Bisogna pagare il canone Rai per la seconda casa? Vediamo se è necessario versare l’imposta e quando e come può essere evitato il pagamento. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Bisogna pagare il canone Rai, è obbligatorio?
Non esiste alcuna normativa o sentenza che confermi l’illegittimità del canone Rai. Pertanto, il canone Rai resta una tassa obbligatoria. L’imposta viene riscossa aggiungendo un importo di 70 euro annui sulla bolletta dell’energia elettrica, diviso in 10 rate da 7 euro ciascuna.
Modalità di addebito del canone
L’importo del canone varia a seconda della frequenza di fatturazione della bolletta dell’energia elettrica:
- 7 euro per le bollette mensili
- 14 euro per quelle bimestrali
L’Unione Europea ha richiesto all’Italia di rendere il recupero del canone più trasparente, eliminandolo dalla bolletta della luce e ritornando al sistema di autodichiarazione. Questa modifica, non esonera comunque il contribuente dal versare l’imposta. In caso di mancato pagamento, si rischiano procedure di accertamento con possibili conseguenze: la cartella esattoriale e il pignoramento dei beni. Vedi in questo post quali sono i moduli e gli apparecchi per avere l’esenzione.
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Posso decidere di non abbonarmi alla Rai?
Il termine “canone Rai” è spesso frainteso come un abbonamento ai servizi della Rai che si potrebbe decidere di non pagare se non si utilizzano i canali della televisione di Stato. Ti ricordiamo che per gli over 75 c’è l’esenzione dal pagamento del canone Rai.
La natura del canone Rai
In realtà, il canone Rai è una tassa diretta collegata alla detenzione di un apparecchio televisivo capace di ricevere il segnale video o audio, proprio come l’IMU è relativa agli immobili di proprietà.
Chi deve pagare il canone?
- Deve essere versato da chiunque possieda una televisione, indipendentemente dall’uso o dal tipo di trasmissioni visualizzate.
- Non deve essere versato da chi non possiede una televisione o detiene solo un monitor incapace di connettersi tramite l’antenna tradizionale o il digitale terrestre.
Bisogna pagare il canone Rai per la seconda casa?
Il canone Rai è soggetto a regole particolari quando si tratta di multiple abitazioni all’interno dello stesso nucleo familiare. La questione principale riguarda se sia necessario pagare più volte per diverse proprietà. E cioè la domanda che ha dato origine a questo post.
Regole generali del canone Rai per multiple abitazioni
Ebbene, il canone Rai è dovuto una sola volta per nucleo familiare, indipendentemente dal numero di televisioni o di immobili posseduti. Significa che il pagamento del canone copre tutte le abitazioni e tutte le apparecchiature TV all’interno di un singolo nucleo familiare.
Esempi di applicazione:
- Una famiglia paga il canone una sola volta anche se possiede più televisori nella stessa casa.
- Anche se una famiglia possiede più immobili, e in ciascuno di essi vi è una TV, il canone viene pagato una sola volta.
Il canone viene addebitato sulla bolletta della luce dell’abitazione di residenza e l’intestatario dell’utenza è responsabile del pagamento.
Gestione del canone per la seconda casa
Quando una persona attiva un’utenza elettrica per una seconda casa, deve presentare una dichiarazione di autocertificazione che confermi il pagamento del canone per la prima casa per non dover pagare nuovamente l’imposta.
Condizioni di esenzione:
- Non si paga il canone per la seconda casa se già pagato per la residenza principale.
- L’imposta non è dovuta neanche se la seconda abitazione è intestata a un altro membro del nucleo familiare che risiede altrove.
Un’eccezione riguarda i coniugi con residenze separate, dove ciascuno, avendo una propria utenza elettrica e immobile, deve versare il canone indipendentemente.
Casi speciali di proprietà multiple
Nel caso di marito e moglie che risiedono insieme ma possiedono separatamente altre proprietà, il canone è dovuto solo una volta, con riferimento all’abitazione di residenza principale. Il coniuge proprietario della seconda casa deve presentare una dichiarazione di presenza di altra utenza elettrica per evitare il doppio addebito. La dichiarazione ha validità annuale o semestrale e deve essere rinnovata ogni anno.
Il titolare della casa vacanza non deve versare l’imposta neanche se questa viene data in affitto?
Quando si affitta una casa vacanza, la situazione relativa al canone Rai può variare a seconda della natura dell’attività locativa.
Regolamentazione del canone Rai per case vacanza
Normalmente, il titolare della casa vacanza non è tenuto a pagare il canone Rai se l’immobile è dato in affitto. Ci sono però situazioni in cui la richiesta di pagamento del canone può essere legittima:
Condizioni per l’obbligo di pagamento:
- Se l’attività locativa è svolta in modo non occasionale, ad esempio con l’intermediazione di agenzie specializzate o la promozione su siti dedicati, potrebbe essere richiesto il pagamento di un canone speciale.
Questa specifica regolamentazione si applica per garantire che, in casi di uso commerciale dell’immobile, il canone Rai sia adeguatamente versato a prescindere dalla frequenza o dalla durata degli affitti.
I fuori sede hanno l’obbligo di pagare il canone Rai?
Vediamo ora se gli studenti universitari e altre persone che vivono fuori sede hanno l’obbligo di pagare il canone Rai per l’abitazione in cui risiedono temporaneamente. La normativa offre dei chiarimenti per questi casi.
Esenzioni per fuori sede
Il canone Rai è dovuto una sola volta per ogni nucleo familiare, coprendo tutti gli apparecchi televisivi posseduti, indipendentemente dal numero di abitazioni in cui sono presenti.
Condizioni di non obbligo:
- Un figlio universitario che vive in un’altra città per studi non deve pagare il canone per l’abitazione in affitto se un altro membro del suo nucleo familiare paga già il canone nella residenza principale.
- Se il giovane ha un’utenza elettrica intestata a sé, deve solo presentare una dichiarazione di presenza di altra utenza elettrica per l’addebito (Quadro B), indicando il codice fiscale del genitore che paga il canone.
FAQ (domande e risposte sul pagamento del Canone Rai)
Chi ha diritto all’esenzione dal pagamento del canone RAI 2024?
Chi non ha un televisore in casa può chiedere di non pagare il canone Rai. Anche gli anziani di almeno 75 anni con un reddito inferiore a 8.000 euro all’anno possono essere esentati.
Quali sono i requisiti per chiedere l’esenzione dal canone Rai?
Devi dimostrare che non possiedi un televisore oppure, se sei anziano, che il tuo reddito e quello del tuo coniuge non superano gli 8.000 euro all’anno.
Come si fa la domanda per non pagare il canone Rai?
Puoi inviare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate tramite il loro sito, per email certificata o per posta ordinaria alla Direzione Provinciale I di Torino.
Qual è la prossima scadenza per fare la domanda di esenzione?
Devi inviare la tua domanda entro il 30 giugno per non pagare il canone per tutto l’anno successivo o per la seconda metà dell’anno, se la invii dopo.
Cosa succede se si attiva una nuova utenza elettrica e non si ha un televisore?
Anche se attivi una nuova utenza elettrica e non hai un televisore, puoi chiedere di non pagare il canone. Devi fare la domanda entro la fine del mese successivo all’attivazione della fornitura per evitare l’addebito in bolletta.
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