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Cancellazione dei protesti dopo la riabilitazione: come fare

Scopri come funziona la cancellazione dei protesti dopo la riabilitazione.

di The Wam

Marzo 2022

Oggi parliamo della cancellazione dei protesti dopo la riabilitazione». Scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito.

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Cancellazione dei protesti dopo la riabilitazione: cos’è il protesto

Il protesto è un atto con un debitore viene segnalato come cattivo pagatore per non aver onorato il saldo di una cambiale o un assegno.

In sostanza, quando si compila una cambiale o un assegno, si firma un documento che a tutti gli effetti corrisponde ad un impegno di pagamento.

Se il creditore al momento del ritiro della somma scopre che l’assegno o la cambiale non possono essere pagati perché il debitore non ha soldi sufficienti quest’ultimo viene «protestato».

Essere protestati vuol dire non poter più effettuare tutta una serie di operazioni finanziarie, come emettere altri assegni. Ci saranno difficoltà anche ad ottenere prestiti o aprire conti correnti.

Nonostante ciò, ci sono delle possibilità di avere un finanziamento anche da protestati.

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Cancellazione dei protesti dopo la riabilitazione: la cancellazione entro 12 mesi

Se si viene protestati ma si effettua il pagamento del debito entro 12 mesi si ha il diritto di chiedere la cancellazione.

Questa procedura, però, si applica solo per le cambiali. In caso di protesto per un assegno si dovrà ottenere la riabilitazione tramite un Tribunale.

Si dovrà compilare una domanda (qui c’è un esempio) allegando il proprio documento d’identità e i tutta la documentazione del protesto, in originale.

Il pagamento effettuato deve essere dimostrato a chi ha effettuato il protesto.

Cancellazione dei protesti dopo la riabilitazione: la cancellazione per illegittima o errore

Se il protesto è arrivato per errore si ha il diritto alla cancellazione immediata, sia che riguardi un assegno o una cambiale.

Si dovrà, però, dimostrare l’illegittimità delle pretese del creditore.

Si deve anche in questo caso fare una richiesta (qui un esempio) allegando il proprio documento d’identità e la documentazioni che provi l’errore.

Cancellazione dei protesti dopo la riabilitazione

Dopo un anno dal protesto e saldati i debiti si ha diritto alla riabilitazione.

Questa viene effettuata dal Presidente del Tribunale di riferimento, che dipende dalla propria residenza.

Una volta ottenuta la riabilitazione, l’ormai ex-protestato ha diritto alla cancellazione completa dal registro dei protestati.

Per avere informazioni più dettagliate, ci si può rivolgere alla Camera di Commercio di riferimento della propria Provincia di residenza.

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