Come si calcola la percentuale di invalidità civile? Cosa si tiene in considerazione per il calcolo e chi lo esegue? A cosa si ha diritto in base alla percentuale accertata? - Scopri le nostre guide complete su invalidità, Legge 104 e pensione anticipata.
Indice
A cosa serve la percentuale di invalidità civile?
La percentuale di invalidità civile rappresenta il livello di invalidità attribuito a una persona e determina i diritti e i benefici a cui si ha diritto.
Per ottenere il riconoscimento di invalidità civile dall’INPS, è necessario avere malattie o menomazioni permanenti, croniche, fisiche, psichiche o intellettive che riducono la capacità lavorativa di almeno un terzo (più del 33%).
Il grado di invalidità è stabilito dalle tabelle approvate dal decreto del Ministro della Sanità del 5 febbraio 1992.
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Non sono considerati invalidi civili:
- Invalidi di guerra
- Invalidi del lavoro
- Invalidi per servizio
Queste categorie sono riconosciute per cause specifiche legate a guerra, lavoro o servizio.
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Come si calcola la percentuale di invalidità civile con le tabelle ministeriali
Le tabelle ministeriali valutano l’incidenza delle infermità invalidanti sulla capacità lavorativa, seguendo i criteri della normativa vigente.
Questo richiede un’analisi dettagliata e la misurazione percentuale di ciascuna menomazione anatomo-funzionale e dei suoi riflessi negativi sulla capacità di lavorare.
Le tabelle ministeriali elencano:
- Infermità specifiche: a cui è attribuita una determinata percentuale fissa di invalidità.
- Infermità con percentuale variabile: la cui invalidità permanente viene riferita a fasce percentuali di perdita della capacità lavorativa di dieci punti, utilizzate prevalentemente nei casi di più difficile codificazione.
- Infermità non tabellate: possono essere valutate in modo analogo a quelle tabellate, in base alla loro natura e gravità.
Qui sotto trovi le tabelle ministeriali a cui si fa riferimento:
Capacità lavorativa e invalidità permanente
Secondo il D.lgs. 23 novembre 1988, n. 509 (art. 1, comma 3 e art. 2, comma 2), il danno funzionale permanente è riferito alla capacità lavorativa generica.
Questa può variare fino a cinque punti percentuali in più o in meno, a seconda dell’incidenza sull’abilità lavorativa specifica e semispecifica (occupazioni confacenti alle attitudini del soggetto).
Valutazione delle Infermità
Infermità unica
Per le infermità elencate nella tabella:
- Percentuale fissa: viene utilizzata quando l’infermità corrisponde esattamente alla voce tabellare.
- Percentuale variabile: si calcola rimanendo all’interno dei valori di fascia percentuale che comprendono l’infermità.
- Valutazione analogica: se l’infermità non è elencata in tabella, viene valutata percentualmente ricorrendo a criteri analogici rispetto a infermità simili per natura e gravità.
Infermità multiple
Le percentuali delle singole infermità vengono calcolate separatamente e poi combinate:
- Concorso funzionale: quando le menomazioni interessano lo stesso organo o apparato. In alcuni casi, il concorso è direttamente tariffato in tabella (danni oculari, acustici, degli arti, ecc.). La valutazione complessiva non deve consistere nella somma aritmetica delle singole percentuali, ma in un valore proporzionale alla perdita totale anatomo-funzionale dell’organo o dell’apparato.
- Coesistenza: quando le menomazioni riguardano organi o apparati distinti, si usa la formula combinata:
- IT=IP1+IP2−(IP1×IP2)IT = IP1 + IP2 – (IP1 \times IP2)IT=IP1+IP2−(IP1×IP2)
Ad esempio, se la prima menomazione (IP1) è valutata al 20% e la seconda (IP2) al 15%, il risultato finale (IT) sarà:
- IT=0,20+0,15−(0,20×0,15)=0,32IT = 0,20 + 0,15 – (0,20 \times 0,15) = 0,32IT=0,20+0,15−(0,20×0,15)=0,32
Quindi 32%. Questo procedimento si ripete per più menomazioni.
Protesi e riduzione dell’invalidità
Le Commissioni devono esaminare la possibilità di applicazione di apparecchi protesici. Le protesi possono ridurre la percentuale di invalidità civile se sono ben tollerate ed efficaci per la capacità lavorativa generica, semispecifica e specifica.
Documentazione della visita per l’invalidità civile
Ogni visita medica deve essere verbalizzata includendo:
- Dati anagrafici: qualifica professionale, attività lavorative svolte, anamnesi familiare e patologica, esame obiettivo, accertamenti di laboratorio e strumentali.
- Diagnosi clinica: come sancito dall’art. 1, comma 3, D.lgs. n. 509/1988.
- Prognosi: con particolare riguardo alla eventuale permanenza dell’infermità e del danno funzionale.
- Percentuale di invalidità civile: assegnata a ciascuna menomazione in base alla tabella. In caso di infermità multiple, si valuta il concorso o la coesistenza delle invalidità usando la formula e la tavola di calcolo combinato descritte.
Relazione della Commissione per l’invalidità
La Commissione Medica per l’invalidità civile deve indicare il codice di riferimento dell’infermità diagnosticata, sulla base della classificazione internazionale dell’O.M.S., come richiesto dall’art. 2, comma 1, D.Lgs. n. 509/1988.
Inoltre, deve fornire un giudizio motivato sui requisiti per l’attribuzione dell’indennità di accompagnamento e determinare le potenzialità lavorative del soggetto.
Esempio di relazione della Commissione Medica Invalidità
- Diagnosi:
- Infermità n. 1: ………………………………. codice di riferimento ……….
