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SMS per riavere il Reddito di cittadinanza: fate attenzione

Falso SMS per riavere il Reddito di cittadinanza? È solo una truffa.

8' di lettura

Ecco come difendersi dalla truffa del falso SMS per riavere il Reddito di cittadinanza (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Falso SMS per riavere il Reddito di cittadinanza: occhio alla truffa

Molti utenti a luglio hanno ricevuto un SMS dall’INPS che li avvisava che per loro il Reddito di cittadinanza termina ad agosto 2023, per via delle nuove disposizioni di legge. Tuttavia, chi si trova nella situazione di aver perso il Rdc deve fare molta attenzione perché potrebbe essere vittima di una truffa online particolarmente ingannevole.

Di recente, infatti, insieme agli SMS dell’INPS che notificano la sospensione del Reddito di cittadinanza, molte persone hanno ricevuto un messaggio di natura totalmente diversa.

L’SMS in questione sembra provenire dall’Istituto di previdenza, ma è in realtà un falso, inviato da truffatori che mirano a rubare dati e identità delle persone coinvolte.

Le vittime, spesso già in difficoltà finanziarie, vengono ingannate e indotte a fornire le proprie informazioni personali tramite un link allegato, credendo così di poter evitare la revoca del Reddito di cittadinanza.

Si tratta di una truffa che mira a svuotare il conto corrente della vittima o a utilizzarlo per attività illecite, come sottolineato anche dalla polizia postale.

Gli investigatori hanno evidenziato che cliccando sul link sospetto si viene reindirizzati verso un sito falso, dove inserendo le credenziali di accesso, i dati personali vengono di fatto sottratti e utilizzati a scopi illeciti.

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Come difendersi dalla truffa del falso SMS dell’INPS

Al fine di prevenire tali truffe, la polizia postale raccomanda di non cliccare mai su link contenuti negli SMS, anche se sembrano provenire dall’INPS, ma di accedere esclusivamente al sito ufficiale dell’Istituto di previdenza per qualsiasi operazione relativa ai propri servizi.

Per maggiori informazioni o se temete di essere stati vittime della truffa, vi inviatiamo contattare direttamente il Commissariato di Polizia Postale all’indirizzo www.commissariatodips.it.

Perché il Reddito di cittadinanza è stato sospeso ad agosto 2023?

Al momento le truffe riguardano solo SMS che promettono di restituire il Rdc se si esegue una procedura online, che serve invece a svuotare il conto delle vittime. Al contrario, l’SMS che avvisa della sospensione del Rdc ad agosto 2023 è del tutto lecito e proviene dall’INPS.

La legge di bilancio 2023 e il Decreto Lavoro hanno infatti introdotto importanti modifiche al Reddito di cittadinanza, stabilendo una durata ridotta del beneficio per alcuni percettori, limitandolo a soli 7 mesi durante l’anno 2023.

Questa riduzione si applica in particolare a tutti i nuclei familiari in cui i componenti sono considerati “occupabili”, ovvero quei nuclei in cui nessuno dei membri è minorenne, disabile o ha già compiuto 60 anni.

Al contrario, i nuclei familiari percettori del Reddito di cittadinanza che includono almeno un membro minorenne, ultrasessantenne o disabile o che hanno sottoscritto il Patto di inclusione sociale potranno continuare a ricevere il beneficio per 12 mesi. Pertanto, per queste famiglie, l’ultima mensilità di Reddito di cittadinanza sarà quella di dicembre 2023.

A partire dal 2024, il Reddito di cittadinanza verrà cancellato per tutti i percettori e per entrambe le categorie di beneficiari sono state previste misure alternative.

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Il messaggio sul sito della polizia postale che spiega come difendersi dalla truffa del falso SMS sul Rdc.

Come verificare se il Reddito di cittadinanza è stato davvero sospeso

Quanti hanno ricevuto l’SMS dall’Istituto di previdenza che li avvisa della sospensione del Reddito di cittadinanza possono verificare se effettivamente la prestazione è stata interrotta controllando online lo stato della domanda.

