Come uscire dall’ISEE familiare? In questa guida andremo a scoprire in che modo è possibile uscire dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente della famiglia e, soprattutto, quando è possibile (scopri le ultime notizie su bonus, Rem, Rdc e assegno unico. Leggi su Telegram tutte le news su Invalidità e Legge 104. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Indice
- Come uscire dall’ISEE familiare: i due modi più comuni
- Come uscire dall’ISEE familiare per avere più bonus
- Come uscire dall’ISEE familiare, occhio a non dichiarare il falso
- In breve, come uscire dall’ISEE familiare
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Come uscire dall’ISEE familiare: i due modi più comuni
Se vi state chiedendo come uscire dall’ISEE familiare, ci sono due possibilità: cambiare la residenza, oppure sdoppiare l’unità immobiliare.
Nel primo caso vi basterà presentare una domanda al Comune in cui risiedete e automaticamente uscirete dal nucleo familiare ISEE; nel secondo caso, invece, dovrete scegliere la ristrutturazione dell’immobile per dividere a tutti gli effetti la casa.
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In questo caso in particolare, il cittadino in questione, ad esempio un figlio, rimarrà con la residenza originale, ma apparterrà, abitando in un immobile a tutti gli effetti nuovo, a un nucleo ISEE diverso.
Ricordiamo che l’ISEE è un documento importante, che può essere chiesto da tutti i cittadini. Attraverso l’ISEE, infatti, le persone hanno accesso alle agevolazioni statali.
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Facciamo un esempio: il Reddito di cittadinanza può essere erogato solo a chi ha un ISEE di 9.360 euro, l’Assegno Unico, invece, viene erogato a tutte le famiglie con figli a carico, anche senza l’ISEE, ma tale documento serve per la determinazione dell’importo spettante.
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Come uscire dall’ISEE familiare per avere più bonus
Ma perché molte persone si domandano “come uscire dall’ISEE familiare”? La risposta è semplice: uscendo dall’ISEE familiare l’importo dell’indicatore, dato dalla somma di tutte le situazioni economiche del nucleo familiare, diminuirà e il cittadino o il nucleo familiare potrà o potranno aver accesso a più bonus.
Come detto in precedenza, infatti, numerose agevolazioni richiedono il rispetto dei limiti ISEE e, tra queste troviamo, tra gli altri:
- il Reddito di cittadinanza;
- il Bonus Asilo Nido;
- l’Assegno Unico;
- il Bonus Under 36 per la prima abitazione.
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Insomma, uscire dall’ISEE familiare in molti casi consente di richiedere sostegni e agevolazioni statali, ma anche di ricevere il gratuito patrocinio, di partecipare ai bandi indetti dal Comune, come ad esempio, per le case popolari e di accedere a sconti previsti sui trasporti pubblici, sulle rette scolastiche e universitarie e così via.
Attenzione, però, perché occorre fare una piccola precisazione: esistono due tipi differenti di ISEE.
Il primo è l’ISEE ordinario, un documento che riguarda la situazione economica della famiglia concernente due anni prima. Chiariamo questo concetto: l’ISEE 2023 si riferirà ai redditi 2021 e questo durerà 12 mesi, dunque, scadrà il 31 dicembre 2023.
Il secondo, invece, è l’ISEE corrente che riguarda i redditi e i patrimoni degli ultimi 12 mesi.
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Come uscire dall’ISEE familiare, occhio a non dichiarare il falso
Abbiamo detto che un modo per come uscire dall’ISEE familiare è cambiare la residenza. Perché diciamo “occhio a non dichiarare il falso”?
Perché le autorità preposte, una volta effettuati tutti i controlli del caso, se dovessero verificare che, nonostante il cittadino abbia cambiato residenza, questi continua ad abitare nell’immobile precedente, procederanno a sanzionarlo per aver dichiarato il falso.
In alcuni casi è prevista anche la restituzione delle somme percepite in maniera indebita, come nei casi di Reddito di cittadinanza o altri sostegni alla povertà.
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Ricordiamo, infine, che per l’ISEE i membri della famiglia sono uniti tra loro dai seguenti vincoli: la tutela legale, la parentela, la convivenza, il matrimonio o l’unione civile.
Per farla breve, uno studente fuori sede che non lavora e che è fiscalmente a carico del genitore non costituisce un nucleo ISEE a sé stante.
Quindi, il figlio che va a studiare in un’altra città ma non lavora (o non arriva a un determinato reddito), continua a essere fiscalmente a carico del proprio genitore.
Possiamo riassumere il concetto ricordando che, per essere fiscalmente a carico di qualcuno devono verificarsi due condizioni: un legame di parentela e rientrare in limiti di reddito.
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Qual è il requisito reddituale per uscire dall’ISEE del nucleo familiare? Le regole sono state modificate da pochi anni, attraverso la legge di bilancio 2020.
Nello specifico, risultano essere familiari a carico coloro che nel periodo di imposta di riferimento hanno conseguito redditi entro i 2.840,51 euro, mentre per i figli entro i 24 anni questo livello si eleva a 4mila euro.

In breve, come uscire dall’ISEE familiare
In breve, come uscire dall’ISEE familiare? Le ipotesi sono:
- cambiare residenza e non vivere più con la famiglia;
- ristrutturare casa e vivere nello stesso immobile riadattato con due distinte abitazioni, ma come nucleo a sé stante;
- avere un’età non superiore ai 24 anni e avere redditi di massimo 4mila euro in un anno;
- avere più di 24 anni ed avere un reddito superiore a 2.840,51 euro.
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