Quali patologie permettono l’iscrizione alle categorie protette: ecco quali sono le casistiche che consentono di ottenere il diritto al collocamento mirato (scopri le offerte di lavoro e i concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
Quali patologie permettono l’iscrizione alle categorie protette?
Tra i requisiti per poter ottenere il riconoscimento dell’invalidità, utile per essere inclusi nelle categorie protette, l’elemento più importante è costituito dalla condizione sanitaria che è responsabile della disabilità di cui è affetta una determinata persona.
Di seguito vediamo quali sono le patologie che permettono l’iscrizione alle categorie protette suddividendole in gruppi in base ai diversi apparati del corpo umano coinvolti in ciascuna condizione.
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Le patologie cardiocircolatorie
Tra le malattie cardiocircolatorie che possono ridurre significativamente la capacità lavorativa e portare al riconoscimento dell’invalidità troviamo:
- Aritmie gravi, con invalidità dal 71% all’80%;
- Aritmie molto gravi, con invalidità dall’81% al 100%;
- Coronaropatia grave, con invalidità dal 71% all’80%;
- Coronaropatia gravissima con scompenso cardiaco cronico terminale o allettamento, con invalidità dall’81% al 100%;
- Miocardiopatie con insufficienza cardiaca grave, con invalidità dal 71% all’80%;
- Miocardiopatie con insufficienza cardiaca gravissima che porta a scompenso cardiaco cronico terminale o allettamento, con invalidità dall’81% al 100%;
- Trapianto cardiaco complicato, con invalidità dal 61% al 100%;
- Valvulopatie di grado severo, con invalidità dal 71% all’80%;
- Valvulopatie di grado severo scompensate, con invalidità dall’81% al 100%;
- Difetto interatriale (DIA) in stadio IV con gravi esiti di chiusura di DIA inoperabile, con invalidità dall’81% al 100%;
- Difetto interventricolare (DIV) in stadio IV, con invalidità dal 71% all’80%;
- Difetto interventricolare (DIV) in stadio V, con invalidità dall’81% al 100%;
- Pervietà del dotto arterioso in stadio IV, con invalidità dal 71% all’80%;
- Pervietà del dotto arterioso in stadio V, con invalidità dall’81% al 100%;
- Pericardite cronica o esiti di pericardite cronica in stadio IV, con invalidità dal 71% all’80%;
- Pericardite cronica o esiti di pericardite cronica in stadio V, con invalidità dall’81% al 100%;
- Cardiopatia ipertensiva con impegno cardiaco di grado severo, con invalidità dal 71% all’80%;
- Cardiopatia ipertensiva scompensata, con invalidità dall’81% al 100%;
- Trapianto di cuore e polmoni complicato, con complicanze valutate come descritto nei capitoli relativi, e invalidità dal 71% al 100%;
- Aneurisma dell’aorta toracica o addominale in stadio V, con invalidità dal 71% all’80%;
- Arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche, con invalidità dal 71% all’80%;
- Arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche estese o gangrena, con invalidità dall’81% al 100%.
Le malattie respiratorie
Anche alcune patologie dell’apparato respiratorio permettono di rientrare nelle categorie protette e di ottenere il riconoscimento dell’invalidità. Ecco alcuni esempi:
- Asma grave con FEV1 o PEF compreso tra il 31% e il 40%, variabilità circadiana superiore al 30% e PaO2 tra 55 e 60 mmHg: invalidità tra il 71% e l’80%;
- Asma grave con FEV1 o PEF inferiore al 30%, variabilità circadiana superiore al 30%, PaO2 sotto i 55 mmHg o O2 TLT inferiore a 18 ore al giorno: invalidità tra l’81% e il 90%;
- Asma grave con FEV1 o PEF inferiore al 30%, PaO2 sotto i 55 mmHg, ipercapnia superiore a 50 mmHg o O2 TLT di almeno 18 ore al giorno: invalidità del 100%;
- Malattie ostruttive gravi con FEV1/FVC inferiore al 70% e FEV1 tra il 31% e il 40%, PaO2 tra 55 e 60 mmHg: invalidità tra il 71% e l’80%;
- Malattie ostruttive severe con FEV1/FVC inferiore al 70% e FEV1 sotto il 30%, PaO2 inferiore a 55 mmHg o O2 TLT inferiore a 18 ore al giorno: invalidità tra l’81% e il 90%;
- Malattie ostruttive severe con FEV1/FVC inferiore al 70% e FEV1 sotto il 30%, PaO2 inferiore a 55 mmHg, ipercapnia superiore a 50 mmHg o O2 TLT di almeno 18 ore al giorno: invalidità del 100%;
- Malattie restrittive gravi con FVC tra il 31% e il 40% e PaO2 tra 55 e 60 mmHg: invalidità tra il 71% e l’80%;
- Malattie restrittive severe con FVC inferiore al 30%, PaO2 sotto i 55 mmHg o O2 TLT inferiore a 18 ore al giorno: invalidità tra l’81% e il 90%.
