 9 giugno e recepito dal decreto del 30 maggio del 2022.
Sull’argomento potrebbe interessarti sapere cosa fare se hai perso la tessera sanitaria, come rinnovarla in tre passi se è scaduta e cosa fare se non arriva quella nuova.
Per accedere ai servizi della pubblica amministrazione, possono tornarti molto utili lo SPID (Sistema pubblico di Identità Digitale) e la CIE (Carta di Identità Elettronica): scopri come richiedere lo SPID da casa e come usare la CIE direttamente sullo smartphone.
Tessera sanitaria senza microchip: ora è un pezzo di carta
La tessera sanitaria sarà dunque un semplice pezzo di carta plastificata, senza nessuna delle funzioni più moderne e che ne avevano consentito un utilizzo molto più esteso. Ne parliamo dopo qualche mese perché la notizia è diventata di stretta attualità solo ora. Ovvero dopo che sono state distribuite le nuove card e i cittadini hanno inondato di richieste di chiarimento le rispettive Asl.
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Oltretutto sembrava una misura precauzionale, in attesa che si sbloccasse il mercato dei microchip. Così non è stato: le nuove carte non consentono invece alcun utilizzo online.
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Tessera sanitaria senza microchip: conservata quella vecchia
Il ministero ha trovato una possibile (ma improbabile) via d’uscita per non scontentare i cittadini: ha esortato a non buttare la tessera vecchia, in questo caso infatti si può ancora continuare a utilizzare il microchip. Il problema è di chi se n’è liberata o l’ha persa. O meglio in questo caso non c’è una soluzione. O almeno: non ancora.
La tessera sanitaria con il microchip è diventata un documento fondamentale, e non solo durante la pandemia. Ma consente di accedere ai servizi medici, prenotare le visite, acquistare i farmaci. E, in tempo di covid, fare i tamponi. Ossia: oggi è difficile farne a meno.
Con la tessera dotata di microchip era possibile (tra l’altro):
- accedere ai servizi online dell’Agenzia delle Entrate;
- ai servizi Inps online;
- ai servizi Inail online;
- NoiPa;
- iscrizione al MePA.
Tessera sanitaria senza microchip: la rinnovano 11 milioni di italiani
Ogni anno sono 11 milioni gli italiani che devono rinnovare la tessera sanitaria, oggi più nota come Carta dei Servizi Ts. La card oltre a certificare (come in passato) l’iscrizione al servizio sanitario nazionale contiene questi dati e consente di compiere queste operazioni:
- nome e cognome;
- data e luogo di nascita;
- codice fiscale;
- consente di gestire le pratiche di identificazione autenticazione online;
- la gestione dei servizi offerti sui portali istituzionali;
- la firma elettronica;
- la consultazione dei documenti disponibili sui tutti i canali della pubblica amministrazione.
Tessera sanitaria senza microchip: il silenzio del ministero
La cosa sconcertante è che una questione così delicata è passata sotto silenzio. A giugno l’esecutivo ha autorizzato l’invio della tessera senza microchip (emessa dal ministero dell’Economia). Il pubblico non è stato informato. Eppure sarebbe stato fondamentale: in molti non si sarebbero liberati della vecchia carta nazionale dei servizi. E invece zero, nessuna parola.
Sul sito del Mef c’è solo una laconica comunicazione: le carte saranno senza microchip perché c’è «carenza di materiali semiconduttori per la produzione dei microchip, generata dalla grave crisi internazionale». Ok, questo è vero: Russia e Ucraina sono tra le maggiori esportatrici di palladio e neon, materiali indispensabili per produrre i semiconduttori che servono per i chip magnetici. Oltre alla carenza di forniture dalla Cina e da tutta l’Asia.
Ma sulle conseguenze neppure una parola.
Tessera sanitaria senza microchip: cosa bisogna fare
E allora, cosa bisogna fare per continuare ad accedere ai servizi con una tessera che non ha un cuore elettronico? Non è semplice. Ed è del tutto impossibile se non si ha ancora la vecchia tessera (quella dove c’era il microchip). Prima ancora che scada è indispensabile estendere la durata del certificato di autenticazione fino al termine del 2023.
Senza questa operazione non è possibile continuare a utilizzarla.
Queste le indicazioni che sono comparse sul portale del ministero tramite il sito www.sistemats.it:
bisogna essere in possesso del codice Pin che è stato fornito in passato per l’invio della tessera.
Già questo passaggio rischia di bloccare tutto: in quanti lo ricordano? E chi non ha dimestichezza con gli strumenti digitali cosa deve fare?
Insomma, buio pesto. Diciamolo francamente: sarà molto difficile per chi non ha la tessera con il microchip continuare a utilizzare quella vecchia.

Tessera sanitaria senza microchip: senza elettronica a cosa serve
E con la tessera sanitaria senza il supporto digitale cosa si potrà fare? Quello che si faceva anni fa. Ovvero può essere utilizzata:
- come codice fiscale;
- per la certificazione dei dati primari (come l’iscrizione al servizio sanitario nazionale);
- come tessera europea di assistenza malattia (Team), in pratica consente di essere assistiti durante un soggiorno temporaneo in tutti i Paesi dell’Unione Europea.
Mancheranno quindi (oltre al chip) altre informazioni essenziali che sono invece riportare nei portali dei Comuni Italiani e in quelli delle agenzie socio sanitarie dei territori.
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