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Home / Invalidità Civile » Pensioni » Previdenza e Invalidità / Invalidità 75% e 80%: differenze nelle agevolazioni

Invalidità 75% e 80%: differenze nelle agevolazioni

Scopri se ci sono differenze nelle agevolazioni con invalidità al 75% e all’80% e a cosa si ha diritto.

di Romina Cardia

Luglio 2024

Ci sono differenze nelle agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%? Se dovessero aumentare la percentuale di invalidità a causa di un aggravamento della mia condizione di salute, passando all’80% otterrei maggiori benefici? (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Ci sono differenze di agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%?

No, non ci sono differenze di agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%. Anche se dovesse essere accertato un peggioramento della tua condizione di salute e ti fosse riconosciuta una percentuale dell’80%, non cambierebbe nulla, se non per la possibilità di ottenere, in più, la pensione di vecchiaia anticipata, che spetta proprio a partire da una percentuale dell’80%.

Continui ad essere considerato invalido civile parziale (invalidità dal 74% al 99%), mantenendo gli stessi diritti.

Le cose cambiano con l’accertamento dell’invalidità totale (100%) e della non autosufficienza. In questo caso, otterresti nel primo caso la pensione di inabilità e nel secondo caso anche l’indennità di accompagnamento, insieme ad altri tipi di agevolazioni di tipo assistenziale.

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Quali sono le agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%?

Ti mettiamo a disposizione una tabella con tutte le agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%. Ne parliamo nel dettaglio nei prossimi paragrafi:

Tipologia dell’agevolazione o della prestazione economicaCaratteristiche/requisiti principali dell’agevolazione o della prestazione economica
Assegno ordinario di invalidità– Riconosciuto se si è invalidi al 75% e si possiede un’invalidità pensionabile superiore ai 2/3
– Requisiti: almeno 5 anni di contributi, di cui 3 versati nell’ultimo quinquennio
– Età pari o superiore a 67 anni
– Calcolato allo stesso modo della pensione
– Cumulabile con i redditi di lavoro
Pensione di invalidità civile– Riconosciuta agli invalidi con un’invalidità civile superiore al 74%
– Requisiti: età anagrafica compresa tra 18 e 67 anni; disoccupazione; entrate derivanti dall’attività lavorativa inferiori a 5.725,46 euro annui (nel 2024)
– Importo: 333,33 euro erogati dall’INPS (nel 2024)
– Non richiede il pagamento di contributi minimi
Pensione di vecchiaia anticipataA partire dall’80 per cento di invalidità, se sei un lavoratore invalido hai diritto a chiedere la pensione anticipata, però devi essere in possesso di almeno 20 anni di contributi.
Ape sociale per persone invalide– Assegno che accompagna il lavoratore dai 63 anni di età fino al perfezionamento del requisito della pensione di vecchiaia
– Requisiti: invalidità superiore al 75%; minimo di 30 anni di contributi
– Importo calcolato allo stesso modo della futura pensione, ma non superiore a 1.500 euro mensili
Pensione anticipata per lavoratori precoci e lavori usuranti– Riconosciuta agli invalidi con un’invalidità superiore al 74%
– Requisiti: 41 anni di contributi (più tre mesi di finestra nel 2019); appartenenza alle categorie tutelate di lavoratori con accesso all’Ape sociale; svolgimento di un lavoro usurante; iscrizione alla previdenza obbligatoria prima del 1996 e almeno 12 mesi di contributi da effettivo lavoro prima del 19° anno di età
– Incompatibile con i sussidi di disoccupazione e qualsiasi pensione diretta
Ausili e protesi gratuiti– Diritto a protesi e ausili relativi all’infermità o menomazione riconosciuta nel verbale di accertamento della commissione medica
– Non è un aiuto in denaro, ma un supporto che aiuta a risparmiare
– Requisiti: riduzione della capacità lavorativa pari almeno a un terzo (33,33%)
Esenzione dal pagamento del ticket sanitario– Esenzione sulle prestazioni specialistiche e di diagnosi strumentale
– Agevolazione per il pagamento dei medicinali prescritti con ricetta medica
Collocamento mirato per le categorie protette– Possibilità di usufruire del collocamento mirato previsto dalla Legge 68/99 per le categorie protette
– Requisiti: invalidità superiore al 45%; invalidità del lavoro con grado superiore al 33%; cecità, sordomutismo, diritto all’assegno di invalidità civile, invalidità di guerra o per servizio con minorazioni ascritte dalla 1° all’8° categoria
Quote di riserva– Gli invalidi con invalidità civile superiore al 60% possono essere inclusi nelle quote di riserva delle aziende
– Percentuali di lavoratori disabili da occupare: 7% se oltre 50 dipendenti; 2 lavoratori se da 36 a 50 dipendenti; 1 lavoratore se da 15 a 35 dipendenti
Priorità della scelta della sede e rifiuto del trasferimento di sede– I dipendenti pubblici con invalidità civile al 75% hanno diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili e di rifiutare il trasferimento di sede, per agevolare gli spostamenti casa-lavoro
Congedo per cure– Fruizione di un congedo per cure relative all’infermità o menomazione, per un periodo non superiore a 30 giorni all’anno
– Congedo retribuito che non rientra nel periodo massimo di conservazione del posto
Contrassegno invalidi– Diritto al contrassegno invalidi per usufruire degli appositi parcheggi
– Dipende dalla valutazione della Commissione medica in base alla tipologia di menomazione
Tabella con tutte le agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%

Agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%: le prestazioni economiche

Assegno mensile di assistenza

Iniziamo parlando delle prestazioni economiche spettanti con invalidità civile al 75% e all’80%, che sono quelle più importanti.

Abbiamo detto che dal 74% al 99% si è considerati “invalidi parziali”. Con queste percentuali di invalidità spetta l’Assegno mensile di assistenza, il cui importo per il 2024 è di 333,33 euro.

Il requisito sanitario, però, da solo non basta, perché per ottenere la prestazione non devi superare un determinato limite di reddito, che per il 2024 è di 5.725,46 euro annui.

Se svolgi attività lavorativa o hai lavorato e versato contributi e hai un reddito superiore a 5.725,46 euro, in alternativa potresti aver diritto all’Assegno ordinario di invalidità: vediamo con quali requisiti.

Assegno ordinario di invalidità

Abbiamo visto che la prestazione economica INPS erogata a favore delle persone invalide parziali è l’Assegno mensile di invalidità, ma per ottenerlo bisogna non superare il limite reddituale, oltre ad avere un’età anagrafica compresa tra i 18 e i 67 anni.

In alternativa all’Assegno mensile, potresti richiedere l’Assegno ordinario di invalidità (AOI), ma solo se possiedi i requisiti contributivi.

In presenza di attività lavorativa (puoi continuare a lavorare anche se percepisci AOI), il suo importo mensile viene ridotto in base al reddito percepito.

Per richiedere l’Assegno Ordinario devi essere in possesso di almeno 5 anni di contributi versati, di cui almeno 3 negli ultimi 5 anni di vita.

L’AOI ha una durata triennale, al termine della quale va rinnovato, sempre che continuino a sussistere le condizioni sanitarie (capacità lavorativa ridotta di almeno 2/3).

Dopo tre rinnovi consecutivi, l’AOI diventa definitivo e non va più rinnovato, anche se l’INPS può sempre programmare una visita di revisione per accertare che permangano le condizioni sanitarie che ne danno diritto.

L’importo dell’Assegno ordinario non è uguale per tutti, ma viene calcolato in base, appunto, ai contributi versati (così come per ogni prestazione previdenziale), e viene ridotto se il tuo reddito supera quattro volte il trattamento minimo.

Agevolazioni sanitarie con invalidità al 75% e all’80%: agevolazioni sanitarie, contrassegno invalidi, case popolari

Con una percentuale di invalidità compresa tra il 75% e l’80% hai diritto all’esenzione totale del ticket sanitario per tutte le prestazioni mediche che riguardano la tua patologia invalidante.

Se soffri di problemi di deambulazione, ti spetta il contrassegno invalidi, che ti permette di parcheggiare negli stalli a te dedicati.

Hai diritto anche alla fornitura gratuita di protesi, ausili e presidi medici. Inoltre, con questa percentuale di invalidità hai anche diritto ad agevolazioni per le graduatorie per l’assegnazione delle case popolari disabili.

agevolazioni con invalidità al 75% e all'80%
Agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%. Nella foto: la scritta “difference” (differenze)

Agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%: le agevolazioni lavorative

Categorie protette e collocamento mirato

Con un’invalidità civile compresa tra il 75% e l’80% puoi essere inserito nelle quote di riserva dell’azienda per cui lavori.

Si tratta di posti disponibili che vengono riservati per legge ai lavoratori con invalidità pari o superiore al 46%.

Fanno parte delle categorie:

Per usufruire dell’agevolazione dovrai presentare, presso il Centro per l’impiego territoriale, il verbale di invalidità e la relazione rilasciata dalla Commissione dell’Asl.

I datori di lavoro o le aziende con più di più di 15 dipendenti impiegati hanno l’obbligo di assumere:

Congedo per cure

Con un’invalidità al 75% e all’80% puoi anche usufruire di un congedo lavorativo per le cure, fino a 30 giorni l’anno, retribuito come le assenze per le malattie.

