Buone notizie per le famiglie con figli a carico: nel 2023 potrebbe esserci l’aumento assegno unico. Scopri perché e di quanto potrebbe incrementare l’importo (scopri le ultime notizie e poi Leggi su Telegram tutte le news sull’Assegno Unico. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).
Aumento assegno nel 2003? Il Partito Democratico propone di rivalutare l’importo dell’assegno unico, in modo da adeguarlo al tasso di inflazione e da aumentare il potere d’acquisto delle famiglie con figli a carico.
Vediamo di quanto sarebbe incrementato l’importo se questa proposta andasse in porto.Leggi quali sono i prossimi giorni di accredito in programma ad agosto 2022, a partire dal 10 agosto 2022 e dai un’occhiata al calendario con i pagamenti INPS di agosto. Su TheWam.net abbiamo parlato anche delle probabili date di pagamento dell’assegno unico su Rdc ad agosto 2022.
INDICE:
- Aumento assegno unico: perché se ne discute
- Aumento assegno unico: l’adeguamento degli importi all’inflazione
- Aumento assegno unico: di quanto verrà aumentato. Esempi di calcolo
- Aumento assegno unico: la tabella con gli importi
- Aumento assegno unico 2023: le maggiorazioni
- Aumento assegno unico: come fare domanda per l’AU
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Aumento assegno unico: perché se ne discute
Nei giorni scorsi ti abbiamo proposto un ampio approfondimento sul nuovo Decreto Aiuti e su tutte le misure contenute al suo interno per aiutare le famiglie italiane in questa difficile fase economica.
Tra le misure più importanti abbiamo l’aumento delle pensioni e il taglio del cuneo fiscale, che darebbero modo ai pensionati e ai lavoratori dipendenti di aumentare il loro potere d’acquisto.
Anche se gli aumenti non sono tali da combattere la profonda crisi economica a cui stiamo assistendo – soprattutto a causa del rincaro dei prezzi dell’energia e dei beni alimentari – e anche se, nel caso delle pensioni, la rivalutazione verrà applicata da ottobre con una percentuale molto più bassa della reale inflazione (si parla del 2%), di sicuro è un piccolo passo che non dispiace agli italiani.
Resta sempre il nodo da sciogliere in merito all’assegno di accompagnamento e all’assegno sociale che, a quanto pare, non beneficeranno della rivalutazione e quindi non avranno alcun aumento, almeno fino a gennaio 2023. Speriamo che la decisione possa essere rivista e che vengano tenuti in considerazione anche questi trattamenti assistenziali, oltre a tutte le altre prestazioni pensionistiche.
Proprio in virtù di queste misure presenti nel nuovo Decreto Aiuti bis, il Partito Democratico ha proposto anche un assegno unico più alto per tutte le famiglie italiane con figli a carico. Vediamo perché.
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Aumento assegno unico: l’adeguamento degli importi all’inflazione
Secondo il Partito Democratico, l’aumento assegno unico servirà alle famiglie con figli a carico per affrontare il carovita dovuto all’inflazione, che al momento si attesta attorno all’8%.
Le famiglie italiane con figli sono quelle che stanno maggiormente accusando il colpo della crisi economica, perché crescere dei figli, con tutto ciò che ne comporta (sostentamento, istruzione, attività sportive o ludiche…) è davvero faticoso.
Tra l’altro, le famiglie con figli sono quelle che sembrano essere meno prese in considerazione. Lo stesso assegno unico, è andato a sostituire ma anche ad abolire delle misure e proprio i tagliu hanno inciso sull’importo percepito, che risulta essere più basso di quello cumulativo tra le stesse precedenti misure.
Nemmeno i vari bonus e sconti fiscali vari tengono conto dei figli a carico, come se una famiglia con figli non avesse delle necessità economiche maggiori (pensiamo solo al consumo di energia in una famiglia con figli e alla spesa delle bollette di questi ultimi mesi!).
Insomma, secondo il Partito Democratico, l’aumento assegno unico è doveroso nei confronti di tutte le famiglie italiane con figli a carico.
