Quali mansioni può svolgere un lavoratore con disabilità? Deve fare solo lavori sedentari? La Corte di Cassazione è intervenuta su questi argomenti più volte. Di recente, ha chiarito che la compatibilità tra la disabilità e i compiti assegnati non significa necessariamente che il disabile debba fare solo lavori sedentari (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quali mansioni può svolgere un lavoratore con disabilità?
Capire quali mansioni può svolgere un lavoratore con disabilità all’interno di un’azienda non è sempre semplice.
Spesso si pensa che un disabile possa solo svolgere lavori sedentari, escludendo quelli che richiedono movimento fisico.
Una recente sentenza della Cassazione (Cass. 25396/2020) ha affrontato questo tema. Un lavoratore disabile ha citato in giudizio la sua azienda, sostenendo che le mansioni assegnate non erano compatibili con la sua salute e chiedendo di essere ricollocato in un ruolo sedentario.
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La Cassazione, confermando la sentenza della Corte d’Appello di Perugia, ha stabilito che non è necessario che le mansioni siano sedentarie. Ciò che conta è che siano compatibili con la salute del lavoratore. In questo caso, il disabile poteva svolgere mansioni non sedentarie, purché fossero adeguate alla sua condizione fisica.
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Quali tutele per il lavoratore con disabilità
Abbiamo visto quali mansioni può svolgere un lavoratore con disabilità, ovvero che possono essergli assegnate mansioni che non necessariamente devono essere sedentarie, perché tutto dipende dalla sua condizione fisica e da quanto un’attività possa essere compatibile con essa.
La disabilità può rendere difficile trovare e mantenere un lavoro. In un mercato del lavoro competitivo, i disabili sono spesso svantaggiati.
Per questo motivo, la legge promuove l’assunzione di disabili attraverso il collocamento mirato, che obbliga i datori di lavoro a includere un certo numero di disabili nel loro organico, a seconda delle dimensioni dell’azienda (Legge 68/1999).
Una volta assunto, il lavoratore disabile richiede una gestione attenta del suo stato di salute. Il datore di lavoro deve monitorare con cura la salute del disabile, più di quanto non faccia per gli altri dipendenti.
La sorveglianza sanitaria per il lavoratore con disabilità
Il datore di lavoro ha l’obbligo di garantire la sicurezza di tutti i lavoratori, disabili inclusi (Art. 2087 cod. civ.).
Questo significa adottare tutte le misure necessarie per assicurare la salute dei dipendenti e organizzare un servizio di sorveglianza sanitaria quando ci sono rischi specifici legati al lavoro (Art. 42, D. Lgs. 81/2008).
La sorveglianza sanitaria, gestita dal medico competente, consiste in visite mediche prima dell’assunzione e durante il rapporto di lavoro per verificare l’idoneità del lavoratore alle mansioni assegnate.
Il giudizio di idoneità
Il medico competente può rilasciare vari tipi di giudizi dopo le visite:
- Idoneità totale alle mansioni specifiche.
- Idoneità parziale con prescrizioni o limitazioni.
- Inidoneità temporanea.
- Inidoneità permanente.
Se il lavoratore non è più idoneo alle mansioni, il datore di lavoro deve cercare di ricollocarlo in un altro ruolo.
Se non è possibile, si può procedere al licenziamento del lavoratore disabile. Tuttavia, per i disabili assunti tramite collocamento mirato, è necessario coinvolgere la commissione Asl prevista dalla legge 68 per valutare l’idoneità al lavoro.
FAQ su lavoratori con disabilità e mansioni
Che cosa si intende per lavoratore disabile?
Un lavoratore disabile è una persona con una disabilità fisica, mentale o sensoriale che limita in modo significativo una o più attività principali della vita quotidiana e che richiede particolari adattamenti sul posto di lavoro.
Quali sono i diritti dei lavoratori disabili in Italia?
I lavoratori disabili in Italia hanno diritto a:
- Pari opportunità nel lavoro e nella carriera.
- Accomodamenti ragionevoli del posto di lavoro.
- Protezione contro la discriminazione.
- Accordi individuali per l’adattamento delle mansioni lavorative.
- Accesso a specifici servizi di supporto e assistenza.
Che cos’è l’adattamento ragionevole del posto di lavoro?
L’adattamento ragionevole è qualsiasi modifica o aggiustamento del luogo di lavoro che permette a una persona disabile di svolgere le proprie mansioni. Questo può includere modifiche strutturali, cambiamenti nelle attrezzature, flessibilità negli orari di lavoro e assistenza personale.
Quali sono gli obblighi del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori disabili?
- Valutare le esigenze del lavoratore disabile e adottare le misure necessarie per consentirgli di svolgere le proprie mansioni.
- Garantire un ambiente di lavoro inclusivo e privo di barriere.
- Assicurare che il lavoratore disabile non sia discriminato in base alla sua disabilità.
- Fornire formazione e aggiornamenti professionali adeguati.
Come viene determinata l’idoneità alle mansioni di un lavoratore disabile?
L’idoneità alle mansioni viene valutata attraverso una visita medica effettuata dal medico competente. Questa valutazione considera la natura della disabilità, le mansioni specifiche da svolgere e le eventuali necessità di adattamento.
Cosa accade se un lavoratore diventa disabile durante l’impiego?
Se un lavoratore diventa disabile durante il periodo di impiego, il datore di lavoro è tenuto a riassegnare il dipendente a mansioni compatibili con le sue nuove capacità, se possibile, e a fornire gli adattamenti necessari.
Esistono incentivi per le aziende che assumono lavoratori disabili?
Sì, esistono vari incentivi fiscali e contributivi per le aziende che assumono lavoratori disabili. Questi includono sgravi fiscali, contributi per l’adattamento del posto di lavoro e finanziamenti per la formazione.
Cosa prevede la normativa italiana per la protezione dei lavoratori disabili?
La normativa italiana prevede diverse leggi e regolamenti per la protezione dei lavoratori disabili, tra cui:
- La Legge 68/1999 sull’inserimento lavorativo delle persone disabili.
- Il Decreto Legislativo 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro.
- La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia.
Quali sono i principali enti e istituzioni che supportano i lavoratori disabili?
I principali enti e istituzioni includono:
- L’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che gestisce le prestazioni assistenziali.
- I Centri per l’Impiego, che forniscono servizi di mediazione e inserimento lavorativo.
- Le ASL (Aziende Sanitarie Locali), che effettuano le valutazioni mediche.
- I sindacati e le associazioni di categoria, che offrono supporto e consulenza legale.
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