Le patologie dell’apparato digerente
Le patologie dell’apparato digerente che permettono di essere inclusi nelle categorie protette comprendono:
- Stenosi esofagea con disfagia costante e necessità di alimentazione liquida, richiedente frequenti dilatazioni (classe IV con BMI inferiore a 16): invalidità tra il 71% e l’80%;
- Stenosi esofagea con ostruzione grave che necessita di una gastro/entero-stomia (PEG) (classe V): invalidità del 100%;
- Cirrosi epatica classe B secondo Child-Pugh (punteggio 7-9): invalidità tra il 61% e l’80%;
- Cirrosi epatica classe C secondo Child-Pugh (punteggio superiore a 9): invalidità tra l’81% e il 100%;
- Trapianto di fegato con complicazioni: invalidità tra il 61% e il 100%;
- Trapianto di intestino con complicazioni: invalidità tra il 61% e il 100%;
- Sindrome da malassorbimento enterogeno causata da patologie pancreatiche o intestinali stenotiche, infiammatorie e/o da resezione (classe IV con BMI inferiore a 16): invalidità tra il 61% e l’80%;
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (classi III e IV): invalidità tra il 61% e il 100%.
Le patologie dell’apparato urinario
Ecco un elenco di patologie dell’apparato urinario che permettono di ottenere il riconoscimento dell’invalidità e l’iscrizione nelle categorie protette:
- Insufficienza renale cronica con clearance della creatinina/VFG inferiore a 15 ml/min o insufficienza renale terminale in dialisi peritoneale (stadio V): invalidità tra il 71% e l’80%;
- Insufficienza renale terminale in emodialisi trisettimanale o in dialisi peritoneale con scarsa tolleranza terapeutica: invalidità tra l’81% e il 90%;
- Insufficienza renale terminale in emodialisi trisettimanale complicata da cardiopatia ischemico-ipertensiva, cardiomiopatia, ipotensione grave, neuropatia, osteodistrofia, anemia grave o sindrome emorragica: invalidità del 100%;
- Trapianto renale con complicanze: invalidità tra il 51% e il 100%.
Le malattie dell’apparato endocrino
Le malattie dell’apparato endocrino che consentono l’accesso alle categorie protette sono:
- Diabete mellito con complicanze moderate: invalidità tra il 61% e il 90%;
- Diabete mellito con complicanze gravi: invalidità tra il 91% e il 100%;
- Acromegalia con complicanze: invalidità tra il 21% e il 100%;
- Sindrome di Cushing con complicanze: invalidità tra il 21% e il 100%;
- Insufficienza corticosurrenale con frequenti ricoveri per crisi surrenaliche ricorrenti: invalidità del 100%.
Le patologie dell’apparato osteoarticolare e locomotore
Ecco un elenco di malattie dell’apparato osteoarticolare e locomotore che permettono di accedere alle categorie protette:
- Agenesia completa di entrambi gli arti superiori: invalidità del 100%;
- Amputazione o perdita di entrambe le mani non protesizzabile (tutte le perdite o amputazioni superiori bilaterali sono equiparate): invalidità del 100%;
- Amputazione o perdita di entrambe le mani con protesi funzionale: invalidità del 90%;
- Amputazione bilaterale di coscia, indipendentemente dal livello, protesizzabile: invalidità dell’80%;
- Amputazione bilaterale di coscia o gamba non protesizzabile: invalidità del 100%.
