Di quanto aumentano le pensioni con la nuova IRPEF? Ecco esempi, calcoli e importi (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensioni con la nuova IRPEF: scaglioni e aliquote
La riforma dell’IRPEF, inserita nel decreto legislativo numero 216 del 2023, ha ridotto le aliquote percentuali da applicare agli scaglioni di reddito, a loro volta modificati.
Rispetto alle quattro in vigore fino al 2023, dal 1° gennaio 2024 le aliquote di riferimento sono diventate tre, con l’eliminazione dello scaglione al 25% (redditi tra 15.001 euro e 28.000 euro) e l’allargamento della platea di contribuenti al 23% fino a 28.000 euro di reddito.
Di conseguenza, solo per il 2024, come evidenziato dalla circolare numero 2/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 6 febbraio 2024, le aliquote e gli scaglioni saranno i seguenti:
- 23% per redditi fino a 28.000 euro;
- 35% per redditi tra 28.001 euro e 50.000 euro;
- 43% per redditi oltre 50.000 euro.
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Pensioni con la nuova IRPEF: per chi?
L’eliminazione di uno scaglione IRPEF (quello al 25%) ha comportato l’aumento degli importi netti delle pensioni per tutto il 2024, ma solo per i redditi oltre i 15.000 euro.
Sotto questo limite reddituale, infatti, non sono previsti aumenti, dato che è rimasta invariata l’aliquota di riferimento (al 23%). Stesso discorso per i pensionati al minimo, che rientrano nella no tax area (redditi inferiori a 8.500 euro annui).
Gli aumenti sono stati applicati a partire dal rateo di pensione di marzo 2024, con i relativi arretrati di gennaio e febbraio. Chi non ha ricevuto nulla a marzo, ha iniziato a ricevere aumenti e arretrati da aprile. Ma c’è ancora una piccola percentuale di pensionati che aspetta l’aumento (in arrivo a maggio).
Pensioni con la nuova IRPEF: di quanto aumentano?
Ma di quanto sono aumentate le pensioni nel 2024 con la riforma IRPEF? Poco più di un euro al mese per chi ha un reddito di poco superiore a 15.000 euro, fino a 260 euro annui per chi dichiara redditi da 28.000 euro a salire.
Pensioni con la nuova IRPEF: esempi scaglione al 23%
I primi esempi sono per i redditi dell’ex scaglione al 25% ora inglobati nell’aliquota al 23%:
- i redditi di 16.000 euro annui verseranno 3.680 euro di IRPEF anziché 3.700 euro, per un risparmio di 20 euro annui, circa 1,67 euro al mese;
- i redditi di 18.000 euro annui verseranno 4.140 euro di IRPEF, anziché 4.200 euro, per un risparmio di 60 euro annui, 5 euro al mese;
- i redditi di 20.000 euro annui verseranno 4600 euro di IRPEF, anziché 4.700 euro, per un risparmio di 100 euro annui, 8,35 euro al mese;
- i redditi di 23000 euro annui verseranno 5.290 euro di IRPEF, anziché 5.450 euro, per un risparmio di 160 euro annui, 13,33 euro al mese;
- i redditi di 25.000 euro annui verseranno 5.750 euro di IRPEF, anziché 5.950 euro, per un risparmio di 200 euro annui, 16,66 euro al mese;
- i redditi di 28.000 euro annui verseranno 6.440 euro di IRPEF, anziché 6.700 euro, per un risparmio di 260 euro annui, 21,66 euro al mese.
Pensioni con la nuova IRPEF: esempi scaglione al 35%
Di riflesso, sono aumentate anche le pensioni di importo superiore a 28.000 euro, dal momento che l’estensione dell’aliquota al 23% per i redditi fino a 28.000 euro, regalerà qualche euro in più anche a quei pensionati che rientrano negli scaglioni al 35% e al 43%.
Prendiamo come esempio una pensione da 30.000 euro annui. Nel 2023 è stata versata un’IRPEF del 23% sui primi 15.000 euro di redditi (3.450 euro), un’IRPEF al 25% su altri 13.000 euro di redditi (fino a 28.000 euro), pari a 3.250 euro e un’IRPEF al 35% sui restanti 2.000 euro (700 euro), per un’IRPEF complessiva di 7.400 euro.
Nel 2024, invece, si calcola il 23% di IRPEF sui primi 28.000 euro, per un importo di 6.440 euro e il 35% sui restanti 2.000 euro, per un importo di 700 euro. Il totale di IRPEF da versare è di 7.140 euro. C’è, dunque, un risparmio di 260 euro annui, ovvero 20 euro al mese (tredicesima compresa).
Ad esempio, su una pensione di 40.000 euro annui, nel 2023 si pagava un’IRPEF complessiva – seguendo lo stesso esempio di prima – di 10.900 euro, mentre nel 2024 si verserà un’IRPEF totale di 10.640 euro, per un risparmio di 260 euro, circa 20 euro al mese.
