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Home / Previdenza e Invalidità » Scuola / Come scegliere gli insegnanti di sostegno

Come scegliere gli insegnanti di sostegno

Scopri come scegliere gli insegnanti di sostegno se hai un figlio che ne ha necessità a scuola grazie alla nuova legge 104.

di Antonio Dello Iaco

Giugno 2024

Come scegliere gli insegnanti di sostegno? Tra le novità più importanti della legge 104 c’è la possibilità, per i genitori di bambini diversamente abili di “scegliere” gli insegnanti per i propri figli. Scopriamo insieme la procedura da seguire e in cosa consiste questo diritto (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Come scegliere gli insegnanti di sostegno: la novità della legge 104

Il primo giugno 2024 è entrata in vigore un’importante novità sulla Legge 104. Con il decreto legislativo numero 71/24, il Governo italiano ha introdotto una serie di misure rivolte agli alunni fragili che hanno una disabilità riconosciuta.

Tra queste c’è proprio l’intervento dedicato alla continuità scolastica che si pone l’obiettivo di non far cambiare il docente di sostegno ogni anno a chi ne ha necessità.

In sostanza quindi viene dato un importante potere di scelta ai genitori dei bambini che hanno bisogno dell’insegnante di sostegno tra i banchi. La normativa infatti prevede che, a seguito di un’esplicita richiesta scritta da parte dei genitori dell’anno, il dirigente scolastico può proporre all’insegnante la “conferma con precedenza assoluta” nella scuola in cui ha prestato servizio nell’ultimo anno scolastico.

Questo significa quindi garantire da un lato una continuità didattica e, dall’altro, una premialità per il docente specializzato che ha svolto in modo eccellente il proprio lavoro tanto da farsi “riconfermare” dai genitori del bambino. Così infatti, l’insegnante non dovrà subire un nuovo trasferimento di sede lavorativa.

Quali docenti possono beneficiarne?

Non tutti i docenti di sostegno possono rientrare tra i beneficiari della conferma del posto di lavoro prevista dalla nuova legge 104. Questa proposta infatti può essere avanzata dai genitori dell’alunno solo se si tratta:

Il docente può opporsi?

Dopo aver visto il diritto della famiglia di richiedere la conferma dell’insegnante, capiamo anche quali sono gli altri vincoli per il professionista. Può accadere che il docente si rifiuti di accettare la conferma? Sì, il motivo risiede nel principio di totale libertà di richiesta di trasferimento dell’insegnante.

Mettiamo caso che, per esempio, un docente fuorisede riceva la richiesta di conferma della sede lavorativa da parte dei genitori di un suo alunno e che questa venga accordata dal dirigente scolastico.

Contemporaneamente, è probabile che l’insegnante abbia ottenuto il trasferimento a una scuola più vicina al suo comune di residenza e che quindi gli convenga cambiare sede lavorativa. Ha quindi la totale libertà di scelta se accettare o meno la riconferma.

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Legge 104 e trasferimento del lavoratore: guida completa

Nuovi posti per docenti di sostegno in Italia

Il fabbisogno di insegnanti di sostegno è molto elevato. Negli ultimi anni infatti sono state fatte solo delle timide assunzioni e qualche contrattualizzazione a tempo indeterminato dei docenti precari.

Per sopperire quindi a questa grave mancanza, il Governo nazionale ha scelto di semplificare i reclutamenti per chi vuole diventare docente di sostegno.

Fino al 31 dicembre 2025 è infatti possibile conseguire la specializzazione volta all’insegnamento di sostegno attraverso il superamento di percorsi di formazione attivati dall’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa INDIRE.

Su questo fronte sarà fondamentale anche la collaborazione delle Università italiane che, in collaborazione con l’Istituto, potranno sottoscrivere patti per l’attivazione di corsi a livello territoriale.

È necessario per ogni partecipante ai corsi di formazione raggiungere almeno 30 CFU per poi partecipare alle classi di assunzione per diventare docente di sostegno.

Chi può partecipare alle selezioni di INDIRE

Non tutti i cittadini e le cittadine potranno prendere parte ai percorsi di specializzazione che INDIRE promuoverà sul territorio nazionale, anche in collaborazione con altre realtà. È infatti fondamentale che gli aspiranti docenti di sostegno:

Nelle prossime settimane il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrebbe emanare un provvedimento con il quale chiarirà nel dettaglio questi requisiti che tutti i partecipanti dovranno rispettare. All’interno del decreto dovrebbero anche essere note le informazioni su:

Come scegliere gli insegnanti di sostegno
Come scegliere gli insegnanti di sostegno – In foto un’insegnante di sostegno che assite un ragazzo con invalidità.

FAQ sull’insegnante di sostegno

Cosa fa un insegnante di sostegno

Un insegnante di sostegno aiuta gli studenti con difficoltà a scuola. Lavora con alunni che hanno bisogni educativi speciali. Questi studenti possono avere problemi di apprendimento, disabilità fisiche o emotive.

L’insegnante di sostegno crea programmi personalizzati per ogni studente, adattando le lezioni e utilizzando metodi specifici per favorire il loro apprendimento. Inoltre, collabora con altri insegnanti, genitori e specialisti per garantire un supporto completo agli alunni.

Come diventare insegnante di sostegno

Per diventare insegnante di sostegno, bisogna laurearsi in scienze della formazione o in una materia specifica come lettere, matematica o scienze. Dopo la laurea, è necessario seguire un corso di specializzazione per il sostegno, che dura di solito un anno.

Questo corso insegna come lavorare con studenti con bisogni educativi speciali e include sia lezioni teoriche che pratiche. Al termine del corso, bisogna superare un esame finale. Solo allora si può ottenere l’abilitazione per lavorare come insegnante di sostegno nelle scuole.

Dove lavora un insegnante di sostegno

L’insegnante di sostegno lavora nelle scuole: dall’asilo fino alle superiori. Può lavorare anche in centri specializzati che offrono supporto educativo a studenti con bisogni speciali.

In alcune scuole, l’insegnante di sostegno segue uno o più alunni all’interno della classe, aiutandoli a partecipare alle lezioni insieme ai compagni. In altri casi, lavora in una stanza separata, dove svolge attività specifiche con gli studenti. Inoltre, può partecipare a incontri con genitori e specialisti per discutere dei progressi degli alunni.

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