In questo articolò parleremo di Assegno di inclusione e domanda cancellata e vedremo come risolvere il problema (scopri le ultime notizie sul Rdc e sui bonus attivi in italia. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Assegno di inclusione e domanda cancellata: cosa fare?
Alcuni utenti ci hanno posto un interessante domanda sul nostro canale YouTube. Ovvero, si sono chiesti cosa fare se, dopo aver inviato la domanda per l’Assegno di inclusione, questa è stata erroneamente cancellata.
Purtroppo, se siete stati voi stessi a cancellare la domanda per l’Assegno di inclusione, l’unica cosa che potete fare è ripetere la procedura e inviare una nuova domanda sul sito dell’INPS.
Ricordiamo però che, se avete richiesto l’Assegno di inclusione a gennaio o febbraio, usando l’ISEE 2023, e poi avete cancellato la domanda, per inviarne una nuova dovrete prima richiedere l’ISEE 2024.
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A partire da marzo 2024, infatti, non è più possibile richiedere l’Adi se non si è possesso dell’ISEE in corso di validità.
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Come richiedere l’ISEE 2024
L’ISEE ha validità per tutto l’anno solare, quindi deve essere rinnovato periodicamente e per farlo è necessario presentare una nuova DSU all’INPS.
La DSU è infatti il modulo che raccoglie informazioni dettagliate sui redditi e patrimoni di tutti i componenti del nucleo familiare, sulla base di cui all’INPS elabora l’ISEE in corso dei validità. Per compilare correttamente la DSU, si devono fornire dati relativi a:
- La composizione del nucleo familiare;
- Informazioni sull’abitazione principale;
- Dati anagrafici di ciascun componente del nucleo;
- Patrimonio mobiliare detenuto;
- Patrimonio immobiliare posseduto;
- Redditi dei membri del nucleo;
- Assegni di mantenimento, sia ricevuti che versati;
- Possesso di veicoli e altri beni.
La DSU può essere compilata autonomamente attraverso il servizio online dell’ISEE precompilato o con l’assistenza di un Centro di Assistenza Fiscale (Caf).
Come richiedere l’Assegno di inclusione
Per richiedere l’Assegno di inclusione è necessario collegarsi al sito web dell’INPS e accedere con: SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). In seguito basta compilare e inoltrare il modulo online.
Oltre alla procedura online, è possibile presentare la domanda attraverso i Patronati, che offrono assistenza nella compilazione e presentazione delle pratiche. Prima di procedere con la richiesta, come abbiamo detto, è però fondamentale ottenere l’ISEE 2024.
![Assegno-di-inclusione-e-domanda-cancellata-inps](https://thewam.net/wp-content/uploads/2024/02/Assegno-di-inclusione-e-domanda-cancellata-inps.jpeg)
Quando arriva il primo pagamento dell’Assegno di inclusione dopo la domanda?
La tempistica del primo pagamento dell’Assegno di inclusione dipende dalla data di presentazione della domanda e dal momento della sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.
Specificamente, se il Patto di attivazione digitale è firmato dopo il mese di presentazione della domanda, il beneficio, una volta che la domanda viene approvata, verrà concesso a partire dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto.
Invece, se il Patto viene sottoscritto nel medesimo mese di presentazione della domanda ma l’approvazione avviene nei mesi seguenti, il primo pagamento verrà effettuato alla prima occasione utile successiva all’approvazione. Le mensilità del beneficio, però, verranno riconosciute dal mese successivo alla firma del PAD, con l’erogazione di eventuali arretrati maturati.
Tabella dei pagamenti dell’Assegno di inclusione
Ecco una tabella che riassume i tempi di pagamento dell’Assegno di inclusione, come delineato nel messaggio INPS n. 25/2024.