I costi del congedo sono a carico del datore di lavoro, per cui devi verificare se il tuo contratto collettivo di riferimento permettono la possibilità di poterne usufruire.

Scelta della sede di lavoro e rifiuto del trasferimento

L’invalidità al 75% e all’80% ti dà anche la possibilità di scegliere la sede di lavoro tra quelle disponibili, in modo da agevolarti per raggiungerla con facilità.

Inoltre, puoi rifiutare il trasferimento di sede, a meno che questo non arrechi danni all’azienda.

Tuttavia, per poter beneficiare di queste agevolazioni dovrai aver riconosciuta anche la disabilità  ai sensi della Legge 104/1992.

Agevolazioni con invalidità al 75% e all’80%: il prepensionamento

Pensione di vecchiaia anticipata a partire dall’80% di invalidità

A partire dall’80% di invalidità, se sei un lavoratore invalido hai diritto a chiedere la pensione di vecchiaia anticipata, però devi essere in possesso di almeno 20 anni di contributi. Se sei donna, devi avere almeno 56 anni di età, mentre se sei uomo, l’età minima è fissata a 61 anni.

Se sei un lavoratore cieco, però, puoi accedere alla pensione anticipata a 56 anni se sei un uomo e a 51 anni se sei una donna.

La pensione anticipata per invalidità civile è riconosciuta solo ai dipendenti del settore privato iscritti all’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria dell’INPS).

Ape sociale

Questa misura, nata nel 2017, è stata estesa fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, ci sono alcuni cambiamenti da tenere a mente.

Prima di tutto, il requisito d’età è stato aggiornato. Ora, per accedere, dovrai aver compiuto 63 anni e 5 mesi entro l’anno in corso. I contributi richiesti rimangono stabili: 30 anni di contributi e 36 per chi ha svolto lavori pesanti.

Oltre all’età, ci sono diverse condizioni da soddisfare per ottenere l’Ape sociale:

Ape sociale è un prestito che si ottiene in dodici rate mensili, pari all’importo della pensione di vecchiaia al momento della richiesta.

L’importo mensile massimo è di 1.500,00 euro lordi, senza rivalutazioni o integrazioni al trattamento minimo.

L’indennità può essere cumulata con redditi da lavoro dipendente o parasubordinato, fino a 8.000 euro lordi annui, sia in Italia che all’estero.

È anche compatibile con i redditi derivanti da lavoro autonomo, entro i 5.500,00 euro lordi annui.

FAQ sull’invalidità al 75% e all’80%

Cosa posso fare se non mi viene riconosciuta l’invalidità civile?

Se non ti viene riconosciuta l’invalidità  è importante non demordere e prendere le opportune misure per far valere i tuoi diritti. Ecco alcune azioni che puoi intraprendere:

Non affrontare questa situazione da solo. Cerca sostegno presso associazioni o organizzazioni che si occupano di difendere i diritti delle persone con disabilità. Queste organizzazioni possono offrirti consulenza legale, informazioni utili e sostegno emotivo. Ricorda che ogni caso è unico e le azioni da intraprendere potrebbero variare in base alle circostanze personali. È sempre consigliabile consultare un professionista esperto in materia per ottenere consigli specifici.

Posso lavorare con un’invalidità civile al 75% e all’80%?

Assolutamente sì, è possibile lavorare anche con un’invalidità civile al 75% e all’80%. L’invalidità non dovrebbe essere un ostacolo alla tua partecipazione al mondo del lavoro, tant’è che anche le persone invalide civili totali e con accompagnamento possono lavorare.

Ho diritto all’esenzione dal bollo auto con invalidità civile al 75% e all’80%?

Sì, hai diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto se sei riconosciuto con un’invalidità civile al 75% o all’80%. L’esenzione dal bollo auto è un beneficio previsto per le persone con disabilità che presentano determinati requisiti. Per ottenere questa agevolazione, è necessario presentare la documentazione adeguata presso gli uffici competenti (ACI o Agenzia delle Entrate). Assicurati di informarti presso il tuo ufficio provinciale o regionale competente per conoscere le procedure specifiche e i documenti richiesti per richiedere l’esenzione dal bollo auto.

Ho diritto all’incremento al milione con l’invalidità civile al 75% e all’80%?

No, l’invalidità parziale al 75% o all’80% non dà diritto all’incremento al milione. L’incremento al milione è un beneficio previsto per coloro che presentano un’invalidità grave (100%) e che richiedono assistenza continua e significativa nella vita quotidiana. L’invalidità parziale al 75% o all’80% indica che hai delle limitazioni, ma non raggiungi i requisiti necessari per ottenere l’incremento al milione.

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