- Infermità n. 2: ………………………………. codice di riferimento ……….
- Infermità n. 3: ………………………………. codice di riferimento ……….
- Infermità n. 4: ………………………………. codice di riferimento ……….
- Valutazione percentuale di invalidità civile:
- Infermità n. 1: ……….% (voce n. …….. della tabella)
- Infermità n. 2: ………. idem
- Infermità n. 3: ………. idem
- Infermità n. 4: ………. idem
- Percentuale finale di invalidità civile:
- Infermità unica: riporta senza modifica la percentuale calcolata sub 2).
- Infermità multiple:
- Concorso funzionale: valutazione complessiva delle infermità concorrenti.Coesistenza: valutazione riduzionistica delle infermità coesistenti.
- Associazione: valutazione complessiva per gruppi di infermità concorrenti e coesistenti.
- Variazioni percentuali: viene applicato un aumento della percentuale di invalidità civile (massimo 5%) per incidenza su capacità semispecifica o specifica, o una riduzione se non c’è incidenza.
- Indennità di comunicazione (L. n. 508/1988): motivazione per l’assegnazione.
- Indennità di frequenza (L. n. 289/1990): motivazione per l’assegnazione.
- Determinazione delle capacità lavorative: secondo l’art. 3, D.Lgs. n. 509/1988.
Percentuale di invalidità civile e benefici
A seconda della percentuale di invalidità civile riconosciuta, si possono ottenere diversi benefici in ambito sanitario e lavorativo. Ecco una sintesi:
- Meno di 33%: non invalido. Nel verbale si riporta la dicitura “assenza di patologia o con una riduzione delle capacità inferiore ad 1/3“.
- Dal 34%: concessione gratuita di ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale, subordinata alle patologie indicate nel verbale di invalidità.
- Dal 46%: oltre ai benefici del 34%, iscrizione alle liste di collocamento mirato.
- Dal 51%: oltre ai benefici del 46%, congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL.
- Dal 67%: oltre ai benefici del 51%, esenzione parziale dal pagamento del ticket per visite specialistiche, esami ematochimici e diagnostica strumentale.
- Dal 74%: oltre ai benefici del 67%, erogazione dell’assegno mensile di invalidità se in possesso dei requisiti richiesti, anche in termini di reddito, e possibilità di richiedere l’APE Sociale.
- 100%: oltre ai benefici del 74%, escluso l’assegno mensile, erogazione della pensione di inabilità nel rispetto dei limiti reddituali ed esenzione anche del ticket farmaci.
- 100% con indennità di accompagnamento: ulteriori benefici per chi non è in grado di deambulare senza aiuto o ha bisogno di assistenza continua per compiere gli atti quotidiani della vita. Oltre ai benefici del 100%, indennità di accompagnamento indipendentemente dall’età e dai redditi posseduti, sospesa durante i periodi di ricovero gratuito in istituto.
La percentuale d’invalidità civile per le categorie protette
La Legge 68/1999 promuove l’inserimento lavorativo di persone con disabilità attraverso il collocamento mirato e misure di sostegno.
Le categorie protette includono invalidi civili con una percentuale di invalidità superiore al 45% e invalidi del lavoro con invalidità superiore al 33%.
Come richiedere l’accertamento della condizione di invalido civile
Ecco i passaggi per richiedere il riconoscimento dell’invalidità civile:
- Certificato medico: Richiedere al medico di base il certificato medico introduttivo, che include i dati anagrafici e la patologia del richiedente.
- Invio documenti: A partire dal 1° ottobre 2022, il medico invia digitalmente il certificato e la documentazione all’INPS per semplificare e velocizzare la domanda.
- Esito dell’ASL: se la documentazione è sufficiente, l’ASL invia una risposta tramite raccomandata. In caso contrario, la Commissione medico-legale dell’ASL, insieme a un medico dell’INPS, invita il richiedente a una visita medica.
- Visita medica: se impossibilitati a recarsi alla visita, è possibile richiedere una visita domiciliare con un certificato medico che lo attesti.
- Presenza medico di fiducia: si può chiedere la presenza di un medico di fiducia durante la visita e presentare tutta la documentazione medica in proprio possesso.
- Determinazione della percentuale di invalidità civile: la Commissione analizza le informazioni sanitarie, stabilisce la percentuale di invalidità e comunica l’esito al richiedente.
FAQ sulla percentuale di invalidità civile
Qual è la percentuale minima di invalidità per ottenere la pensione?
Per ricevere prestazioni economiche, è necessario avere una percentuale di invalidità riconosciuta di almeno il 74%.
Qual è la percentuale di invalidità civile dopo una mastectomia?
Le donne che devono sottoporsi a una mastectomia per patologie oncologiche ricevono una percentuale di invalidità del 40%. Lo stesso valore è attribuito per la rimozione dell’utero, delle ovaie e delle tube. Se entrambe le procedure sono eseguite, la percentuale di invalidità può raggiungere il 64%.
Qual è la percentuale di invalidità civile riconosciuta per la sordità?
In caso di sordità grave, totale e bilaterale, viene attribuita una percentuale di invalidità dell’80%.
Qual è la percentuale di invalidità per l’epilessia?
La percentuale varia in base alla gravità della condizione. Per crisi sporadiche, è del 20%, mentre può arrivare al 100% per crisi molto frequenti.
Qual è la percentuale di invalidità necessaria per usufruire della Legge 104?
Per avere diritto ai benefici della Legge 104, è necessario che la percentuale di invalidità sia superiore al 33,33%.
Qual è la percentuale di invalidità per la pensione anticipata?
Per accedere alla pensione anticipata per invalidità, è richiesta una percentuale di invalidità civile di almeno l’80%.
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