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Aumento assegno unico: di quanto verrà aumentato. Esempi di calcolo
Sulla base di quanto detto, l’aumento assegno unico considererebbe la stessa percentuale dell’inflazione relativa ai precedenti 12 mesi, calcolata a gennaio del 2023.
Al momento, come ti abbiamo detto, l’inflazione si attesta attorno all’8%. Andiamo a a fare degli esempi concreti, prendendo in considerazione tre ipotesi di tasso di inflazione che potrebbero essere rilevati a gennaio del 2023: 4%, 5% e 7%. La percentuale rappresenta il tasso di rivalutazione che verrà applicato per il calcolo degli aumenti assegno unico.
Prendiamo come base l’importo di 175 euro, destinato attualmente a un figlio minorenne che vive in un nucleo familiare con ISEE inferiore a 15mila euro.
Applichiamo la formula:
Importo assegno unico * percentuale di rivalutazione
Calcoliamo gli aumenti assegno unico con le tre ipotesi:
- Rivalutazione del 4%:
175 euro + 4% = 182 euro. L’AU aumenterebbe di 7 euro mensili (84 euro annui).
- Rivalutazione del 5%:
175 euro + 5% = 183,75 euro. L’AU aumenterebbe di 8,75 euro mensili (105 euro annui).
- Rivalutazione del 7%:
175 euro + 7% = 187,25 euro. L’AU aumenterebbe di 12,85 euro mensili (154,20 euro annui).
All’importo di base devono essere aggiunte le eventuali maggiorazioni a cui si ha diritto.
Aumento assegno unico: la tabella con gli importi
Per aiutarti a calcolare l’aumento assegno unico che ti spetterebbe nel 2023 se questa proposta andasse in porto, ti mostriamo la tabella con tutti gli importi dell’AU per fascia ISEE:
ISEE | Importo figlio minorenne | Importo figlio maggiorenne fino ai 21 anni |
Fino a 15mila euro | 175 euro | 85 euro |
20mila euro | 150 euro | 73 euro |
25mila euro | 125 euro | 61 euro |
30mila euro | 100 euro | 49 euro |
35mila euro | 75 euro | 37 euro |
Da 40mila euro | 50 euro | 25 euro |
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Aumento assegno unico 2023: le maggiorazioni
Come ti dicevamo, ci sono anche delle maggiorazioni che spettano in alcuni casi specifici, ovvero:
- per ogni figlio successivo al secondo spetta una maggiorazione che va da 15 a 85 euro, in base all’ISEE;
- per figli con invalidità tra i 18 e i 21 anni spettano 80 euro aggiuntivi al mese. Sopra i 21 anni la maggiorazione oscilla tra 15 e 85 euro. Per i minorenni, invece, spettano:
- 85 euro in caso di disabilità media;
- 95 euro in caso di disabilità grave;
- 105 euro in caso di non autosufficienza.
- In caso entrambi i genitori abbiano reddito da lavoro spettano 30 euro in più al mese per ISEE bassi, l’importo comincia a scendere dai 15mila euro in poi fino ad azzerarsi alla soglia dei 40mila euro.
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Aumento assegno unico: come fare domanda per l’AU
In vista dell’aumento assegno unico per il 2023, ricordiamo ancora una volta che la domanda per l’AU va presentata da questa pagina del sito INPS dedicata al sussidio per i figli a carico, accedendo al servizio tramite identità digitale: SPID, CNS o CIE.
Sul sito sarà necessario compilare i campi che appariranno in pagina, fornendo informazioni come le dichiarazioni di responsabilità per le dichiarazioni rilasciate e i dati relativi ai figli per i quali si chiederà il sussidio.
La domanda può essere presentata:
- Direttamente online dai cittadini;
- Telefonicamente, rivolgendosi al call center INPS, al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o al numero 06 164 164 (a pagamento da cellulare);
- Delegando la procedura a Caf o patronati.
Chi riceverà il reddito di cittadinanza non dovrà presentare alcun domanda e avrà diritto a una integrazione sulla Carta Rdc. La somma sarà uguale all’importo di base dell’assegno unico meno la quota minori del reddito di cittadinanza.
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