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Tfr, news per i pensionati: cosa cambierà e per chi coi servizi online

Si potrà chiedere l'anticipo, per i dipendenti della pubblica amministrazione, grazie a una piattaforma dedicata.

di The Wam

Agosto 2020

E’ pronta una piccola rivoluzione per ricevere l’anticipo del Tfs (Trattamento di fine servizio) e Tfr (Trattamento fine rapporti) per i pensionati della Pubblica amministrazione. I dipendenti pubblici potranno richiedere l’anticipazione sul proprio trattamento di fine servizio/trattamento di fine rapporto al sistema bancario, fino a 45 mila euro.

Il decreto ministeriale, registrato alla Corte dei Conti, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

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Indice:

  1. Anticipo Tfr e Tfs sulla piattaforma online

  2. Tfr e Tfs, la procedura

  3. Bonus utili: leggi anche…

  4. Gruppo whatsapp offerte di lavoro e bonus

Anticipo Tfr e Tfs sulla piattaforma online

Il trattamento di fine servizio è una indennità corrisposta, alla fine del rapporto di lavoro, per dipendenti pubblici statali assunti prima del 1º gennaio 2001. Prevede dei contributi ai fini previdenziali, mentre il trattamento di fine rapporto è come un salario differito (è una parte di stipendio, accantonata negli anni, data al termine del rapporto di lavoro).

Sul sito del Dipartimento della funzione pubblica sarà disponibile la piattaforma per chiedere Tfs e Tfr per chi deve ricevere una liquidazione fino a 45mila euro. Sulla piattaforma sarà visibile la procedura e le banche che aderiscono all’iniziativa. Sarà possibile anche avere un quadro del tempo che ci vorrà per ricevere i soldi.

Tfr e Tfs, la procedura

Chi deve ricevere l’anticipazione sul Tfr e Tfs presenta una domanda all’ente che si occupa di erogarli, come l’Inps, allegando la certificazione di aver diritto all’anticipazione. Entro 90 giorni si saprà se la procedura è stata accettata o respinta.

L’interessato, una volta accolta la richiesta, può presentare alla banca la domanda per avere l’anticipo, allegando alcuni documenti:

  1. proposta di contratto di anticipo della banca

  2. certificazione del diritto di anticipo

  3. numero di conto corrente intestato o cointestato dove ricevere i soldi

  4. la dichiarazione sullo stato di famiglia e l’importo previsto per il coniuge separato o divorziato.

Entro trenta giorni l’ente erogatore (come l’Inps), ricevuta comunicazione dalla banca, avvia le sue verifiche ed entro altri quindici giorni vengono versati i soldi. Insomma, la procedura dura quattro mesi, a voler essere ottimisti.

Bonus utili: leggi anche…

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  1. Come pagare meno tasse

  2. Offerte di lavoro di aziende

Fonti consultate:

  1. Quifinanza.it

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