Assegno di inclusione per stranieri, quali sono i requisiti? Vediamo in questo articolo quali sono i permessi richiesti, come e quando vanno presentati e tutti gli altri criteri più importanti riguardanti l’Assegno di inclusione e, in particolare, i requisiti di accesso alla misura (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Assegno di inclusione per stranieri: ecco come funziona
Per quanto riguarda l’accesso all’Assegno di inclusone da parte di cittadini stranieri di origine il sito governativo che fa il punto della situazione spiega che, secondo l’art. 2, comma 1, lettera a), punto 1, del D.L. n. 48/2023, i cittadini extra-UE possono fare domanda per l’Assegno di Inclusione se soddisfano una delle seguenti condizioni:
- Sono familiari di cittadini italiani o dell’Unione Europea con diritto di soggiorno o di soggiorno permanente. Durante la verifica dei requisiti, i Comuni possono richiedere la documentazione necessaria relativa al titolo di soggiorno dei richiedenti, se non già in loro possesso. Per familiare si intende:
- Il coniuge;
- Il partner con unione registrata equiparata al matrimonio secondo la legislazione dello Stato membro ospitante;
- I discendenti diretti sotto i 21 anni o a carico, inclusi quelli del coniuge o partner;
- Gli ascendenti diretti a carico, inclusi quelli del coniuge o partner.
- Posseggono un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o sono apolidi con permesso analogo.
- Sono titolari di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria). Al contrario, i cittadini con permesso per protezione umanitaria o protezione speciale non sono idonei.
In ogni caso, i richiedenti devono aver risieduto in Italia per almeno cinque anni totali, di cui gli ultimi due in modo continuativo, e devono soddisfare tutti gli altri requisiti richiesti.
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Assegno di inclusione 2024: quali requisiti bisogna rispettare?
Per ottenere l’Adi, bisogna presentare domanda e, soprattutto, rispettare diversi requisiti. A partire dai seguenti requisiti di cittadinanza, soggiorno e residenza secondo cui il richiedente deve essere, come abbiamo già visto, alternativamente in condizione di:
- cittadino italiano o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- cittadino di altro Paese dell’Unione Europea o suo familiare che sia titolare del soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
- titolare dello status di protezione internazionale di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251 o dello status di apolide.
I requisiti economici da rispettare sono invece i seguenti:
- un valore dell’ISEE, in corso di validità non superiore ad euro 9.360;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di euro 6.000 annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza Adi;
- un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, come definito ai fini ISEE diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro,
- un patrimonio mobiliare (ad esempio depositi, conti correnti, ecc) come definito ai fini ISEE non superiore a a:
- 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;8.000 euro per i nuclei composti da due componenti;10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo).
- 5.000 euro per ogni componente con disabilità;
- 7.500 euro per ogni componente presente nel nucleo in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definita ai fini ISEE.
Il rispetto dei requisiti è ovviamente l’elemento fondamentale per poter accedere alla misura, ma anche per poterla mantenere nel tempo. I requisiti economici sono quindi molto importanti ai fini dell’accesso all’Adi, a prescindere da quanto visto in precedenza per i requisiti di cittadinanza.
![Assegno di inclusione stranieri: che permessi servono?](https://thewam.net/wp-content/uploads/2024/05/assegno-di-inclusione-stranieri-permessi-e-documenti.png)
FAQ: domande frequenti sull’Assegno di inclusione
L’Adi si può accumulare?
Ad ora, quindi, l’Assegno di inclusione si può accumulare. Infatti, non sono presenti obblighi di spesa dal punto di vista delle tempistiche, come invece accadeva per il Reddito di cittadinanza.
Come si calcola l’Adi?
Per ottenere l’importo mensile, si svolge il seguente calcolo:
[(6.000 euro x parametro della scala di equivalenza) – reddito familiare] / 12
O, in caso di nuclei con persone oltre i 67 anni o affette da gravi disabilità o non autosufficienza:
[(7.560 euro x parametro della scala di equivalenza) – reddito familiare] / 12
Come funziona la scala di equivalenza?
Per effettuare il calcolo secondo la scala di equivalenza, si parte dal valore “1” che corrisponde alla persona richiedente il sussidio, e si somma secondo questo criterio:
- + 0,50 per ciascun altro componente con disabilità o non autosufficiente;
- + 0,40 per ciascun altro componente con età pari o superiore a 60 anni;
- + 0,40 per un componente maggiorenne con carichi di cura;
- + 0,30 per ciascun altro componente adulto in condizione di grave disagio bio-psicosociale e inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla PA;
- + 0,15 per ciascun minore di età, fino al secondo;
- + 0,10 per ogni ulteriore minore di età.
Quanto dura l’Adi?
Il beneficio ha una durata pari a 18 mesi, dopo i quali si può richiedere solo dopo un mese di stop per altri 12 mesi. Un funzionamento che ricorda un po’ quello del Reddito di Cittadinanza, infatti anche in questo caso l’obiettivo è il reinserimento lavorativo.
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