Pensione di reversibilità tolta ai giovani: cosa sappiamo sulla proposta dell’Ocse? Ne parliamo in questo articolo (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Pensione di reversibilità tolta ai giovani: il rapporto Ocse
La pensione di reversibilità è finita nel mirino dell’ultimo Rapporto Ocse sull’economia italiana, che vorrebbe suggerire al governo Meloni i passi da seguire per ridurre il debito pubblico italiano, che rimane il più alto tra i Paesi presi in esame, in considerazione del rapporto con il Prodotto Interno Lordo (PIL).
Oltre che del taglio di diverse misure previdenziali anticipate e degli assegni più alti (ad esempio quelli di importo superiore a 5.000 euro al mese), nel rapporto Ocse si parla dell’eventualità di togliere le pensioni di reversibilità ai beneficiari più giovani.
L’Italia risulta essere, tra i Paesi sotto esame, quello che spende di più per garantire le pensioni ai superstiti: circa il 2,5% del PIL del 2019.
L’Ocse consiglia, ma questo non significa che il governo Meloni dovrà prendere obbligatoriamente in considerazione il parere o il risultato del Rapporto. Anzi, quasi certamente tutto rimarrà uguale, con buona pace dell’Ocse e per il sollievo dei giovani beneficiari dell’assegno di reversibilità.
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Pensione di reversibilità tolta ai giovani: cosa propone l’Ocse?
Ma cosa propone l’Ocse in tema di pensioni di reversibilità? Prima di tutto l’introduzione di un limite anagrafico oltre cui sarà consentito accedere alla prestazione riservata ai familiari superstiti del pensionato deceduto.
Ad oggi, non è prevista alcuna limitazione anagrafica: il coniuge ha diritto alla pensione di reversibilità, a prescindere dall’età anagrafica, requisito, invece, da rispettare per i figli che possono svolgere un’attività lavorativa.
Il diritto alla prestazione viene meno una volta compiuti 18 anni (se non proseguono gli studi), 21 anni (terminata la scuola superiore) o 26 anni, a prescindere se abbiano terminato o meno gli studi universitari.
Il limite anagrafico, però, “colpirebbe” soprattutto il coniuge, con l’introduzione di un’età prestabilita, che dà diritto alla prestazione. In pratica come accade con la pensione di vecchiaia, accessibile al compimento del 67° anno di età, ma a prescindere dall’anzianità contributiva maturata.
Limite di età per la pensione di reversibilità: cosa farà il governo?
Dunque, l’obiettivo dell’Ocse è togliere la pensione di reversibilità a chi è in età da lavoro, evitando il disincentivo sulla partecipazione dei beneficiari di tali prestazioni al mercato del lavoro.
Mentre in Italia il parere dell’Ocse quasi certamente non verrà preso in considerazione, in Germania si sta seriamente pensando di cancellare la pensione di reversibilità sotto a una certa età, con l’obiettivo di recuperare forza lavoro.
Per far sì che anche in Italia, l’argomento “limite di età per le pensioni di reversibilità” possa diventare fattibile, è necessario che la spesa per le pensioni aumenti sensibilmente nei prossimi anni (cosa che accadrà, almeno fino al 2040, secondo il Rapporto Ocse). A quel punto la prestazione ai superstiti potrebbe finire sotto osservazione.
A chi spetta la pensione di reversibilità?
La pensione di reversibilità può essere richiesta dal o dai:
- il coniuge o dall’unito civilmente (anche se separato o titolare di assegno divorzile, ma non risposato);
- figli minorenni alla data del decesso del dante causa;
- figli inabili al lavoro, a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;
- figli maggiorenni studenti, a carico del genitore al momento del decesso, disoccupati o che frequentano scuole o corsi di formazione professionale equiparabili ai corsi scolastici, nei limiti del 21° anno di età;
- figli maggiorenni studenti a carico del genitore al momento del decesso, disoccupati, che frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26 anno di età.
C’è un’eccezione: i figli studenti possono godere della pensione di reversibilità anche se svolgono un’attività lavorativa con reddito annuo non superiore ad un importo pari al trattamento minimo annuo di pensione previsto dal Fondo Pensioni lavoratori dipendenti maggiorato del 30%.
