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Home / Fisco e tasse » Pignoramento / Fermo amministrativo per bolli non pagati

Fermo amministrativo per bolli non pagati

Fermo amministrativo per bolli non pagati: vediamo in questo post se il provvedimento emesso per debiti non pagati può essere esteso anche sulla nuova auto. Cosa dice la legge e come comportarsi.

di The Wam

Luglio 2024

Fermo amministrativo per bolli non pagati: cosa succede se si acquista un’altra auto, il provvedimento legato ai debiti per la vecchia vettura passa in automatico anche alla nuova? Cosa dice la legge e come bisogna comportarsi. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come funziona il fermo amministrativo

Il fermo amministrativo non è un pignoramento, né una sanzione amministrativa legata all’evasione fiscale. E’ una misura cautelare assimilabile all’ipoteca. Il suo scopo principale è prevenire che il bene (in questo caso, l’auto) possa essere ceduto o deteriorato nell’uso, situazioni che ne comprometterebbero il valore e la vendibilità all’asta.

Questo strumento è impiegato per tutelare i diritti del creditore, assicurando che il bene del contribuente non vada disperso o perda di valore. Anche se il fermo è spesso una fase preparatoria al pignoramento, nella realtà, raramente un veicolo finisce all’asta. Questo perché è complicato rivendere una vettura usata, spesso in cattive condizioni di manutenzione. In genere il solo fermo è sufficiente per sollecitare il pagamento del debito.

Legalmente non esistono limiti al numero di fermi che possono essere registrati su un singolo contribuente, ma è impossibile iscrivere più di un fermo sulla stessa auto, poiché non ha senso impedire più volte la circolazione del medesimo veicolo.

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Fermo amministrativo per bolli non pagati: anche sulla nuova auto?

Quando un contribuente decide di acquistare una nuova auto, è naturale chiedersi se il fermo amministrativo applicato a un veicolo precedente per bolli non pagati possa estendersi anche al nuovo acquisto. La legge specifica che ogni auto del debitore può essere soggetta a fermo individualmente, ma sottolinea alcuni criteri importanti.

Limiti e proporzionalità

L’Agente per la Riscossione ha la facoltà di iscrivere un fermo per ogni veicolo del debitore. Tuttavia, è essenziale che non vi sia una sproporzione tra il valore dei beni e il debito reclamato. Per esempio:

La legislazione impone che il fermo originale non si trasferisca automaticamente al nuovo veicolo. Sarebbe necessario iscrivere un nuovo fermo, sempre nel rispetto della proporzione debito/valore. Un ulteriore limite all’iscrizione di un secondo fermo è dato dalla riluttanza degli esattori a procedere con nuove azioni esecutive o cautelari, spesso tralasciando di verificare l’esistenza di altri beni del debitore.

Fermo amministrativo, cosa devi sapere

Ci sono alcuni aspetti fondamentali da considerare riguardo il fermo amministrativo, che ogni contribuente dovrebbe conoscere. Sono dettagli importantiu per gestire la situazione e mitigare possibili inconvenienti.

Preavviso e rateizzazione

Vendita del veicolo sotto fermo

Rimozione del fermo

Limitazioni alla radiazione e demolizione

Protezione per i disabili

Fermo amministrativo per bolli non pagati
Nell’immagine un uomo che ha ricevuto il fermo amministrativo sulla vecchia autoi si chiede se il provvedimento si trasferisce in automatico anche sulla nuova.

FAQ (domande e risposte)

Cos’è il fermo amministrativo per bolli non pagati?

Il fermo amministrativo per bolli non pagati è una misura cautelare, non assimilabile né a un pignoramento né a una sanzione amministrativa. Questo provvedimento impedisce la cessione o il deterioramento dell’auto, per salvaguardare il valore del bene e garantire che possa essere eventualmente venduto all’asta. Questa azione è finalizzata a tutelare i diritti del creditore, impedendo che il bene del contribuente vada disperso o si deprezzi, spesso sufficente per costringere al pagamento del debito.

Il fermo amministrativo si trasferisce su una nuova auto?

Il fermo amministrativo non si trasferisce automaticamente su una nuova auto acquistata dal debitore. Se il contribuente acquista un secondo veicolo, non si verifica uno slittamento del fermo dal primo al secondo veicolo. Per ogni auto acquistata, può essere necessario registrare un nuovo fermo, sempre nel rispetto della proporzionalità tra il valore del bene e l’ammontare del debito.

Qual è la natura del fermo amministrativo?

La natura del fermo amministrativo è quella di una misura cautelare, simile all’ipoteca. È utilizzato per prevenire che il bene possa essere ceduto o danneggiato nell’uso, il che comprometterebbe la sua vendibilità all’asta. Il fermo ha lo scopo di proteggere i diritti del creditore e di assicurare che il bene del contribuente mantenga il suo valore.

Può un’auto avere più di un fermo?

Un singolo veicolo non può avere più di un fermo amministrativo registrato contemporaneamente. Applicare più di un fermo su un’unica auto non avrebbe senso logico, in quanto l’obiettivo del fermo è impedire la circolazione o la vendita del veicolo fino al saldo del debito.

Come si può rimuovere un fermo amministrativo?

Per rimuovere un fermo amministrativo, il debitore ha principalmente due opzioni:

  1. Pagare il debito in toto, eventualmente anche attraverso una rateizzazione.
  2. Impugnare le cartelle esattoriali e ottenere un annullamento del debito.

Il fermo non si estingue automaticamente con il tempo né si annulla solo perché il valore dell’auto si deprezza.

Quali sono i limiti per iscrivere un secondo fermo?

I limiti per iscrivere un secondo fermo includono il mantenimento della proporzione tra il valore del bene e il debito. Non è consentito apporre un secondo fermo se questo non rispetta i criteri di proporzionalità o se già esiste un fermo su un altro veicolo del debitore che copre adeguatamente il debito esistente. Inoltre, spesso gli agenti di riscossione possono mostrare riluttanza nell’iscrivere un ulteriore fermo, preferendo non intraprendere nuove azioni cautelari senza prima esaminare ulteriori beni del debitore.

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