Le patologie dell’apparato neurologico
Ecco un elenco delle patologie dell’apparato neurologico che permettono di rientrare nelle categorie protette:
- Sclerosi multipla con EDSS 4-5: invalidità tra il 61% e l’80%;
- Sclerosi multipla con EDSS 5,5: invalidità tra l’81% e il 90%;
- Sclerosi multipla con EDSS pari o superiore a 6: invalidità del 100%;
- Demenza vascolare con CDR 1: invalidità tra l’81% e il 90%;
- Demenza vascolare con CDR 2-5: invalidità del 100%;
- Morbo di Alzheimer con CDR 1: invalidità tra l’81% e il 90%;
- Morbo di Alzheimer con CDR 2-5: invalidità del 100%;
- Morbo di Parkinson allo stadio 3 di HY (malattia bilaterale da lieve a moderata, instabilità posturale, fisicamente autonomo): invalidità tra il 71% e il 90%;
- Morbo di Parkinson agli stadi 4-5 di HY (severa disabilità; ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza – obbligato alla sedia a rotelle o costretto a letto, a meno che aiutato) o stadio 3 con gravi effetti collaterali da farmaci antiparkinsoniani: invalidità tra il 91% e il 100%;
- Epilessia con crisi settimanali generalizzate o parziali complesse oppure parziali a frequenza plurisettimanale: invalidità tra il 71% e il 90%;
- Epilessia con crisi plurisettimanali generalizzate o parziali complesse: invalidità tra il 91% e il 100%;
- Emiparesi grave: invalidità tra il 71% e l’80%;
- Emiplegia: invalidità tra l’81% e il 100%;
- Paraparesi con deficit di forza medio: invalidità tra il 71% e l’80%;
- Paraparesi con deficit di forza grave: invalidità tra l’81% e il 100%;
- Paraplegia: invalidità del 100%;
- Tetraparesi con deficit di forza medio: invalidità tra il 91% e il 100%;
- Tetraparesi con deficit di forza grave: invalidità del 100%;
- Atassia cerebellare con disabilità moderata: invalidità tra l’81% e il 90%;
- Atassia cerebellare con disabilità grave o totale: invalidità del 100%;
- Afasia di livello 1 o 0 alla ASRS: invalidità tra l’81% e il 100%;
- Mielomeningocele con deficit radicolari lombosacrali e sfinteriali: invalidità tra l’81% e il 100%;
- Mielomeningocele associato a Arnold-Chiari di tipo II e/o idrocefalo: invalidità del 100%;
- Sindrome della cauda equina completa con disturbi sfinterici e anestesia a sella: invalidità tra il 71% e l’80%;
- Miopatie con ipostenia prossimale di grado 4MDRS: invalidità tra il 71% e l’80%;
- Miopatie con grave astenia prossimale di grado 5MDRS: invalidità tra il 91% e il 100%;
- Distrofia di Duchenne: invalidità del 100%.
Le patologie psichiche
Le patologie psichiche che determinano una significativa riduzione della capacità lavorativa e permettono l’inserimento nelle categorie protette includono:
- Disturbo amnesico persistente indotto da sostanze, come la sindrome di Korsakoff, che può causare un’invalidità del 100%;
- Schizofrenia disorganizzata, catatonica, paranoide o non specificata con deficit moderato o grave, con un’invalidità che può variare dal 75% al 100%;
- Disturbo schizoaffettivo con deficit grave, che può portare a un’invalidità del 100%;
- Depressione maggiore ricorrente con deficit moderato o grave e disturbo bipolare I e II con deficit moderato o grave, che possono comportare un’invalidità tra il 61% e l’80% o del 100%;
- Disturbi deliranti come paranoia, parafrenia, delirio condiviso e altri, che possono causare un’invalidità del 75%;
- Anoressia nervosa con deficit grave, con un’invalidità che può variare dal 75% al 100%;
- Ritardo mentale di media gravità con QI tra 35-40 e 50, che può comportare un’invalidità tra il 61% e l’80%;
- Ritardo mentale grave e profondo con QI inferiore a 35-40, che può causare un’invalidità del 100%.
