In questo approfondimento parleremo di tredicesima e un quinto dello stipendio: come si calcola con le mensilità aggiuntive? (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Cos’è la cessione del quinto?
Come dice la parola stessa, la cessione del quinto non può mai superare la quinta parte dell’importo dello stipendio. Si tratta di un limite inderogabile, entro cui stare per legge.
Accordarsi per la cessione di una parte superiore al quinto dello stipendio è contraria alla legge: l’accordo sarà nullo.
Ad esempio, se lo stipendio del lavoratore è di 2.000 euro al mese, questi non potrà cedere più di 400 euro al mese; con uno stipendio di 1.500 euro, non potrà andare oltre i 300 euro; con 1.000 euro di stipendio, la quota massima cedibile è 200 euro al mese.
Ma cos’è la cessione del quinto? Semplicemente è un’operazione di finanziamento tramite cui un lavoratore dipendente ottiene un prestito da una banca o da una finanziaria, saldato tramite la cessione di una parte – un quinto – del suo stipendio.
Chi concede il prestito riceverà il pagamento attraverso l’accredito del quinto dello stipendio, direttamente dall’azienda o dal datore di lavoro del dipendente (che non potrà rifiutarsi).
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Quanto dura la cessione del quinto?
Oltre al limite economico, c’è pure un limite temporale da soddisfare. Questo dipende dalla tipologia di contratto sottoscritto dal lavoratore ed è pari a:
- 10 anni, per i lavoratori a tempo indeterminato;
- non superiore alla durata del contratto, per i lavoratori a tempo determinato.
Tredicesima e un quinto dello stipendio: come si calcola?
In tema di tredicesima e un quinto dello stipendio, sorge la domanda: come si calcola la parte cedibile, quando sono presenti mensilità aggiuntive in busta paga?
Per calcolare l’importo della cessione del quinto:
- si tiene conto dell’ammontare dello stipendio percepito nell’arco di un anno, al netto delle ritenute fiscali;
- l’importo totale viene diviso per dodici rate mensili;
- il risultato viene diviso in cinque parti, ottenendo l’importo della rata di rimborso, che sarà pari al quinto della mensilità.
Nella stima dello stipendio sono compresi anche i redditi variabili che incidono sulla retribuzione, come le mensilità aggiuntive tredicesima e quattordicesima.
Il motivo è semplice: la tredicesima (o la quattordicesima) incide sul reddito annuo lordo, dal quale verranno sottratte le ritenute fiscali, che daranno luogo all’importo netto della retribuzione e al calcolo preciso del prestito da erogare.
Tredicesima e un quinto dello stipendio: cosa cambia?
Con la cessione del quinto sulla tredicesima non ci sono modifiche sul modo di erogare il prestito e di rimborsarlo. Cambia soltanto l’importo della rata mensile, che potrebbe essere più alta poiché i mesi sui quali si calcola la cessione del quinto sono sempre 12.
Di conseguenza, se doveste accorgervi che la rata di rimborso è superiore al 20% del vostro stipendio, non c’è da preoccuparsi, poiché nel calcolo della retribuzione mensile sarà stata sicuramente inserita pure la tredicesima (o la quattordicesima, in estate, per chi ne ha diritto).
La documentazione richiesta è esattamente la stessa. Idem, le procedure di estinzione anticipata o di eventuale rinnovo del prestito.

Faq sulla cessione del quinto
Anche per il pignoramento dello stipendio vale la regola del quinto?
Sì, quando si aggredisce lo stipendio del debitore bisogna rispettare il limite del quinto dello stipendio. Significa che non può essere pignorato più del 20% dell’importo dello stipendio percepito: uno slancio di umanità previsto dal nostro ordinamento.
Si può pignorare di un altro quinto, lo stipendio già pignorato?
Una persona può subire due o più pignoramenti dello stipendio, per debiti contratti verso persone fisiche o enti? La risposta è affermativa, ma solo in alcuni casi. L’articolo 493 del codice di procedura civile spiega che lo stipendio, già colpito da pignoramento, può essere nuovamente pignorato, ma dipende dalla natura del debito. Se il debito contratto è lo stesso, lo stipendio non può essere pignorato più volte nello stesso momento. Invece, quando i debiti contratti dal lavoratore sono di diversa natura (ad esempio, l’assegno di mantenimento non corrisposto ai figli e all’ex coniuge e una rata del finanziamento non pagata), possono scattare due pignoramenti dello stipendio allo stesso momento.
I cattivi pagatori o i protestati possono richiedere la cessione del quinto?
Sì, possono accedere alla cessione del quinto anche i cattivi pagatori e protestati.
Ai fini del calcolo del quinto dello stipendio, quali sono gli elementi da non considerare?
Alla cifra lorda dello stipendio, vanno “eliminati” gli elementi variabili, ossia:
- Malattia;
- Infortuni;
- Straordinari;
- Bonus e premi di produzione;
- Ferie e festività godute e non;
- Permessi retribuiti;
- Indennità;
- Trattenute fiscali e previdenziali.
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