Pensione più bassa a settembre, poi l’aumento: chi rischia

Pensione più bassa: chi rischia? Ecco quali categorie di pensionati subiranno una riduzione dell'importo dell'assegno a settembre, prima dell'aumento delle pensioni previsto a ottobre.

Carmine Roca è un giornalista esperto in pensioni e fisco.
Conoscilo meglio

4' di lettura

Pensione più bassa a settembre, poi l’aumento: chi rischia la beffa? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sulle pensioni e sulla previdenza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE:

Aumento pensioni a ottobre: nuovi importi ed esclusi

A partire dal mese di ottobre, l’importo dei cedolini di una grossa fetta di pensionati italiani aumenterà di qualche decina di euro, per effetto della rivalutazione anticipata, comprensiva del conguaglio della perequazione del 2022 (2,2%), voluta dal Governo per fare fronte all’inflazione.

Per l’ultimo trimestre del 2022 (ottobre, novembre, dicembre), in attesa della rivalutazione del 2023 che potrebbe raggiungere l’8%, sono previsti aumenti delle pensioni fino a 35mila euro di reddito annuo.

Per fare alcuni esempi, gli assegni di 1.000 euro riceveranno un aumento di 22 euro al mese; chi percepisce 1.500 euro di pensione avrà un aumento di 33 euro al mese, mentre chi è titolare di assegni di 2.000 euro otterrà un incremento di 44 euro al mese.

Non tutti i pensionati godranno della rivalutazione anticipata: oltre ai pensionati con assegni di importo superiore a 2.692 euro al mese, sono esclusi dal benefit anche i titolari di assegno sociale e delle pensioni di invalidità civile. A queste categorie spetta soltanto lo 0,2% in più da ottobre e dicembre.

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Prima dell’aumento previsto a ottobre, alcuni pensionati riceveranno una pensione più bassa a settembre, a causa di trattenute già applicate dall’INPS nei mesi precedenti. Ne parleremo nei prossimi paragrafi.

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Pensione più bassa a settembre: chi rischia?

Pensione più bassa a settembre. Abbiamo visto come aumenteranno gli importi delle pensioni grazie alla rivalutazione anticipata del 2% voluta dal Governo per fronteggiare il caro prezzi.

Prima di ricevere qualche euro in più dallo Stato, alcuni pensionati potrebbero avere una pensione più bassa a settembre: circa 11 euro in meno o il 10% in meno dell’ammontare dell’assegno.

Il motivo? La pensione più bassa è legata al mancato inoltro dei propri dati reddituali del attraverso il Modello Red. (C’è tempo fino al 15 settembre 2022 per presentare il modello relativo all’anno di imposta 2019). Chi, nonostante i solleciti, ha evaso la comunicazione attraverso la compilazione e la presentazione dell’apposito modello Red, subirà una decurtazione dell’importo di circa 11 euro, per le pensioni integrate al minimo, o di circa il 10% per le pensioni di importo superiore.

Pensione più bassa
Pensione più bassa: chi rischia?

Quindi, togliendo 11 euro ai 534,35 euro della pensione minima, si avrà un assegno a settembre pari a 523,35 euro.

Per gli assegni di importo superiore al trattamento minimo, ad esempio 1.000 euro, verrà applicata una decurtazione del 10%: in questo caso 100 euro in meno, per un assegno di 900 euro a settembre.

Ma non solo: sono previste ulteriori decurtazioni dell’importo della pensione di settembre a chi è a debito di imposta con i conguagli Irpef. Chi ha presentato il modello 730/2022 nel mese di luglio, con importo Irpef a debito e l’INPS come sostituto d’imposta, subirà un addebito delle somme liquidate dall’Agenzia delle Entrate.

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