Le patologie uditive
Per quanto riguarda le patologie uditive, la condizione più grave è la sordità dovuta a una significativa perdita uditiva bilaterale, accompagnata da evidenti fonologopatie audiogene. Chi soffre di questo disturbo può ottenere un’invalidità fissa pari all’80%.
Le patologie dell’apparato visivo
Anche alcune patologie dell’apparato visivo possono ridurre significativamente la capacità lavorativa e sono rilevanti per l’inserimento nelle categorie protette:
- Ipovisione grave, con un campo visivo residuo tra il 29% e il 10%, che comporta un’invalidità del 60%;
- Cecità parziale, con un campo visivo residuo tra il 9% e il 3%, che determina un’invalidità dell’80%;
- Cecità assoluta, con un campo visivo residuo inferiore al 3%, che comporta un’invalidità del 100%.
Le patologie dell’apparato fonatorio
Le patologie dell’apparato fonatorio che permettono l’iscrizione nelle categorie protette includono:
- Laringectomia totale, che comporta un’invalidità del 70%;
- Laringectomia totale con tracheostomia, che comporta un’invalidità dell’80%.
Le patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e rare
Sono numerose le patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e rare che possono causare una significativa riduzione della capacità lavorativa. Alcune delle più gravi includono:
- Fibrosi cistica con manifestazioni avanzate della malattia: invalidità tra il 51% e il 100%;
- Osteogenesi imperfetta nelle forme gravi, con fratture frequenti e deformità multiple: invalidità tra il 51% e il 100%;
- Sindrome di Down, sindrome di Patau, sindrome di Edward, trisomia 9, monosomia 5p o sindrome del “cri du chat”, oloprosencefalia alobare o semilobare: invalidità del 100%;
- Infezione da HIV: invalidità compresa tra il 21% e il 100%, a seconda della progressione della malattia;
- Talassemia Major: invalidità tra il 35% e il 100%, a seconda della gravità;
- Artrite reumatoide, sclerodermia, spondilite anchilosante e altre spondiloartriti, lupus eritematoso e vasculiti: invalidità compresa tra il 21% e il 100%;
- Artrosi: invalidità variabile dal 5% al 100%, in base alla gravità della condizione.
FAQ su quali patologie permettono l’iscrizione alle categorie protette
Come richiedere l’iscrizione alle categorie protette?
Per richiedere l’iscrizione alle categorie protette, è necessario:
- Rivolgersi al medico di base per ottenere un certificato che descriva la natura e i sintomi della disabilità.
- Portare il certificato al CAF per aprire una pratica INPS e richiedere la valutazione.
- Attendere la convocazione da parte dell’INPS per una visita presso la commissione sanitaria locale.
- Ricevere l’esito della valutazione tramite verbale sul sito dell’INPS e via raccomandata, che indicherà la percentuale di invalidità e il livello di agibilità al lavoro.
- Recarsi al centro per l’impiego della propria Provincia se si ha un’età tra i 15 e i 65 anni, si è disoccupati e non si è ancora raggiunta l’età pensionabile, per entrare in graduatoria per il collocamento mirato.
Che cos’è il collocamento mirato?
Il collocamento mirato è un insieme di strumenti e azioni che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per persone disabili o appartenenti alle categorie protette, valutando le loro capacità lavorative e inserendole nei posti adatti, secondo la legge n. 68 del 12 marzo 1999.
Quanti punti di invalidità servono per entrare nelle categorie protette?
Per iscriversi agli elenchi dei lavoratori appartenenti alle categorie protette e accedere al collocamento mirato per i disabili, è necessario avere il riconoscimento di un’invalidità civile con una percentuale pari o superiore al 46%.