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Case popolari e prelazione: se vendi, loro hanno la priorità

Case popolari e diritto di prelazione: scopri nell'approfondimento in cosa consiste il diritto di prelazione, quando scatta e a favore di chi.

di Imma Duni

Marzo 2023

Case popolari e diritto di prelazione: scopri in cosa consiste il diritto di prelazione, quando scatta e a favore di chi (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

Indice

Case popolari e diritto di prelazione: in cosa consiste questo diritto?

In linea generale, il diritto di prelazione è il diritto di una persona di acquistare un bene o una proprietà prima che venga offerto a qualcun altro.

Può essere stabilito:

Ad esempio, in caso di vendita di un immobile, il proprietario dell’appartamento potrebbe stabilire un diritto di prelazione a favore di un determinato acquirente, come un familiare o un socio.

In caso di morte del proprietario di un’azienda, i soci possono avere un diritto di prelazione sull’acquisto delle sue quote.

Il diritto di prelazione può essere esercitato, da chi ne gode ovviamente, solo se il proprietario del bene o della proprietà decide di venderlo.

Come funziona con case popolari e diritto di prelazione? Nel caso di alloggi popolari, il diritto di prelazione viene vantato dall’Istituto Case Popolari (IACP), ed è un diritto previsto dalla legge per l’acquisto di immobili costruiti nel settore dell’edilizia residenziale pubblica.

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Case popolari e diritto di prelazione: quando scatta?

Case popolari e diritto di prelazione: quando scatta? Il diritto di prelazione a favore dell’IACP si attiva nel momento in cui un immobile che è stato costruito o acquisito dall’Istituto viene messo in vendita da un terzo soggetto, ovvero colui che ha riscattato l’appartamento.

In questo caso, l’Istituto Case Popolari ha il diritto di acquistare l’immobile prima che venga offerto ad altri acquirenti.

Lo scopo è permettere all’ente di continuare ad utilizzare l’alloggio ai fini sociali.

Questo significa che se l’inquilino che ha riscattato l’alloggio non dovesse venderlo, l’Istituto Case Popolari non potrà mai vantare un diritto di prelazione.

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Case popolari e prelazione
Case popolari e diritto di prelazione: in foto un palazzo.

Case popolari e diritto di prelazione: a favore di chi viene fatto valere?

Il diritto di prelazione può essere fatto valere a favore di una persona fisica o di una società che gode di tale diritto e che può acquistare un bene o una proprietà prima che venga offerto a terzi.

Nel caso del diritto di prelazione a favore dello IACP, il diritto viene fatto valere a favore dell’ente che opera nell’edilizia residenziale pubblica.

Lo IACP ha il diritto di acquistare l’immobile in questione prima che venga offerto a terzi.

Per maggiori dettagli leggi questo articolo, Come vendere una casa popolare.

ATTENZIONE: Non si può vendere una casa popolare se non sono trascorsi dieci o cinque anni dall’assegnazione (a seconda delle regole del bando) e, comunque, se non è terminato il pagamento del prezzo del riscatto.

Prima di venderlo ad altri, bisogna proporre la vendita all’Istituto Case Popolari da cui è stato acquistato. Solo se arriva il rifiuto da parte dell’Istituto, la casa può essere venduta ad altri.

Non tutte le case popolari possono essere acquistate perché devono restare disponibile alcuni alloggi per gli indigenti. A decidere quanti alloggi popolari possono essere acquistati è l’Ente pubblico che ha predisposto il bando.

Questo non può essere superiore al 75% del numero complessivo di case popolari, e non inferiore al 50%.

Solo gli assegnatari o i loro conviventi possono acquistare un alloggio popolare. L’acquirente può quindi essere diverso dall’assegnatario, ma familiare o convivente.

Case popolari e diritto di prelazione: si può ereditare la casa popolare?

La risposta a questa domanda non è unica, perché le regole cambiano a seconda del Comune di appartenenza.

In linea generale, possiamo dire che l’alloggio dovrebbe tornare nella disponibilità dell’ente che ha emesso il bando (Comune, Regione, Istituto Case Popolari).

Gli eredi, dunque, non hanno la possibilità di ereditare la casa popolare.

Il Comune o l’ente assegnatario, però, potrà derogare a questa linea generale, riservando l’alloggio agli eredi o permettendo loro di scavalcare le graduatorie.

Tuttavia, questo può avvenire solo nel caso in cui gli eredi convivano con l’assegnatario e abbiano la stessa residenza al momento della morte.

Restano però centrali alcuni requisiti che anche gli eredi devono rispettare:

Secondo la Corte di Cassazione, ereditare una casa popolare è sempre vietato. L’unico modo per ottenere l’assegnazione dello stesso alloggio dopo la morte dell’assegnatario, è che ci sia un provvedimento ad personam da parte del Comune o dell’ente assegnatario.

Questo significa che, in caso di morte dell’assegnatario, la locazione cessa in automatico e la casa ritorna nella disponibilità dell’ente.

Gli eredi perdono, di conseguenza, ogni diritto. L’unica possibilità che hanno è richiedere al Comune l’assegnazione della stessa casa dove hanno vissuto con l’assegnatario ormai defunto.

Sarà il Comune a decidere se procedere all’assegnazione o se concedere un diritto di prelazione agli eredi in un successivo bando.

Il subentro automatico degli eredi avviene solo quando la casa sia stata riscattata e l’atto di vendita stipulato.

Abbiamo visto come funziona case popolari e il diritto di prelazione. Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul bonus 150 euro:

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