Se non sono presenti coniuge e figli, la pensione di reversibilità può essere richiesta:
- dai genitori del pensionato, ultra 65enni, non titolari di pensione e a carico del lavoratore deceduto;
- oppure i fratelli celibi e sorelle nubili del pensionato, inabili al lavoro, senza pensione e a carico del pensionato deceduto.
In che percentuale spetta la pensione di reversibilità?
L’importo della pensione di reversibilità è calcolato in percentuali, sulla base della pensione percepita dal defunto.
Spetta:
- al 60% – al coniuge superstite senza figli a carico;
- al 70% – al figlio superstite;
- al 80% – al coniuge superstite con un figlio a carico oppure a due figli senza coniuge;
- al 100% – al coniuge superstite con due figli a carico oppure a tre o più figli superstite;
- al 15% – a genitori o fratelli e sorelle;
- al 70% – a un figlio (o nipote) in assenza del coniuge;
- al 80% – a due figli (o nipoti) in assenza del coniuge;
- al 100% – a tre o più figli (o nipoti) in assenza del coniuge.
![Pensione di reversibilità tolta ai giovani](https://thewam.net/wp-content/uploads/2024/01/Pensione-di-reversibilita-tolta-ai-giovani.jpg)
Faq sulla pensione di reversibilità
Dove richiedere la pensione di reversibilità oltre al sito INPS?
In alternativa all’inoltro online della domanda per la pensione di reversibilità, il richiedente o la richiedente può fare richiesta tramite:
- il contact center, telefonando all’803 164 (gratuito da rete fissa) o allo 06 164 164 (da rete mobile);
- l’assistenza di enti di patronato o intermediari dell’INPS, tramite servizi telematici da loro offerti.
Quali documenti allegare alla domanda per la reversibilità?
Alla domanda per la pensione di reversibilità vanno allegati diversi importanti documenti, quali:
- certificato di morte, anche tramite autocertificazione;
- certificato di matrimonio, anche tramite autocertificazione
- stato di famiglia alla data del decesso, anche tramite autocertificazione;
- dichiarazione di non avvenuta pronuncia di sentenza di separazione con addebito e di non avvenuto nuovo matrimonio;
- eventuali diritti a detrazioni d’imposta;
- il certificato di frequenza scolastica o universitaria per i figli studenti;
- la dichiarazione dei redditi ai fini della verifica della condizione “a carico”, in caso di figli maggiorenni studenti o inabili di qualsiasi età, di nipoti, di genitori, di fratelli celibi o sorelle nubili.
- modalità di accredito.
Per quanto tempo si riceve la pensione di reversibilità?
Non c’è una durata prestabilita. Semplicemente si continuerà a ricevere l’assegno di reversibilità fino a quando si rispetteranno i requisiti richiesti dalla legge.
Quali sono i limiti reddituali da rispettare per evitare il taglio della reversibilità?
Nel 2024, i nuovi limiti reddituali oltre i quali è prevista la riduzione dell’importo della pensione di reversibilità sono i seguenti:
- nessuna riduzione con un reddito pari o inferiore a 23.345,79 euro;
- riduzione del 25% per i redditi compresi tra 23.345,79 euro e 31.127,72 euro;
- riduzione del 40% per i redditi compresi tra 31.127,72 euro e 38.909,65 euro;
- riduzione del 50% per i redditi oltre 38.909,65 euro.
Ricordiamo, però, che se il soggetto beneficiario è il coniuge con a carico figli minori, inabili o studenti, non verrà applicata alcuna riduzione del trattamento, a prescindere dal reddito personale dichiarato.
La pensione di reversibilità dopo quanti anni di matrimonio spetta?
Il diritto alla pensione di reversibilità, per il coniuge superstite, spetta a prescindere dalla durata del matrimonio. I mesi o gli anni nei quali si è stati sposati non influiscono sul diritto alla prestazione: anche un solo giorno di matrimonio basta, al coniuge superstite, per ricevere la quota di pensione di titolarità del coniuge defunto.
Chi decide delle controversie per la pensione di reversibilità?
Le controversie sulla ripartizione della pensione di reversibilità tra coniuge superstite ed ex coniuge sono sempre di competenza del giudice/tribunale ordinario.
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