Le imprese che assumono i beneficiari del Rdc hanno diritto a una serie di incentivi interessanti. Vediamo allora quali sono i vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza e anche per i percettori che iniziano un’attività impreditoriale (scopri le ultime notizie e poi leggi su Telegram tutte le news sul Reddito di Cittadinanza. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: le novità del 2022
- Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: sgravio contributivo
- Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: autoimpiego
- Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: requisiti del beneficio
- Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: come funziona
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Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: le novità del 2022
Con la legge di bilancio 2022, il Reddito di cittadinanza, introdotto nel 2019 e diventato ormai strutturale, è stato oggetto di diverse modifiche per i beneficiari della misura. Vediamo brevemente quali sono, prima di entrare nel vivo del nostro articolo.
Le novità apportate alla misura pentastellata per il 2022 riguardano in particolare:
- equivalenza tra domanda e DID: da questo momento in poi, anziché firmare il modulo apposito della DID, cioè la Dichiarazione di Immediata Disponibilità, il percettore di Rdc dovrà solo selezionare una casella apposita nella compilazione della domanda di Rdc;
- più carte Rdc: se l’importo del Reddito supera i 200 euro, ogni maggiorenne del nucleo familiare potrà richiedere una propria card, che attingerà dallo stesso conto. In questo modo si avrà più libertà;
- revoca dopo il secondo rifiuto: se un beneficiario del Reddito di cittadinanza rifiuta per la seconda volta un’offerta di lavoro congrua, il sussidio viene revocato. Dopo il rinnovo della misura non si può rifiutare neanche un’offerta;
- taglio dell’importo: dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro scatta il taglio dell’importo pari a 5 euro al mese, a partire dal mese successivo al rifiuto;
- super controlli: si intensificano i controlli sull’onestà e sulla fedina penale dei titolari di Rdc. Sono coinvolti anche il Ministero della Giustizia, il Ministero degli Esteri e la Guarda di Finanza;
- esonero dei contributi: le imprese che assumono i percettori di Reddito di cittadinanza hanno diritto a uno sconto contributivo pari a un massimo di 780 euro al mese.
Per conoscere tutti i dettagli sulle modifiche appena descritte, ti consigliamo di leggere questo approfondimento sulle 7 novità dell’Rdc nel 2022.
Invece, nei prossimi paragrafi ci concentreremo in modo particolare sull’ultima novità, ossia lo sgravio contributivo per le assunzioni titolari di reddito di cittadinanza. Continua a leggere per saperne di più.
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Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: sgravio contributivo
Quella dell‘esonero dei contributi per le imprese che assumono i titolari di Rdc è una novità molto interessante.
Come anticipato, si tratta di uno sconto applicato sul pagamento dei contributi da parte dei datori di lavoro. Questo corrisponde ai soldi che percepirebbe il lavoratore con Rdc, con un tetto massimo di 780 euro al mese.
Inoltre, per rendere la procedura più immediata e incrociare la domanda e l’offerta di lavoro, è stato concesso alle Agenzie per il lavoro di svolgere lo stesso ruolo dei Centri per l’Impiego, ovviamente con incentivo per ogni rapporto di lavoro andato a buon fine.
L’esonero contributivo può interessare sia il solo datore di lavoro sia alcuni soggetti accreditati. Vediamo nel dettaglio cosa vuol dire.
Assunzioni titolari reddito di cittadinanza: datore di lavoro
Se l’assunzione avviene a tempo pieno e indeterminato, compreso il contratto di apprendistato, il datore di lavoro beneficia di un esonero contributivo, che non può superare i 780 euro al mese.
Per calcolare la durata di questo sgravio contributivo bisogna considerare la differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute del Reddito di cittadinanza.
Nel corso dell’assunzione, il datore di lavoro può stipulare, se necessario, un patto di formazione, presso il CPI (Centro per l’Impiego), con il quale garantisce al beneficiario un corso formativo o di riqualificazione professionale.
Ne parliamo meglio nel prossimo paragrafo.
Assunzioni titolari reddito di cittadinanza: soggetti accreditati
Per favorire l’assunzione del percettore di Reddito di cittadinanza, è possibile fornire a quest’ultimo un percorso formativo e di riqualificazione professionale. In che modo si può fare?
Il percorso può essere garantito dagli enti formativi accreditati, stipulando un Patto di Formazione presso il CPI o presso i soggetti accreditati ai servizi per il lavoro.
A questo punto, se in seguito alle attività fornite, il titolare di Rdc viene assunto a tempo pieno e indeterminato, l’esonero contributivo per il datore di lavoro è pari alla metà dell’importo mensile del Reddito di Cittadinanza fino a un massimo di 390 euro mensili.
