L’Assegno di inclusione è un sussidio definito dalla pagina ufficiale INPS come “una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro”. Per determinare il diritto a questo sussidio e la somma mensile, si possono dichiarare i figli come carichi di cura (la classica definizione di “figlio a carico”), ma come funziona esattamente questo concetto dei carichi di cura? Ecco tutto ciò che c’è da sapere (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Assegno di inclusione e carico di cura: come funziona esattamente? Ecco cosa sapere
L’Assegno di inclusione è una misura destinata alle famiglie in cui almeno un membro rientri in una delle seguenti condizioni:
- Con disabilità;
- Con almeno 60 anni di età;
- Con meno di 18 anni di età;
- In condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.
Oltre a questo, vanno considerati i cosiddetti carichi di cura, che riguardano i membri del nucleo familiare che hanno:
- Meno di 3 anni di età;
- Disabilità o in condizioni di non autosufficienza;
- Meno di 18 anni e sono più di tre (cioè tre o più figli minorenni).
Il carico di cura, come si può intuire dal termine stesso, indica un componente del nucleo familiare (spesso il richiedente Adi) che deve prendersi cura dei membri che ne hanno bisogno con almeno una delle casistiche viste in precedenza.
Acquista la nostra Guida Completa sull’Assegno di Inclusione 2024 con risposte a oltre 100 domande. Leggi gratis l’indice e il primo capitolo.
Come vedremo nel corso dell’articolo, ciò impatta anche sulla cifra spettante al nucleo familiare, perché va ad aumentare il coefficiente della scala di equivalenza, molto importante da conoscere. Capire quindi chi sono i carichi di cura è in assoluto il primo step, in modo da comprendere se e quando si rientra in questa condizione.
Se vuoi approfondire ulteriormente, in questo video ci sono quattro aspetti che devi assolutamente sapere circa carichi di cura e Assegno di inclusione:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=gf0hcONrg5w?si=XtTQr97eLptUZiZX&w=560&h=315]Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.
Nel video di seguito spieghiamo chi deve compilare il modello ADI-Com esteso che permette di aggiungere carichi di cura non segnalati in precedenza.
Assegno di inclusione e carichi di cura: le conseguenze
Come abbiamo già accennato la questione dei carichi di cura non interviene solo nel definire se si ha diritto all’Assegno di inclusione e sul suo importo, ma anche su una serie di conseguenze che vanno considerate con molta attenzione.
Infatti, bisogna tener presente che lo scopo della misura è quello del reinserimento lavorativo, cioè del trovare un’occupazione ai membri familiari che concretamente possono farlo. Ciò esclude evidentemente i minorenni, i membri con disabilità, ma anche chi se ne deve occupare, cioè esattamente il concetto dei carichi di cura.
Da normativa, sono esclusi dagli obblighi di partecipazione al percorso:
- i beneficiari dell’Assegno di inclusione titolari di pensione diretta o comunque di età pari o superiore a 60 anni;
- i componenti con disabilità, fatta salva ogni iniziativa di collocamento mirato;i componenti affetti da patologie oncologiche;
- i componenti con carichi di cura, valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni di età, di tre o più figli minori di età, ovvero di componenti il nucleo familiare con disabilità o non autosufficienza, come definite nell’allegato 3 al regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159;
- i componenti inseriti nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere e le donne vittime di violenza, con o senza figli, prese in carico da centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali nei percorsi di protezione relativi alla violenza di genere.
![assegno-di-inclusione-carico-di-cura-figli](https://thewam.net/wp-content/uploads/2024/03/assegno-di-inclusione-carico-di-cura-figli.png)
L’Assegno di inclusione può arrivare anche a 1449 euro, ma per chi? Lo spieghiamo in questo video di approfondimento:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=s4l24DUzCWM?si=y06zniudiyGTjcyc&w=560&h=315]Se invece volessi approfondire il funzionamento dell’Adi per gli over 60, ecco un altro approfondimento:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=OXo4zDbsD4s?si=Un7nJUAXtNZMKYgk&w=560&h=315]Domanda Assegno di inclusione: ecco i tre step
Richiedere l’Assegno di inclusione è possibile già dal 18 dicembre scorso e l’iter prevede la compilazione della domanda direttamente sul portale INPS, dopo essersi autenticati con Carta d’identità elettronica, Spid o Carta nazionale dei servizi. Dopodiché, gli step sono i seguenti:
- Invio della domanda: attraverso il sito INPS (con Spid, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica), a partire dal 18 dicembre 2023. L’erogazione è comunque prevista a partire da gennaio 2024;
- Iscrizione al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL);
- Sottoscrizione del PAD, il Patto di Attivazione Digitale, che “sblocca” il resto della procedura. In seguito vedremo un esempio, perché sostanzialmente senza questo step l’Assegno di inclusione non può essere erogato.
Ecco 4 cose da sapere per gli over 60:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=lOCkAEzlmdY?si=f-235kWGnmQP0lXt&w=560&h=315]FAQ: domande frequenti sull’Assegno di inclusione
L’Adi si può accumulare?
Ad ora, quindi, l’Assegno di inclusione si può accumulare. Infatti, non sono presenti obblighi di spesa dal punto di vista delle tempistiche, come invece accadeva per il Reddito di cittadinanza.
Come si calcola l’Adi?
Per ottenere l’importo mensile, si svolge il seguente calcolo:
[(6.000 euro x parametro della scala di equivalenza) – reddito familiare] / 12
O, in caso di nuclei con persone oltre i 67 anni o affette da gravi disabilità o non autosufficienza:
[(7.560 euro x parametro della scala di equivalenza) – reddito familiare] / 12
Come funziona la scala di equivalenza?
Per effettuare il calcolo secondo la scala di equivalenza, si parte dal valore “1” che corrisponde alla persona richiedente il sussidio, e si somma secondo questo criterio:
- + 0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- + 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- + 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura;
- + 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psicosociale e inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla PA;
- + 0,15 per ciascun minore di età, fino al secondo;
- + 0,10 per ogni ulteriore minore di età.
Quanto dura l’Adi?
Il beneficio ha una durata pari a 18 mesi, dopo i quali si può richiedere solo dopo un mese di stop per altri 12 mesi. Un funzionamento che ricorda un po’ quello del Reddito di Cittadinanza, infatti anche in questo caso l’obiettivo è il reinserimento lavorativo.
Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sull’Assegno di inclusione: