In questo articolo vedremo quali sono e come funzionano i principali Bonus disoccupati per i giovani 2024 (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Tabella dei Bonus disoccupati per i giovani 2024
Ecco una tabella che sintetizza le principali caratteristiche dei Bonus disoccupati per i giovani 2024.
Bonus | Descrizione | Destinatari | Durata/Scadenza |
---|---|---|---|
Bonus Giovani | Esonero totale dei contributi previdenziali | – Giovani sotto i 35 anni – Donne – Disoccupati over 35 da almeno 24 mesi nelle Regioni ZES unica del Mezzogiorno | 24 mesi Scadenza: 31 dicembre 2025 |
Investire al Sud | Promozione della costituzione di nuove imprese | Imprese nei territori meridionali | Non specificato |
Bonus giovani imprenditori | Sgravio contributivo per imprenditori under 35 e i loro dipendenti | Imprenditori under 35 e dipendenti | 3 anni |
Supporto per la formazione e il lavoro | Contributo mensile di 350 euro | Persone tra 18 e 59 anni con ISEE inferiore o uguale a 6.000 euro, specifici criteri di reddito familiare e patrimonio | 12 mesi |
Naspi | Indennità di disoccupazione | Lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro | 24 mesi |
Dis-Coll | Indennità di disoccupazione | Lavoratori autonomi, Co.co.co., assegnisti e dottorandi con borsa di studio | 12 mesi |
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Come funzionano i Bonus disoccupati per i giovani 2024
Bonus Giovani
Il Bonus Giovani è finalizzato a stimolare l’ingresso nel mercato del lavoro dei giovani lavoratori. Esso consiste nell’esonero completo dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che assumo giovani attraverso contratti a tempo indeterminato.
Il bonus stabilisce un tetto massimo di 500 euro mensili e si estende per un periodo di 24 mesi per ciascun neoassunto. Questo incentivo rimarrà attivo fino al 31 dicembre 2025 e si rivolge a:
- Giovani sotto i 35 anni;
- Donne di qualsiasi età;
- Persone oltre i 35 anni disoccupate da almeno 24 mesi nelle Regioni aderenti alla Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno.
L’obiettivo è favorire l’inserimento lavorativo di giovani disoccupati o di coloro che trovano difficoltà ad inserirsi stabilmente nel tessuto lavorativo, promuovendo l’assunzione di queste categorie da parte delle imprese.
La misura, introdotta con il recente Decreto Coesione, dovrebbe comunque entrare in vigore a settembre 2024.
Investire al Sud
L’iniziativa “Investire al Sud” è concepita per incentivare la creazione di nuove imprese nel Sud Italia e prende il posto del vecchio bando “Resto al Sud“. Questo programma mira a incrementare l’imprenditorialità e a potenziare l’attrattività economica del Mezzogiorno.
Attraverso tale misura, si supportano i giovani che avviano di nuove imprese nei territori del Sud, fornendo finanziamenti e agevolazioni per facilitare la crescita e lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Il bonus è stato creato con l’obiettivo di generare opportunità di lavoro e dinamizzare l’economia delle zone più disagiate d’Italia.
Bonus giovani imprenditori
Il Decreto Coesione dedica un’attenzione particolare al sostegno delle attività imprenditoriali e libero-professionali tramite il Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro. Questo programma mira a finanziare progetti di impresa sia individuali che collettivi che includono:
- Giovani sotto i 35 anni;
- Persone disoccupate per oltre 12 mesi;
- Individui in situazioni di marginalità e vulnerabilità sociale.
L’obiettivo principale è stimolare la creazione di nuove attività economiche, fornendo a questi gruppi l’opportunità di emergere come imprenditori e migliorare le loro condizioni. Questo sostegno si traduce in un incentivo significativo per l’avvio e lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali in contesti dove è più necessario.
Trattandosi di una misura recente, bisogna ancora aspettare che sia attivato il bando per ottenere i finanziamenti.
Supporto per la formazione e il lavoro
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl) è una nuova misura attivata dal 1° settembre 2023, pensata per prendere il posto del Reddito di cittadinanza. Si rivolge principalmente ai nuclei familiari che non rientrano nei criteri di eleggibilità per l’Assegno di inclusione, specificamente quelli formati da individui dai 18 ai 59 anni, senza condizioni di disabilità.
L’iniziativa consiste nell’assegnazione di un contributo mensile di 350 euro ai beneficiari, a condizione che questi partecipino attivamente a percorsi formativi o a iniziative che promuovano il loro reinserimento nel mercato del lavoro.
Il sostegno è garantito per tutta la durata del percorso formativo, ma è limitato a un massimo di 12 mesi.
Per informazioni dettagliate su come accedere a questo sostegno, inclusi importi e criteri di eleggibilità, è possibile visitare la nostra guida al Supporto per la Formazione e il Lavoro.
Naspi
La Naspi rappresenta un’indennità di disoccupazione erogata ai lavoratori con un contratto di lavoro subordinato che abbiano perso il proprio impiego nel 2024. Per poter beneficiare della Naspi, è indispensabile trovarsi in uno stato di disoccupazione derivante da una delle seguenti situazioni:
- dimissioni per giusta causa;
- dimissioni durante il congedo di maternità;
- risoluzione consensuale del rapporto di lavoro avvenuta nel corso di una procedura di conciliazione presso la direzione territoriale del lavoro;
- risoluzione consensuale in seguito al rifiuto del lavoratore di trasferirsi in un’altra sede della stessa azienda, situata a oltre 50 chilometri dalla sua residenza;
- licenziamento seguito da accettazione di un’offerta di conciliazione;
- licenziamento per motivi disciplinari.
È inoltre necessario aver accumulato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi quattro anni.
Relativamente agli importi, qualora la retribuzione media mensile sia inferiore o uguale a 1.425,21 euro, l’importo della Naspi sarà pari al 75% di tale cifra. Per retribuzioni superiori, si applica il 75% di 1.425,21 euro, a cui si aggiunge il 25% della differenza superiore a tale soglia.
Il limite massimo percepibile di Naspi nel 2024 è di 1.550,42 euro mensili, con una decurtazione del 3% ogni mese a partire dal sesto mese di erogazione. La domanda per accedere deve essere presentata entro i termini stabiliti, per farlo vi basa seguire le istruzioni fornite nella nostra guida su come richiedere la Naspi.
Diss-Coll
La Dis-Coll rappresenta un’indennità di disoccupazione riservata ai lavoratori autonomi, simile alla Naspi, ma specificamente destinata a determinate categorie di lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS:
- Collaboratori coordinati e continuativi (Co.co.co.), inclusi quelli con contratti a progetto;
- Assegnisti e dottorandi di ricerca che ricevono una borsa di studio e hanno perso il lavoro involontariamente.
Per ciò che concerne l’importo, la Dis-Coll adotta lo stesso metodo di calcolo della Naspi, pertanto si applicano le medesime regole già illustrate.
La durata della Dis-Coll corrisponde ai mesi di contribuzione accreditata nell’anno solare precedente la conclusione del rapporto di lavoro, con un limite massimo di 12 mesi.
Per ulteriori dettagli su come presentare la domanda di Dis-Coll all’INPS, vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento su come richiedere la Dis-Coll.
FAQ: domande frequenti sulla Naspi
Chi viene escluso dal pagamento della Naspi?
- dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
- operai agricoli a tempo determinato;
- operai agricoli a tempo indeterminato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di lavoro stagionale.
Gli insegnanti precari possono richiedere la Naspi?
Gli insegnanti precari hanno diritto alla Naspi se si rispettano i requisiti previsti dalla norma.
Quali documenti sono necessari per la Naspi?
Ecco i documenti necessari a presentare la domanda di Naspi all’INPS:
- Copia della carta d’identità e del codice fiscale di chi richiede la prestazione
- Ultima busta paga
- Lettera di licenziamento o UNILAV. Se a terminare è il lavoro domestico, è necessario il modello UNILAV e non la lettera di licenziamento.
- Contratto di lavoro. Se la domanda della Naspi avviene dopo la scadenza del contratto a tempo determinato;
- Modulo mandato di assistenza e rappresentanza da compilare e allegare alla richiesta;
- Modello SR163 da compilare e allegare alla richiesta ;
- Modello SR156.
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