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Home / Invalidità Civile » Previdenza e Invalidità / Agevolazioni badanti per disabili: cosa esiste

Agevolazioni badanti per disabili: cosa esiste

Agevolazioni per badanti che assistono persone con disabilità: ecco quali aiuti esistono e come si possono ottenere.

di Marco Cagiano

Aprile 2024

L’invalidità civile dà diritto ad agevolazioni per l’assunzione di badanti? Vediamo in questo articolo cosa esiste e come funziona (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Agevolazioni per badanti che assistono persone con disabilità: come funziona?

Chi ha all’interno del proprio nucleo familiare un membro con disabilità sa bene che i costi da sostenere per qualcuno che se ne prenda cura sono piuttosto ingenti e non tutte le famiglie possono farvi fronte.

Ad oggi non esistono veri e propri bonus in questo senso, pensati magari per chi ha ISEE particolarmente basso. Esiste però una forma di risparmio, se così vogliamo chiamarla, che può essere utile per tantissime famiglie.

Come recita il sito dell’Agenzia delle Entrate, infatti, “sono detraibili dall’Irpef, nella misura del 19%, le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di “non autosufficienza” della persona con disabilità nel compimento degli atti della vita quotidiana.”

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Non c’è quindi un bonus, ma una detrazione. La misura del 19% la conosciamo molto bene perché queste detrazioni esistono anche per tante altre tipologie di spese, come ad esempio le spese mediche. Per quanto riguarda invece la disabilità intesa come non autosufficienza, viene definito quanto segue:

La non autosufficienza deve risultare da certificazione medica. Sono considerate “non autosufficienti”, per esempio, le persone non in grado di assumere alimenti, espletare le funzioni fisiologiche o provvedere all’igiene personale, deambulare, indossare gli indumenti. Deve essere considerata non autosufficiente, inoltre, la persona che necessita di sorveglianza continuativa.”

In caso di membro del nucleo familiare con disabilità, ricordiamo anche che cambia la valutazione circa l’Assegno di inclusione, il cui calcolo avviene come spiegato in questo video YouTube:

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Agevolazioni per badanti: come funziona la detrazione?

La detrazione Irpef non è altro che una quota che l’Agenzia delle Entrate deve restituire al cittadino e lo fa attraverso una semplice sottrazione: anziché dare direttamente al cittadino la cifra che gli spetta, la va a togliere dall’Irpef dovuta alla fine dell’anno.

L’Irpef (imposta sul reddito delle persone fisiche) è infatti la principale imposta che ogni cittadino italiano paga, in caso di lavoro dipendente ci pensa direttamente il datore di lavoro, ma se ci sono delle detrazioni l’imposta diventa “più leggera”.

Si è visto con tantissimi bonus approvati dal Governo negli ultimi anni, i quali non prevedevano appunto un esborso economico diretto da parte della Pubblica Amministrazione ma piuttosto uno “sconto” sull’Irpef da pagare nell’anno successivo. In particolare, si possono ottenere le detrazioni corrette attraverso il modello 730.

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Agevolazioni per badanti che assistono persone con disabilità. In foto: diversamente abile con accompagnatrice.

Agevolazioni per badanti: chi ha diritto alla detrazione?

Per capire chi ha diritto a tale detrazione, andiamo ancora una volta alla fonte ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, la quale recita:

“La detrazione deve essere calcolata su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro e spetta solo quando il reddito complessivo del contribuente non è superiore a 40.000 euro. Nella determinazione del reddito complessivo va compreso anche il reddito dei fabbricati locati assoggettato al regime della cedolare secca.”

Se volessi sapere come funziona il concetto di carichi di cura (ai fini Adi e non solo), anche in relazione a membri della famiglia con disabilità, ecco un video YouTube di approfondimento:

Agevolazioni per badanti: detrazione solo con pagamenti tracciabili

Come tutti i bonus che anche negli anni passati funzionavano con la detrazione Irpef, anche in questo caso è necessario pagare attraverso metodi tracciabili. Non si può quindi ottenere una detrazione per le badanti pagate direttamente in contanti, ma solo per i casi in cui il pagamento avviene ad esempio con bonifico bancario o assegno.

In questo modo, l’Agenzia delle Entrate può verificare che il pagamento sia avvenuto e secondo quale importo, andando così a registrare una detrazione che viene poi confermata attraverso il già citato modello 730.

Ricordiamo anche che la detrazione delle spese sostenute per l’assistenza di persone non autosufficienti non pregiudica la possibilità di usufruire di un’altra agevolazione: la deduzione dal reddito imponibile dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori versati per gli addetti ai servizi domestici e familiari (per esempio, colf, baby-sitter e assistenti delle persone anziane). Questi contributi sono deducibili, per la parte a carico del datore di lavoro, fino all’importo massimo di 1.549,37 euro.

Se invece volessi approfondire le date di pagamento dei bonus di aprile, ecco un video YouTube che analizza tutte quelle più importanti:

FAQ: domande frequenti su agevolazioni per badanti che assistono persone con disabilità

Assistenza persone con disabilità: la detrazione si può sommare?

Come conferma ancora una volta la pagina ufficiale sul sito dell’Agenzia delle Entrate, la detrazione massima è sempre su una spesa di massimo 2.100 euro, anche se vi dovesse essere più di un componente familiare che rientra nella condizione di necessità di assistenza.

La detrazione spetta anche se le prestazioni di assistenza sono rese da una casa di cura?

Sì, la detrazione spetta anche per assistenza effettuata da:

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