Nell’articolo di oggi vedremo come funziona l’usufrutto della casa dei genitori e quando conviene (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Che cos’è l’usufrutto della casa dei genitori?
L’usufrutto è un diritto reale che concede a una persona (chiamata usufruttuario) il potere di utilizzare e godere dei vantaggi derivanti da un bene di proprietà di un’altra persona (chiamata nudo proprietario), senza però acquisirne la piena proprietà.
In altre parole, l’usufruttuario ha il diritto di usufruire del bene, nel nostro caso un immobile, ma non può venderlo o trasferirlo a terzi, né può danneggiarne irreparabilmente il valore.
L’usufrutto può essere temporaneo o a vita, in base agli accordi stabiliti tra le parti coinvolte. La legge stabilisce i diritti e gli obblighi dell’usufruttuario e del nudo proprietario, assicurando che entrambi abbiano certe garanzie e restrizioni per evitare possibili abusi o conflitti.
Si tenga presente che in ogni caso la vendita di un immobile su cui qualcuno ha l’usufrutto comporta una riduzione del prezzo di vendita. Questo perché il nuovo proprietario, acquisterà solo la nuda proprietà, e non potrà disporre del bene prima della morte dell’usufruttuario o comunque dell’estinzione dell’usufrutto.
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Quando si ricorre all’usufrutto della casa dei genitori?
L’usufrutto può essere costituito su vari tipi di beni, e spesso è utilizzato in contesti come eredità, donazioni o piani di successione.
Ad esempio, un genitore anziano può donare una casa a un figlio, ma mantenendone l’usufrutto. Questo consente al genitore di abitare l’immobile e trarne vantaggio, mantenendo solo la proprietà formale della casa.
In questo caso, l’usufruttuario (il genitore) avrà l’obbligo di mantenere e conservare la casa, nonché di restituirla al nudo proprietario (il figlio) una volta che l’usufrutto si estingue, di solito con la morte dell’usufruttuario.
In parole povere, per evitare le tasse di successione, la casa dei genitori viene donata ai figli che ne diventano i nudi proprietari. Tuttavia, i genitori conservano l’usufrutto sull’immobile, cioè la possibilità di amministralo e gestirlo mentre sono in vita.
Tabella del valore dell’usufrutto in base all’età dell’usufruttuario
Il valore dell’usufrutto concesso per l’intera vita di una persona cambia in base all’età del beneficiario o, se ci sono più usufruttuari, in base all’età del più giovane tra di loro.
La tabella qui sotto serve a calcolare il valore dell’usufrutto, in base al prezzo dell’immobile, in relazione all’età dell’usufruttuario. Ad esempio, nel caso si voglia vendere la nuda proprietà di un immobile.
Età dell’usufruttuario | Valore in % dell’usufrutto | Valore in % della nuda proprietà |
DA 0 – 20 ANNI | 95% | 5% |
DA 21 – 30 ANNI | 90% | 10% |
DA 31 – 40 ANNI | 85% | 15% |
DA 41 – 45 ANNI | 80% | 20% |
DA 46 – 50 ANNI | 75% | 25% |
DA 51 – 53 ANNI | 70% | 30% |
DA 54 – 56 ANNI | 65% | 35% |
DA 57 – 60 ANNI | 60% | 40% |
DA 61 – 63 ANNI | 55% | 45% |
DA 64 – 66 ANNI | 50% | 50% |
DA 67 – 69 ANNI | 45% | 55% |
DA 70 – 72 ANNI | 40% | 60% |
DA 73 – 75 ANNI | 35% | 65% |
DA 76 – 78 ANNI | 30% | 70% |
DA 79 – 82 ANNI | 25% | 75% |
DA 83 – 86 ANNI | 20% | 80% |
DA 87 – 92 ANNI | 15% | 85% |
DA 93 – 99 ANNI | 10% | 90% |
Usufrutto della casa dei genitori se il figlio è minorenne
L’usufrutto legale è un tipo speciale di usufrutto riservato ai genitori che hanno la responsabilità genitoriale sul figlio. Ovvero, è l’usufrutto che spetta in automatico ai genitori se il proprietario dei beni è un figlio minorenne.
L’usufrutto legale cessa in automatico, così come è iniziato, quando il figlio compie 18 anni. Nel qual caso è possibile andare da un notaio e assegnare l’usufrutto ordinario al genitore con un apposito atto.
In parole povere, se una casa viene donata o acquistata per un minore i genitori ne diventano automaticamente gli usufruttuari fino a che il figlio non abbia compiuto la maggiore età.
Come funziona l’usufrutto legale
A differenza dell’usufrutto ordinario, dove diritto e “nuda proprietà” sono separati, nell’usufrutto legale dei genitori questa separazione non avviene. Ciò significa che se il figlio minore perde la proprietà di un bene, l’usufrutto dei genitori si interrompe automaticamente.
