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Home / Fisco e tasse / Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi

Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi

Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi: vediamo in questo post quali sono le categorie che non dovranno presentare il modello 730 e per chi invece c’è l’obbligo. Cosa dispone la legge, quali sono le regole e le date da ricordare.

di The Wam

Maggio 2024

Vediamo in questo post chi non deve fare la dichiarazione dei redditi e non ha quindi l’obbligo di presentare il modello 730. Quali sono le regole, le soglie di reddito e cosa ha disposto la legge. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi: pensionati, dipendenti

Una significativa porzione di cittadini è esentata dall’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi. L’esenzione riguarda soprattutto pensionati e dipendenti che rientrano in specifiche condizioni di reddito e modalità di pagamento. Vediamo nel dettaglio chi appartiene a questa categoria e quali sono le regole applicabili.

Mentre qui puoi vedere cosa non fa reddito e si può non dichiarare.

Categorie di contribuenti esonerati

La categoria più ampia di contribuenti esonerati dal presentare il modello 730 comprende dunque coloro che percepiscono esclusivamente redditi da lavoro dipendente o da pensione. Questi redditi devono essere corrisposti da un unico soggetto che ha effettuato le ritenute oppure da più soggetti, ma conguagliati da uno solo.

Cosa succede se non fai la dichiarazione dei redditi?

Limiti di reddito per l’esenzione

Se i redditi sono stati corrisposti da più datori di lavoro e non sono stati conguagliati, l’importo complessivo non deve superare i 8.176 euro. Questo limite si eleva a 8.500 euro totali se nell’arco dell’anno sono stati percepiti sia redditi da lavoro che da pensione, purché il periodo di lavoro o pensione sia durato l’intero anno.

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Le altre persone esonerate dalla dichiarazione dei redditi

Oltre ai pensionati e dipendenti ci sono altre categorie di persone che non sono tenute a presentare la dichiarazione dei redditi in Italia. Sono inclusi cittadini che hanno soglie basse o particolari condizioni di esenzione definite dalla legge.

Redditi da fabbricati e terreni

Un’esonero importante riguarda coloro che hanno percepito, nell’anno precedente, redditi da fabbricati e/o terreni che non superano i 500 euro. Questa categoria include:

Redditi esenti e soggetti a ritenuta

Altre forme di redditi che non necessitano di dichiarazione includono:

Redditi con ritenuta alla fonte

Questi redditi sono soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o a imposta sostitutiva e includono:

Situazioni particolari di esonero

Un’altra situazione di esonero riguarda i contribuenti che, avendo redditi di varie tipologie (eccetto quelli derivanti da attività con partita IVA), non superano un Irpef dovuta, al netto delle ritenute e delle detrazioni, di 10,33 euro.

È importante notare che, anche in presenza di un esonero, può essere vantaggioso presentare volontariamente la dichiarazione dei redditi per segnalare oneri deducibili o detraibili e ottenere possibili rimborsi fiscali.

Chi deve presentare la dichiarazione

Ci sono specifiche categorie di contribuenti che, a differenza dei gruppi precedentemente menzionati, devono obbligatoriamente compilare il modello Redditi PF (persone fisiche). Sono compresi i cittadini con diverse fonti di reddito o con particolari obbligazioni fiscali.

Titolari di partita Iva

I titolari di partita Iva che esercitano attività artistiche o professionali, sia individualmente sia in forma associata, sono tenuti a presentare la dichiarazione. L’obbligo si estende anche a coloro che rientrano nel regime degli ex “minimi” o dei forfettari.

Redditi d’impresa o di partecipazione

Chi ha redditi d’impresa o di partecipazione in società di persone deve presentare la dichiarazione dei redditi. Rientra una vasta gamma di attività economiche e partecipazioni.

Contribuenti non residenti

I contribuenti non residenti in Italia durante gli anni fiscali 2023 e/o 2024 sono anch’essi obbligati a compilare la dichiarazione dei redditi, rispettando le normative fiscali italiane per i non residenti.