Come controllare lo stato della domanda del Rdc

Per controllare se effettivamente il Reddito di cittadinanza sia stato sospeso o revocato, potete effettuare una verifica autonoma accedendo al sito ufficiale dell’INPS. Per fare ciò, seguite questi semplici passaggi:

Tenete presente che di norma l’INPS invia una comunicazione preventiva ai beneficiari in caso di sospensione o revoca del Reddito di cittadinanza. Tuttavia, è possibile comunque effettuare autonomamente questo controllo seguendo le indicazioni fornite.

Cosa fare se il Reddito di cittadinanza è stato sospeso ad agosto 2023?

Il Decreto Lavoro ha apportato importanti novità riguardo al Reddito di cittadinanza, andando oltre la conferma delle scadenze e introducendo due nuove misure sostitutive: il Supporto per la formazione e il lavoro e l’Assegno di inclusione.

Il Supporto per la formazione e il lavoro entrerà in funzione a partire dal 1° settembre 2023 ed è rivolto ai nuclei familiari che non hanno diritto all’Assegno di inclusione. Questo sostegno sarà indirizzato alle famiglie composte interamente da membri con età compresa tra i 18 e i 59 anni e che non presentano alcuna forma di disabilità.

Dall’altro lato, l’Assegno di inclusione entrerà in vigore il 1° gennaio 2024 e sarà riservato esclusivamente ai nuclei familiari che comprendono almeno un membro disabile, minorenne, ultrasessantenne o che si trova in situazione di grave disagio bio-psico-sociale ed è stato preso in carico dai servizi sociali.

Trovate un resoconto approfondito nel nostro articolo dedicato a requisiti e importi dell’Assegno di inclusione.

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Il comunicato dell’INPS del 3 agosto 2023.

Quali sono i requisiti per richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro?

Il Supporto per la formazione e il lavoro sarà attivato il 1° settembre 2023, come confermato dal comunicato INPS del 3 agosto 2023. A partire da settembre la misura potrà essere richiesta online direttamente sul sito dell’INPS.

La misura è destinata a coloro che hanno diritto al Reddito di cittadinanza per un periodo di 7 mesi nel 2023 e non possono accedere all’Assegno di inclusione, ma devono soddisfare alcuni requisiti specifici:

L’importo del Supporto per la formazione e il lavoro è fisso e prevede un versamento mensile di 350 euro, per un periodo massimo di 12 mesi. Vi invitiamo a consultare il nostro articolo sul Supporto per la formazione e il lavoro per approfondimenti sul suo funzionamento e sulla modalità di richiesta.

FAQ: Domande frequenti sul Reddito di cittadinanza

Come posso verificare se ho diritto al Reddito di cittadinanza?

Per verificare se si ha diritto al Reddito di cittadinanza, è necessario controllare i requisiti stabiliti dal governo e descritti sul sito ufficiale. In particolare, è necessario verificare se l’ISEE familiare rientra nei limiti stabiliti, così come il reddito ed i patrimoni.

Cosa devo fare per richiedere il Reddito di cittadinanza?

Per richiedere il Reddito di cittadinanza è necessario compilare l’apposita domanda online sul sito dell’INPS o del Rdc. È importante fornire tutta la documentazione richiesta e compilare correttamente il modulo per evitare ritardi nella valutazione.

Posso verificare il saldo della carta Rdc sul sito dell’INPS?

No, sul sito dell’INPS non è possibile controllare il saldo del Redito di cittadinanza, ma solo lo storico dei pagamenti e lo stato della domanda.

Cosa succede se il mio pagamento del Reddito di cittadinanza subisce ritardi?

Se il pagamento del Reddito di cittadinanza subisce ritardi, è consigliabile contattare l’INPS per avere informazioni dettagliate sulla situazione specifica. Potrebbero esserci motivi tecnici o amministrativi che hanno causato il ritardo.

Quali sono i requisiti per mantenere il Reddito di cittadinanza?

Per mantenere il Reddito di cittadinanza è necessario rispettare alcuni requisiti. Questi includono la partecipazione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa, la ricerca attiva di lavoro e la comunicazione tempestiva di eventuali cambiamenti nella situazione familiare o economica.

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