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Categorie protette: quali patologie permettono di iscriversi

Scopri quali patologie permettono l'iscrizione alle categorie protette in modo da ottenere le agevolazioni per facilitare l'ingresso lavorativo.

di Cassandra Testa

Luglio 2024

Quali patologie permettono l’iscrizione alle categorie protette: ecco quali sono le casistiche che consentono di ottenere il diritto al collocamento mirato (scopri le offerte di lavoro e i concorsi attivi. Ricevi le news gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quali patologie permettono l’iscrizione alle categorie protette?

Tra i requisiti per poter ottenere il riconoscimento dell’invalidità, utile per essere inclusi nelle categorie protette, l’elemento più importante è costituito dalla condizione sanitaria che è responsabile della disabilità di cui è affetta una determinata persona.

Di seguito vediamo quali sono le patologie che permettono l’iscrizione alle categorie protette suddividendole in gruppi in base ai diversi apparati del corpo umano coinvolti in ciascuna condizione.

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Le patologie cardiocircolatorie

Tra le malattie cardiocircolatorie che possono ridurre significativamente la capacità lavorativa e portare al riconoscimento dell’invalidità troviamo:

Le malattie respiratorie

Anche alcune patologie dell’apparato respiratorio permettono di rientrare nelle categorie protette e di ottenere il riconoscimento dell’invalidità. Ecco alcuni esempi:

Le patologie dell’apparato digerente

Le patologie dell’apparato digerente che permettono di essere inclusi nelle categorie protette comprendono:

Le patologie dell’apparato urinario

Ecco un elenco di patologie dell’apparato urinario che permettono di ottenere il riconoscimento dell’invalidità e l’iscrizione nelle categorie protette:

Le malattie dell’apparato endocrino

Le malattie dell’apparato endocrino che consentono l’accesso alle categorie protette sono:

Le patologie dell’apparato osteoarticolare e locomotore

Ecco un elenco di malattie dell’apparato osteoarticolare e locomotore che permettono di accedere alle categorie protette:

Le patologie dell’apparato neurologico

Ecco un elenco delle patologie dell’apparato neurologico che permettono di rientrare nelle categorie protette:

Quali patologie permettono l'iscrizione alle categorie protette
Quali patologie permettono l’iscrizione alle categorie protette: in foto un ragazzo con la sindrome di Down lavora al computer all’interno di un ufficio.

Le patologie psichiche

Le patologie psichiche che determinano una significativa riduzione della capacità lavorativa e permettono l’inserimento nelle categorie protette includono:

Le patologie uditive

Per quanto riguarda le patologie uditive, la condizione più grave è la sordità dovuta a una significativa perdita uditiva bilaterale, accompagnata da evidenti fonologopatie audiogene. Chi soffre di questo disturbo può ottenere un’invalidità fissa pari all’80%.

Le patologie dell’apparato visivo

Anche alcune patologie dell’apparato visivo possono ridurre significativamente la capacità lavorativa e sono rilevanti per l’inserimento nelle categorie protette:

Le patologie dell’apparato fonatorio

Le patologie dell’apparato fonatorio che permettono l’iscrizione nelle categorie protette includono:

Le patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e rare

Sono numerose le patologie congenite, ematologiche, reumatiche, neoplastiche e rare che possono causare una significativa riduzione della capacità lavorativa. Alcune delle più gravi includono:

FAQ su quali patologie permettono l’iscrizione alle categorie protette

Come richiedere l’iscrizione alle categorie protette?

Per richiedere l’iscrizione alle categorie protette, è necessario:

  1. Rivolgersi al medico di base per ottenere un certificato che descriva la natura e i sintomi della disabilità.
  2. Portare il certificato al CAF per aprire una pratica INPS e richiedere la valutazione.
  3. Attendere la convocazione da parte dell’INPS per una visita presso la commissione sanitaria locale.
  4. Ricevere l’esito della valutazione tramite verbale sul sito dell’INPS e via raccomandata, che indicherà la percentuale di invalidità e il livello di agibilità al lavoro.
  5. Recarsi al centro per l’impiego della propria Provincia se si ha un’età tra i 15 e i 65 anni, si è disoccupati e non si è ancora raggiunta l’età pensionabile, per entrare in graduatoria per il collocamento mirato.

Che cos’è il collocamento mirato?

Il collocamento mirato è un insieme di strumenti e azioni che favoriscono l’incontro tra domanda e offerta di lavoro per persone disabili o appartenenti alle categorie protette, valutando le loro capacità lavorative e inserendole nei posti adatti, secondo la legge n. 68 del 12 marzo 1999.

Quanti punti di invalidità servono per entrare nelle categorie protette?

Per iscriversi agli elenchi dei lavoratori appartenenti alle categorie protette e accedere al collocamento mirato per i disabili, è necessario avere il riconoscimento di un’invalidità civile con una percentuale pari o superiore al 46%.

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