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Fermo amministrativo: come viene comunicato e cosa succede

Il fermo amministrativo è una misura con il quale le autorità "bloccano" un bene mobile. Ma come viene comunicato?

di Marco Cagiano

Maggio 2024

Il fermo amministrativo è una misura con la quale le autorità “bloccano” un bene mobile. Ma come viene comunicato? Ecco tutto ciò che c’è da sapere (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Come viene comunicato il fermo amministrativo: cos’è?

Prima di vedere come il fermo amministrativo viene notificato, capiamo meglio di cosa si tratta e perché arriva. Si tratta di una misura che blocca un bene mobile di un debitore, iscritto in un pubblico registro (come succede per gli autoveicoli, classico esempio di bene mobile bloccato dal fermo), con l’obiettivo di portare alla riscossione dei crediti non pagati.

In genere, si tratta di tasse e tributi vari (a volte anche la somma di diversi debiti) o multe relative a infrazioni ripetute del Codice della Strada. I tributi possono essere riferiti a IVA, IRPEF, Bollo Auto, tassa sulla casa…).

Il fermo può essere disposto da un ente come:

Vediamo ora, come promesso in precedenza, come funziona il fermo amministrativo nel pratico, cioè quali sono gli step che affronta chi ne riceve uno. Naturalmente, il bene bloccato dal fermo amministrativo non può circolare e in caso di infrazione si va incontro a conseguenze piuttosto pesanti.

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Come viene comunicato il fermo amministrativo? Occhio alla prassi

Il primo passaggio è la notifica della cartella esattoriale al cittadino che dovrebbe saldare il proprio debito mettendosi così in regola. Se così non fosse, dopo 60 giorni subentra l’iscrizione al PRA del fermo amministrativo.

Dopo 30 giorni c’è un’ulteriore notifica al contribuente che viene informato dell’imminente iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), in modo che non solo sia informato, ma riceva una sorta di ulteriore incentivo a regolarizzare la propria posizione. Se così non fosse, si procederà con il fermo amministrativo, una procedura piuttosto complessa e impegnativa.

La sanzione dal punto di vista economico in caso di circolazione con il veicolo sottoposto a fermo amministrativo ammonta a 1.988,00 euro e può arrivare fino a 7.953,00 euro, cioè una cifra tutt’altro che trascurabile. Inoltre, si procede alla confisca del veicolo e della patente.

Con un fermo amministrativo operativo, non è più possibile:

Infine, non di secondaria importanza, l’assicurazione non paga in caso di danni da circolazione ad un mezzo sottoposto a fermo amministrativo.

Come dicevamo in precedenza, è molto importante che vengano rispettati tutti gli step burocratici, perché ogni fermo amministrativo viene considerato illegittimo qualora fosse mancante di entrambe le notifiche nei tempi previsti.

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Come viene comunicato il fermo amministrativo. In foto: un’auto e un triangolo.

Come viene comunicato il fermo: ecco il preavviso

Affinché il fermo amministrativo sia considerato valido, è necessario il preavviso di fermo. Questo avviso includerà informazioni quali la natura del debito, l’importo dovuto e l’anno di riferimento, insieme al numero della cartella esattoriale e la prova della sua notifica.

Se il debitore non procede al pagamento del debito, comprensivo di interessi di mora e spese sostenute per l’iscrizione al ruolo, entro trenta giorni dal ricevimento del preavviso, il fermo amministrativo diventerà effettivo.

FAQ: domande frequenti sul fermo amministrativo e le conseguenze

Cosa comporta il fermo amministrativo per debiti allo Stato?

Il fermo amministrativo è una misura cautelare attivata dallo Stato per assicurarsi il pagamento di debiti come arretrati fiscali, multe non pagate, o altre tasse. Questa misura impedisce l’utilizzo del veicolo fino alla completa estinzione del debito. Il processo si innesca quando un debito non saldato viene identificato da un funzionario addetto alla riscossione, seguito dalla notifica ufficiale al proprietario del veicolo che offre un periodo di 60 giorni per il pagamento o la rateizzazione del debito.

Quali passi seguono il mancato pagamento di tasse e multe?

Dopo la notifica ufficiale di un debito non pagato, il proprietario ha 60 giorni per il saldo. In caso di mancato pagamento o assenza di richiesta di rateizzazione, segue un preavviso di fermo, concedendo ulteriori 30 giorni per regolarizzare la situazione. Se questo termine scade senza che il debito sia stato saldato, viene applicato il fermo amministrativo.

Come si può annullare un fermo amministrativo sul veicolo?

Per annullare il fermo amministrativo, è necessario saldare completamente il debito o avviare un piano di rateizzazione. La sospensione del fermo si attiva con il pagamento della prima rata, ma la rimozione definitiva avviene solo con l’ultimo pagamento del piano di rateizzazione.

È possibile contestare la validità di un fermo amministrativo?

Sì, è possibile impugnare il fermo amministrativo per motivi quali notifica inadeguata, mancata comunicazione preventiva, prescrizione del debito, o irregolarità formali. Il diritto di contestazione spetta sia dopo la ricezione del preavviso che dopo l’esecuzione del fermo, e l’onere della prova della corretta notifica ricade sull’Agente di Riscossione.

Quali sanzioni si rischiano usando un veicolo con fermo amministrativo?

L’uso di un veicolo con fermo amministrativo espone a sanzioni severamente punitive, inclusa la confisca del veicolo, che diventa irrecuperabile e proprietà dello Stato, e la sospensione della patente di guida. Vi sono inoltre sanzioni pecuniarie aggiuntive per la mancata custodia adeguata del veicolo.

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