L’altra metà dell’importo percepito dal lavoratore è riconosciuta all’ente formativo accreditato, sotto forma di sgravio contributivo, sempre per un tetto massimo di 390 euro mensili.
Inoltre, è bene specificare che se il datore di lavoro esaurisce gli incentivi alle assunzioni previsti dall’ultima Legge di Bilancio, gli sgravi contributivi saranno fruiti sotto forma di credito di imposta.
Scopri la pagina dedicata al reddito di cittadinanza: pagamenti, diritti e bonus compatibili.
Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: autoimpiego
E cosa succede nel caso in cui un titolare di Rdc decide di avviare una propria attività imprenditoriale? Sono previsti benefici oppure nulla? La risposta è sì, non si rimane all’asciutto neanche in questo caso.
In particolare, se una persona che percepisce il Reddito di cittadinanza avvia un’attività lavorativa autonoma o di impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di fruizione del beneficio, avrà diritto a un beneficio addizionale pari a sei mensilità di reddito di cittadinanza, sempre senza superare i 780 euro mensili.
Quanto alle modalità di erogazione del beneficio, bisogna aspettare ulteriori dettagli da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto, nonché del Ministro dell’economia e delle finanze e Ministro dello sviluppo economico.
Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: requisiti del beneficio
Ora che abbiamo visto quali sono i vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza, è doveroso vedere i requisiti necessari per fruire del beneficio appena descritto.
Dunque, le condizioni previste sono identiche sia per il datore di lavoro sia per quanto riguarda l’agenzia per il lavoro. Nello specifico queste sono:
- regolarità del DURC, ossia il Documento Unico di Regolarità Contributiva;
- assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
- rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
A questo punto, non resta che capire meglio come funziona il beneficio e quali sono le regole che i datori di lavoro devono rispettare per esporre il beneficio di cui hanno diritto. Scopri questo e altro nel prossimo paragrafo.

Vantaggi per chi assume titolari del reddito di cittadinanza: come funziona
Tutte le istruzioni relative alla fruizione dello sgravio contributivo, per chi assume i titolari di Reddito di cittadinanza, sono inserite nel messaggio INPS n. 2766 del 2022.
In particolare, l’Istituto di previdenza sociale fornisce le indicazioni applicative per l’esonero in caso di assunzione di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza attraverso agenzie di intermediazione.
Specifica inoltre che l’importo mensile dell’incentivo (quanti soldi di ricevono per l’Rdc) fino a 780 euro, che viene riconosciuto per via telematica (online), costituisce l’ammontare massimo dell’agevolazione (lo sgravio dei contributi) che potrà essere fruita nelle denunce contributive.
Facciamo un esempio per capire meglio il meccanismo. Il signor Mario Rossi vive da solo e riceve un reddito di cittadinanza mensile da 300 euro. L’azienda TalDeiTali.srl vuole assumere il signor Mario Rossi. Quale sarà l’esonero massimo dei contributi al quale può accedere la società? Esatto, proprio 300 euro. Questo è tutto.
Come detto, per poter beneficiare dello sgravio contributivo, è necessario svolgere una procedura che viene chiamata: “esposizione”. L’imprenditore spiegherà, attraverso gli strumenti messi a disposizione dal Fisco, a quale agevolazione ha diritto. Di seguito troverai la procedura tecnica, che si può svolgere con il supporto di personale qualificato, per esempio dei fiscalisti.
Per quanto riguarda l’esposizione del beneficio, le regole variano in base al tipo di datore di lavoro, e in particolare se si tratta di:
- Esposizione in Uniemens, per cui l’esposizione dei dati può essere effettuata esclusivamente nei flussi Uniemens di competenza dei mesi di luglio, agosto e settembre 2022.
- Esposizione in ListaPosPA, per cui nella denuncia dei mesi di luglio, agosto e settembre 2022 sarà consentito esporre il recupero relativo ai mesi da gennaio 2022 a quello precedente l’esposizione del corrente;
- Esposizione in PosAgri: in questo caso, per il recupero dell’incentivo relativo ai periodi pregressi, dal mese di gennaio 2022 al mese di marzo 2022, i datori di lavoro ammessi al beneficio dovranno trasmettere per i lavoratori interessati, un flusso di variazione relativo al mese di riferimento.
IMPORTANTE – Come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, se il datore di lavoro termina gli incentivi alle assunzioni previsti, avrà diritto al credito di imposta in sostituzione delle agevolazioni dello sgravio contributivo. In questo caso, si tratta di soldi che possono essere utilizzati per saldare le imposte (attraverso un meccanismo detto compensazione) o che, in alcuni casi, possono essere restituiti al momento della dichiarazione dei redditi. Il vantaggio è chiaro: l’azienda risparmia su quanto deve all’Erario.
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