Altre categorie obbligate

Altre categorie che devono presentare la dichiarazione includono:

Uso del modello semplificato

Il modello semplificato può essere utilizzato da dipendenti, pensionati e collaboratori che, oltre alla retribuzione o alla pensione, devono dichiarare uno o più dei seguenti redditi:


Perfetto, passiamo all’ultima sezione che dettaglia le scadenze per il versamento delle imposte.

Il versamento delle imposte: le date

Le scadenze per il versamento delle imposte sono stabilite per garantire che le imposte dovute siano pagate tempestivamente, evitando penalità o interessi.

Scadenze per le persone fisiche

Per le persone fisiche senza partita Iva, la data limite per il versamento delle imposte è fissata al 1° luglio. Se questa data cade di domenica, come nel caso del 30 giugno, il termine viene spostato al giorno lavorativo successivo.

Scadenze per i titolari di partita Iva

I titolari di partita Iva hanno una scadenza leggermente diversa per il versamento delle imposte. Per loro, il termine ultimo è il 31 luglio. È possibile però effettuare il pagamento con una maggiorazione dello 0,4% entro il 30 agosto. Questo permette una certa flessibilità in caso di ritardi, ma è comunque costoso a causa dell’alta percentuale di maggiorazione applicata per il ritardo.

Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi
Nell’immagine viene detto a un lavoratore che non deve fare la dichiarazione dei redditi.

FAQ (domande e risposte)

Chi è pensionato non deve fare la dichiarazione dei redditi?

I pensionati che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi sono coloro che ricevono la pensione da un unico pagatore che ha già applicato le ritenute necessarie. Inoltre, se un pensionato ha ricevuto pagamenti da più fonti, ma questi sono stati conguagliati da un solo ente e l’importo totale non supera gli 8.500 euro per l’anno, allora non è obbligatorio presentare il modello 730.

Quando non è obbligatorio presentare il modello 730?

Non è obbligatorio presentare il modello 730 per i dipendenti e i pensionati che hanno ricevuto tutti i loro redditi da un unico datore di lavoro o ente pensionistico che ha effettuato le necessarie ritenute alla fonte. Inoltre, non è necessario se i redditi provenienti da più fonti non conguagliate non superano gli 8.176 euro totali per l’anno.

Chi è esonerato dalla dichiarazione per redditi da lavoro dipendente?

Sono esonerati dalla dichiarazione i lavoratori dipendenti che hanno percepito redditi solo da un datore di lavoro che ha effettuato le ritenute alla fonte, o da più datori ma con un conguaglio effettuato da uno di essi. Se i redditi da più datori di lavoro non conguagliati non eccedono gli 8.176 euro, non è richiesta la dichiarazione.

Quali redditi esenti non richiedono la dichiarazione dei redditi?

I redditi esenti che non richiedono la presentazione della dichiarazione dei redditi includono pensioni di guerra, rendite Inail, indennità di accompagnamento, risarcimenti per danni morali, biologici o emergenti, e i redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo definitivo come gli interessi su titoli di Stato o i dividendi da azioni non qualificate.

Chi non deve dichiarare i redditi da fabbricati inferiori a 500 euro?

Non è necessario presentare la dichiarazione dei redditi per chi ha percepito redditi da fabbricati e/o terreni che non superano i 500 euro nell’anno fiscale precedente. Questa esenzione si estende anche ai redditi catastali provenienti dall’abitazione principale e sue pertinenze non soggette a Imu, o da altri fabbricati non locati nel medesimo comune dell’abitazione principale.

Quando è vantaggioso presentare la dichiarazione nonostante l’esonero?

È vantaggioso presentare la dichiarazione dei redditi nonostante l’esonero quando si desidera segnalare oneri deducibili o detraibili per ottenere il rimborso delle imposte pagate o delle ritenute d’acconto. Questo può includere spese mediche, interessi passivi su mutui per l’acquisto di immobili residenziali, e donazioni che possono dar diritto a rimborsi o a una riduzione dell’imposta dovuta.

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