Visita prima dell’assunzione: quanto conta e come funziona

Scopri come funziona la visita prima dell’assunzione, a cosa serve e perché è importante.

Chiara Del Monaco è una linguista e copywriter specializzata in welfare.
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6' di lettura

In alcuni casi, prima di essere assunti per un determinato posto di lavoro, è prevista una specifica visita medica. In questo approfondimento spieghiamo come funziona la visita prima dell’assunzione e perché è importante farla (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

La visita medica prima dell’assunzione è un particolare tipo di visita che si ritiene obbligatoria quando il lavoratore da assumere è esposto a rischi specifici collegati a una determinata mansione.

Lo scopo della visita, quindi, è di verificare l’idoneità del lavoratore alla mansione che dovrà svolgere.

Nei prossimi paragrafi illustriamo alcuni dettagli sulla visita prima dell’assunzione, spiegando come si svolge e perché è importante.

Indice

Come funziona la visita prima dell’assunzione e perché è importante

La visita prima dell’assunzione, nota anche come visita preassuntiva, è una visita di accertamento che viene effettuata a un lavoratore per verificare se sia idoneo alla mansione per la quale dovrebbe essere assunto.

Non è una visita obbligatoria in tutti gli ambiti lavorativi, ma lo diventa quando la mansione a cui è destinato a un potenziale lavoratore da assumere prevede l’esposizione al rischio e fa scattare la sorveglianza sanitaria.

Quindi, si tratta di una visita fondamentale perché serve ad accertare che il lavoratore non corra alcun rischio durante le ore di lavoro e a prevenire così le malattie professionali.

La visita viene svolta da un medico specializzato scelto dal datore di lavoro come libero professionista o assunto direttamente dall’impresa.

Generalmente, oltre alla visita prima dell’assunzione, il medico si occupa anche delle visite periodiche, che hanno le stesse finalità di quella preassuntiva, cioè prevenire il rischio di malattie sul posto le lavoro.

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Come funziona la visita prima dell’assunzione e come si svolge

Se il ruolo da coprire in una determinata azienda rientra tra quelli per cui scatta la sorveglianza sanitaria, il datore di lavoro è tenuto a scegliere un medico competente per effettuare la visita prima dell’assunzione. In alternativa, può effettuarla anche un dipartimento di prevenzione delle malattie professionali dell’ASL.

In particolare, il datore di lavoro dovrà decidere quando effettuare la visita medica e ha la facoltà di assumere o meno il potenziale lavoratore, dopo aver ricevuto l’esito da parte del medico. Infatti, in caso di esito negativo, il datore di lavoro è legittimato a non procedere con l’assunzione per tutelare sia il lavoratore, in primo luogo, sia la sua impresa.

Da parte sua, se il lavoratore non è d’accordo con un eventuale esito negativo perché ritiene di essere idoneo alla mansione da svolgere, ha la possibilità di presentare ricorso ai sensi del comma 9 dello stesso art. 41 del D.Lgs 81/2008. Il ricorso va presentato entro e non oltre trenta giorni dalla comunicazione scritta dell’esito negativo della visita da parte del medico competente.

Ovviamente, in base al tipo di mansione, la visita medica comprenderà degli esami differenti e coerenti con l’attività lavorativa che il futuro lavoratore andrà a svolgere. Tutte le visite mediche sono effettuate nel rispetto della privacy del lavoratore: il medico competente, infatti, ha il solo compito di informare il datore di lavoro sull’idoneità o non idoneità a svolgere quella specifica mansione, senza aggiungere dettagli sul suo stato di salute.

Inoltre, nel Decreto Legislativo 106/2009 sono indicate anche le indagini diagnostiche e le casistiche vietate da questo tipo di visita. Un esempio è rappresentato dalla visita per accertare lo stato di gravidanza di una persona.

Oltre a garantire il pieno rispetto della privacy del lavoratore, la visita prima dell’assunzione deve essere effettuata in un luogo idoneo, a porte chiuse e utilizzando attrezzatura consona all’indagine diagnostica.

Gli esami diagnostici che possono essere svolti in occasione della visita medica comprendono, per esempio:

  • visita oculistica per accertare eventuali problemi alla vista;
  • audiometria per verificare eventuali deficit nell’udito;
  • spirometria per verificare la capacità polmonare e respiratoria;
  • esami generali del sangue;
  • test per droga o alcol che rilevano l’assunzione di droghe o sostanze alcoliche da parte del lavoratore. Questo esame è molto importante soprattutto le mansioni che prevedono la guida di veicoli o l’utilizzo di macchinari che potrebbero comportare infortuni o incidenti.

Alla fine della visita, il medico competente metterà la piena, parziale o mancanza di idoneità in forma scritta e comunicherà l’esito sia al lavoratore sia al datore di lavoro.

Come funziona la visita prima dell’assunzione: in foto, un medico che compila una cartella clinica.

Come funziona la visita prima dell’assunzione: tipologie

Nei paragrafi precedenti abbiamo visto come funziona la visita prima dell’assunzione e in che cosa consiste.

Tuttavia, è bene sapere che la visita preassuntiva non è l’unico tipo di visita esistente nell’ambito della sorveglianza sanitaria.

In alcuni casi, infatti, alla visita prima dell’assunzione si sostituire la visita preventiva. Questa ha le stesse finalità della visita preassuntiva, con la sola differenza che viene svolta dopo aver assunto un lavoratore o una lavoratrice.

In questo caso, un eventuale esito negativo potrebbe creare qualche complicazione in più: mentre prima dell’assunzione, il datore di lavoro ha la libertà di non assumere un determinato lavoratore, dopo l’assunzione non può certo licenziare il lavoratore già assunto.

Cosa fare allora?

L’unica alternativa per il datore di lavoro è di spostare il dipendente a una mansione per la quale risulta idoneo.

Inoltre, per le mansioni lavorative per cui scatta la sorveglianza sanitaria, sono anche previste le cosiddette visite periodiche. In questo modo, il datore di lavoro si accerta che i suoi dipendenti siano ancora idonei alla mansione per cui sono stati assunti e non corrono alcun rischio mentre ricoprono il loro ruolo.

Abbiamo visto come funziona la visita prima dell’assunzione. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul fisco e sulle tasse:

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