In pratica, con l’usufrutto legale se un immobile di proprietà di un minore viene rivenduto, con apposito ordine del tribunale, cessa immediatamente anche l’usufrutto dei genitori.
Questo è diverso nell’usufrutto ordinario, dove l’usufruttuario continua ad avere i diritti sull’oggetto, indipendentemente dal cambiamento del proprietario.
Ovvero, se un figlio è maggiorenne e i genitori hanno l’usufrutto dell’abitazione, anche se il figlio vende l’immobile l’usufrutto dei genitori non cessa.
Nel caso dell’usufrutto legale, inoltre, il minore (con l’autorizzazione adeguata) può cedere la “nuda proprietà” e mantenere l’usufrutto sul bene, senza che questo influisca sull’usufrutto legale dei genitori.
Usufrutto legale e usufrutto ordinario: differenze
L’usufrutto legale dei genitori è simile all’usufrutto ordinario, dove il titolare del diritto può godere di un bene e trarne vantaggi. Tuttavia, nel caso dell’usufrutto legale, ci sono restrizioni: i genitori non possono gestire o usare liberamente i beni del loro figlio minore. Devono sempre ottenere l’autorizzazione dal giudice (solitamente il giudice tutelare) per farlo.
Quanto al godimento e ai benefici del bene, valgono le regole definite dagli articoli 324 e seguenti del codice civile. I frutti (i profitti o vantaggi) derivanti dal bene devono essere usati per sostenere la famiglia e per l’istruzione ed educazione dei figli. I genitori non possono usarli egoisticamente o a proprio vantaggio, ma devono considerare il bene della famiglia nel suo complesso.
Tali obblighi ovviamente non si applicano in caso di usufrutto ordinario, cioè quando il proprietario è maggiorenne.
Inoltre, poiché l’usufrutto legale è un diritto, questo si applica in automatico senza costi e senza un notaio che certifichi la cosa. Diversamente, per lasciare l’usufrutto di un immobile se un figlio è maggiorenne, è necessario l’atto di un notaio ed è quindi un’operazione che ha dei costi.

Quando si estingue l’usufrutto della casa dei genitori?
Il diritto di usufrutto è soggetto a diverse circostanze che possono portare alla sua estinzione o alla cessazione del suo effetto. Questi sono i principali fattori che possono causare la fine del diritto di usufrutto:
- Morte dell’Usufruttuario: il diritto di usufrutto si estingue con la morte dell’usufruttuario. Una volta che l’usufruttuario muore, il diritto non può essere trasferito ai suoi eredi o successori.
- Prescrizione: se l’usufruttuario non esercita il suo diritto per un lungo periodo di tempo stabilito dalla legge, il diritto di usufrutto può venir meno per prescrizione.
- Consolidazione: in alcuni casi, il diritto di usufrutto e la nuda proprietà possono unirsi nella stessa persona, ponendo fine alla distinzione tra i due.
- Totale Perimento del Bene: se il bene su cui è costituito l’usufrutto viene distrutto in modo irreversibile, il diritto di usufrutto si estingue automaticamente.
- Abuso del Diritto: se l’usufruttuario sfrutta il diritto in modo dannoso o contrario agli scopi stabiliti dalla legge, il diritto di usufrutto potrebbe essere revocato.
- Rinuncia dell’usufruttuario: l’usufruttuario può rinunciare volontariamente al suo diritto di usufrutto, mettendo così fine al suo effetto.
- Scadenza del Termine: se il diritto di usufrutto è stato concesso per un periodo determinato, esso si estinguerà automaticamente alla scadenza del termine stabilito.
- Annullamento, Rescissione o Risoluzione del Contratto: se il contratto che ha istituito il diritto di usufrutto viene annullato, rescisso o risolto per qualche ragione, il diritto di usufrutto associato a quel contratto potrebbe venir meno.
FAQ: Domande frequenti sull’usufrutto
Quali sono le parti coinvolte nell’usufrutto?
Le parti coinvolte sono l’usufruttuario (chi ha il diritto di usufrutto) e il nudo proprietario (chi possiede la proprietà del bene senza poterne godere i frutti).
Quali beni possono essere soggetti a usufrutto?
L’usufrutto può essere costituito su vari tipi di beni, come immobili, terreni, conti bancari o investimenti.
Posso ereditare l’usufrutto di un parente?
No, l’usufrutto non può essere ereditato. Una volta morto l’usufruttuario il diritto cessa.
Come posso ottenere informazioni più dettagliate sull’usufrutto?
È consigliabile consultare un professionista legale o un notaio per ottenere informazioni specifiche in base alla tua situazione e alla legislazione locale.
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