Infine, su una pensione di 50.000 euro, nel 2023 si versava un’IRPEF di 14.400 euro, mentre nel 2024 si verserà un’IRPEF di 14.140 euro, ovvero 260 euro in meno in un anno.
Pensioni con la nuova IRPEF: esempi scaglione al 43%
Anche chi rientra nello scaglione al 43%, per redditi oltre i 50.000 euro, godrà di un leggero aumento delle pensioni per la riforma IRPEF.
Ad esempio, su una pensione di 60.000 euro annui, nel 2024 si verserà un’IRPEF complessiva di 18.440 euro (6.440 euro per il 23% su 28.000 euro; 7.700 euro per il 35% su 22.000 euro (la differenza tra 50.000 euro e 28.000 euro) e 4.300 euro per il 43% sui restanti 10.000 euro.
Nel 2023, invece, si versava un’IRPEF di 18.700 euro, ovvero 260 euro in più di quest’anno.
Invece, su una pensione di 70.000 euro, nel 2024 si verserà un’IRPEF di 22.740 euro, mentre nel 2023 si versava 23.000 euro di IRPEF, ovvero 260 euro in più.
![Pensioni con la nuova IRPEF](https://thewam.net/wp-content/uploads/2024/04/Pensioni-con-la-nuova-IRPEF.jpg)
Faq sulla riforma IRPEF 2024
Quali sono le detrazioni IRPEF per i pensionati?
Le detrazioni IRPEF possono riguardare diverse categorie, come:
- spese sanitarie, per la parte che eccede la soglia dei 129,11 euro;
- spese mediche e sanitarie per persone con disabilità;
- spese veterinarie;
- interessi passivi del mutuo;
- spese sostenute per pagare l’affitto;
- spese scolastiche;
- spese per la frequenza di università pubbliche o private;
- spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici;
- spese per l’assistenza personale di anziani o persone affette da disabilità;
- attività sportive dei figli;
- asilo nido;
- spese funebri;
- intermediazione immobiliare;
- erogazioni liberali alle società e associazioni sportive dilettantistiche;
- contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
- contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
- premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi;
- bonus ristrutturazione;
- acquisto di mobili ed elettrodomestici;
- spese per lavori di risparmio energetico.
A quanto ammontano le detrazioni IRPEF sulle pensioni?
L’articolo 13, comma 3 del TUIR, come modificato dalla Legge di bilancio 2022 per gli anni 2023 e 2024, ha disposto che, se alla formazione del reddito complessivo concorrono uno o più redditi di pensione, di cui all’articolo 49, comma 2, lettera a), del TUIR, spetta una detrazione dall’imposta lorda, non cumulabile con quella prevista al comma 1 dell’articolo 13 del TUIR, rapportata al periodo di pensione nell’anno, pari a:
- 1.955 euro, se il reddito complessivo non supera 8.500 euro (la no tax area). L’ammontare della detrazione spettante non potrà essere inferiore a 713 euro.
- di 700 euro, aumentata del prodotto fra 1.255 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra 28.000 euro diminuito del reddito complessivo, e 19.500 euro, se l’ammontare del reddito è superiore a 8.500 euro, ma inferiore a 28.000 euro. Ad esempio: con un reddito di 15.000 euro spettano 836 euro di detrazioni; con un reddito di 20.000 euro spettano 515 euro di detrazioni; con un reddito di 25.000 euro spettano 193 euro di detrazioni.;
- di 700 euro, se il reddito complessivo è superiore a 28.000 euro, e inferiore a 50.000 euro. La detrazione, in questo caso, spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 50.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 22.000 euro. Ad esempio: con un reddito di 30.000 euro spettano 636 euro; con un reddito di 35.000 euro spettano 477 euro; con un reddito di 45.000 euro spettano 159 euro.
- 0 euro, se il reddito è superiore a 50.000 euro.
Inoltre, l’articolo 13, comma 3-bis del TUIR, introdotto dalla Legge di bilancio 2022, ha disposto una detrazione aumentata di 50 euro se il reddito del pensionato è superiore a 25.000 euro e inferiore a 29.000 euro.
Con la Legge di bilancio 2024, invece, è stata introdotta una franchigia per l’accesso alle detrazioni per i redditi oltre i 50.000 euro, con una riduzione di 260 euro delle detrazioni fiscali complessive.
Come si calcola il netto della pensione?
Il calcolo del netto della pensione dipende da diversi fattori, tra cui l’importo lordo della pensione, le detrazioni fiscali e le trattenute previdenziali.
Per ottenere un’approssimazione del netto mensile, puoi seguire questi passaggi:
- determina l’importo lordo della tua pensione mensile;
- verifica le detrazioni fiscali a cui hai diritto;
- sottrai le detrazioni fiscali dall’importo lordo della pensione;
- considera eventuali trattenute previdenziali, come l’INPS, che vengono applicate alla pensione;
- sottrai le trattenute previdenziali dal totale ottenuto al passaggio precedente;
- il risultato ottenuto rappresenta l’importo netto approssimativo della tua pensione mensile.
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