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Assegno di inclusione over 60: quando scattano gli aumenti

Assegno di inclusione per over 60 e aumenti: a chi spettano? Scopriamolo insieme.

di Alda Moleti

Luglio 2024

Nell’articolo di oggi parleremo di Assegno di inclusione per over 60 e aumenti e vedremo a chi spettano più soldi (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Assegno di inclusione per over 60 e aumenti: a chi spettano?

Le famiglie con almeno un componente che ha compiuto i 60 anni possono accedere all’Assegno di inclusione, purché rispettino determinati criteri economici, oltre a specifici requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno. È importante notare che i requisiti economici variano a seconda che l’età del richiedente sia inferiore o superiore ai 67 anni e in presenza di un grado di disabilità grave o di non autosuffcienza.

Per l’elenco completo delle condizioni che danno diritto all’Adi vi invitiamo a consultare il nostro articolo dedicato proprio ai requisiti dell’Assegno di inclusione.

Tuttavia, poiché l’Assegno di inclusione sostituisce anche la Pensione di cittadinanza, in alcuni casi gli over 60 possono avere degli aumenti. Ad esempio, un individuo che vive da solo e ha almeno 67 anni, o che presenta un grado di disabilità grave o non è autosufficiente, può ottenere importi maggiorati.

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Allo stesso modo se la persona over 60 che beneficia dell’Adi ha un “carico di cura” riceve degli aumenti. Si considerano componenti con carichi di cura quei maggiorenni che assistono un familiare con disabilità grave o non autosufficiente, oppure che si occupano di un bambino sotto i 3 anni di età.

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Come si calcola l’Assegno di inclusione per over 60

L’Assegno di inclusione si modifica in base a vari fattori, quali il reddito del nucleo familiare, la struttura della famiglia, e, per i single, l’età e il livello di disabilità.

Per un individuo single, l’assegno mira a integrare il reddito familiare fino a raggiungere:

In pratica, un single over 60 senza altri redditi può ricevere fino a 6.000 euro o 7.560 euro annui, a seconda delle sue condizioni. Eventuali altri redditi vengono sottratti da questi massimali per stabilire l’importo effettivamente spettante.

Per le famiglie più numerose, il calcolo dell’Assegno di inclusione inizia stabilendo il massimo beneficio disponibile per un individuo senza altri redditi, che può essere di 6.000 euro o 7.560 euro, a seconda delle specifiche condizioni del nucleo.

Questo importo base viene poi moltiplicato per il “parametro della scala di equivalenza”, un coefficiente che tiene conto della composizione del nucleo familiare. Il risultato di questa moltiplicazione determina l’importo annuo teoricamente spettante al nucleo. Da questa cifra, se presenti, vengono detratti eventuali redditi percepiti dai componenti del nucleo per calcolare l’importo finale dell’assegno.

Come si calcola il parametro della scala di equivalenza

Il parametro della scala di equivalenza è indispensabile per calcolare l’importo dell’Assegno di inclusione. Tale parametro inizia con un valore base di 1 punto per il nucleo familiare, aumentando in base alla presenza di componenti che soddisfano specifici criteri:

Assegno di inclusione over 60: quando scattano gli aumenti
Assegno di inclusione over 60: quando scattano gli aumenti – La scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione spiegata sul sito del Ministero del Lavoro.

La formula di calcolo degli importi dell’Assegno di inclusione

Per calcolare gli importi mensili dell’Assegno di inclusione, si adotta un metodo che considera sia il reddito sia le caratteristiche particolari del nucleo familiare. Ecco la formula di base utilizzata per determinare l’importo:

[(6.000 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12.

Per i nuclei composti interamente da persone di 67 anni o più o affette da disabilità grave o non autosufficienti, si utilizza una formula diversa:

[(7.560 euro x parametro scala di equivalenza) – reddito familiare] : 12.

Esempio di calcolo dell’Assegno di inclusione per over 60 senza aumenti

Esaminiamo il caso di un individuo tra i 60 e i 67 anni (non ancora compiuti) che ha un reddito annuale di 2.000 euro. Questa persona ha diritto all’Assegno di inclusione, con un limite massimo di 6.000 euro annui, che corrisponde a pagamenti mensili di 500 euro.

Tuttavia, il massimo di 6.000 euro all’anno (o 500 euro al mese) si applica solo se il beneficiario non percepisce altri redditi. Nel caso specifico, con un reddito di 2.000 euro, è necessario sottrarre questa cifra dall’importo massimo previsto di 6.000 euro per calcolare l’assegno effettivo.

Il calcolo porta a un risultato di 4.000 euro (6.000 euro – 2.000 euro), che è la somma annuale che il soggetto riceverà come Assegno di inclusione dall’INPS. Poiché l’Assegno di inclusione viene erogato mensilmente, il beneficiario otterrà un importo di circa 333 euro al mese (4.000 euro divisi per 12 mesi) per tutto l’anno.

Esempio di calcolo dell’Assegno di inclusione per over 60 con aumenti

Consideriamo una famiglia composta da due persone: una genitore di 62 anni che si occupa di un figlio di 32 anni affetto da disabilità grave. La famiglia è a reddito zero perciò le spetta l’Assegno di inclusione.

Per calcolare l’importo mensile dell’Adi per questa famiglia, è necessario definire prima il parametro della scala di equivalenza.

Il calcolo del parametro inizia con 1 punto di base per il nucleo, aggiungendo +0,50 per la disabilità del figlio e +0,40 per l’adulto con carichi di cura, cioè per il genitore che si occupa del disabile. Il parametro risultante è quindi 1,90 (1 + 0,40 + 0,40).

Moltiplichiamo l’importo base dell’Assegno di inclusione, pari a 6.000 euro, per il parametro di 1,90, ottenendo così 11.400 euro annui.

Dividendo questi 11.400 euro per i 12 mesi dell’anno, l’importo mensile che la famiglia riceverà come Assegno di inclusione ammonta a circa 950 euro.

FAQ: Domande frequenti sull’Assegno di inclusione

Cosa è cambiato per l’Assegno di inclusione a giugno 2023?

A giugno 2023 sono state introdotte alcune modifiche all’Assegno di inclusione. È importante tenere presente che, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Le modifiche riguardano l’obbligo per il percettore attivabile al lavoro di accettare la prima offerta congrua di lavoro.

Chi può beneficiare dell’Assegno di inclusione se ha più di 60 anni?

Le persone che hanno superato i 60 anni di età, hanno un ISEE di massimo 9.360 euro e rispettano i requisiti di reddito e patrimoni, possono beneficiare dell’Assegno di inclusione.

Ci sono differenze tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione?

Le differenze sostanziali tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione riguardano il calcolo degli importi spettanti. Per il resto i requisiti di età e le condizioni economiche restano pressoché invariati.

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