Presentazione domanda | Sottoscrizione PAD | Esito positivo istruttoria | Primo pagamento | Pagamento successiva mensilità | Decorrenza beneficio |
Dal 18 dicembre al 7 gennaio 2024 | fino al 7 gennaio 2024 | gennaio | Dal 26 gennaio | Dal 27 febbraio | gennaio |
dall’8 gennaio al 31 gennaio | entro il 31 gennaio | febbraio | Dal 15 febbraio pagamento mensilità competenza gennaio | dal 27 febbraio pagamento mensilità di febbraio / dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza | gennaio |
Dal 1 febbraio al 29 febbraio | entro il 29 febbraio (entro ultimo giorno del mese) | marzo | Dal 15 marzo | dal 27 aprile pagamento mensilità di aprile / dal 27 del mese i successivi pagamenti di competenza | marzo |
Quali sono i requisiti per richiedere l’Assegno di inclusione?
L’Assegno di inclusione è un sussidio che spetta alle famiglie che comprendono individui con disabilità, minori, anziani sopra i 60 anni o persone che vivono condizioni di disagio bio-psico-sociale e sono inserite in programmi di assistenza approvati dalle autorità.
Per accedere a questo beneficio, i richiedenti devono anche soddisfare specifici criteri legati a cittadinanza, residenza, condizioni economiche e patrimoniali, in riferimento all’ISEE 2024:
- essere cittadino dell’Unione Europea o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale, di cui al decreto legislativo 19 novembre 2007, n. 251;
- al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo;
- il requisito dei 5 anni di residenza è esteso a tutti componenti del nucleo familiare conteggiati nella scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione.
- un valore dell’ISEE in corso di validità non superiore a 9.360 euro;
- un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia di reddito familiare è invece fissata in 7.560 euro annui, moltiplicata secondo la stessa scala di equivalenza, se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
- un valore del patrimonio immobiliare, come definito ai fini ISEE, diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini IMU non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro;
- un valore del patrimonio mobiliare, come definito ai fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo; tali massimali sono ulteriormente incrementati di 5.000 euro per ogni componente in condizione di disabilità e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite a fini ISEE, presente nel nucleo;
- nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc. o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc., immatricolati la prima volta nei trentasei mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
- nessun componente deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di navi e imbarcazioni da diporto, nonché di aeromobili di ogni genere;
- nessun componente del nucleo familiare deve essere stato sottoposto a misura cautelare personale, a misura di prevenzione, nonché la mancanza di sentenze definitive di condanna o adottate ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale intervenute nei dieci anni precedenti la richiesta.
Quali sono gli importi dell’Assegno di inclusione?
L’importo dell’Assegno di inclusione è suddiviso in due parti principali: la quota A e la quota B, ciascuna destinata a rispondere a esigenze diverse.
- Quota A: Questa componente dell’assegno è progettata per integrare il reddito della famiglia beneficiaria. L’importo varia in funzione della composizione del nucleo familiare e del livello di reddito, con l’obiettivo di assicurare un supporto economico adeguato alle diverse esigenze familiari.
- Quota B: Dedicata esclusivamente alle famiglie che affrontano spese per l’affitto dell’abitazione principale, questa quota dell’assegno intende offrire un contributo specifico per il pagamento del canone di locazione.
Per avere un quadro dettagliato degli importi spettanti potete consultare l’articolo sugli importi dell’Assegno di inclusione.
FAQ: Domande frequenti sull’Assegno di inclusione
Cosa è cambiato per l’Assegno di inclusione a giugno 2023?
A giugno 2023 sono state introdotte alcune modifiche all’Assegno di inclusione. È importante tenere presente che, a partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di inclusione prenderà il posto del Reddito di cittadinanza. Le modifiche riguardano l’obbligo per il percettore attivabile al lavoro di accettare la prima offerta congrua di lavoro.
Chi può beneficiare dell’Assegno di inclusione se ha più di 60 anni?
Le persone che hanno superato i 60 anni di età, hanno un ISEE di massimo 9.360 euro e rispettano i requisiti di reddito e patrimoni, possono beneficiare dell’Assegno di inclusione.
Ci sono differenze tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione?
Le differenze sostanziali tra la Pensione di Cittadinanza e l’Assegno di inclusione riguardano il calcolo degli importi spettanti. Per il resto i requisiti di età e le condizioni economiche restano pressoché invariati.
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