Vediamo quali sono i requisiti per richiedere le agevolazioni con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni, come presentare domanda e a cosa si ha diritto con il riconoscimento della disabilità grave (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Indice
A chi spettano le agevolazioni con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni
Le agevolazioni con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni vengono riconosciute ai bambini/ragazzi da 0 a 18 anni ai quali viene accertata una disabilità grave.
La disabilità grave riguarda una condizione in cui è presente una ridotta autonomia personale, correlata all’età, “in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione“.
Questa definizione si lega a quanto previsto dall’articolo 3, comma 1 della Legge 104/1992, che riconosce come persona con disabilità chi presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale stabile o progressiva nel tempo, che causa difficoltà nell’apprendimento, nell’integrazione lavorativa o nel lavoro.
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Se nel verbale Legge 104 rilasciato è presente la dicitura di “disabile grave ai sensi dell’art. 3 comma 3 della Legge 104” sono riconosciuti specifici benefici e agevolazioni fiscali e sul lavoro, di cui parleremo tra poco.
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Come chiedere il riconoscimento della disabilità grave per minorenni
Per chiedere il riconoscimento della disabilità grave e ottenere le agevolazioni con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni bisogna seguire questi passaggi:
- vai dal pediatra o da un medico autorizzato a compilare il certificato medico online per confermare la presenza di una patologia invalidante;
- presenta la domanda per il riconoscimento dei benefici all’INPS via Internet, oppure puoi farlo attraverso il patronato o le associazioni di categoria come ANMIC, ENS, UIC, o ANFFAS;
- successivamente, dovrai far sottoporre il bambino a una visita medica di accertamento presso la Commissione Medico Legale, che includerà un medico dell’INPS. Riceverai la data e l’orario per questa visita direttamente dall’INPS.
Questa procedura è necessaria per ottenere i benefici previsti dalla Legge 104 per i minorenni con patologie invalidanti.
A cosa hanno diritto i minorenni disabili gravi
Le agevolazioni con la Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni sono:
- soggiorno per cure;
- diritto all’educazione e all’istruzione/integrazione scolastica;
- spazi gialli nei parcheggi pubblici o privati.
I disabili minorenni hanno diritto all’accompagnamento?
La Legge 104 riconosce alcuni benefici per le persone con disabilità grave, ma non garantisce automaticamente un assegno di accompagnamento.
Questo perché il riconoscimento della gravità della disabilità serve principalmente a definire i diritti in campo sanitario e di assistenza, ma non implica automaticamente un supporto finanziario.
L’accompagnamento, tuttavia, viene riconosciuto anche ai minorenni, ma solo nel caso in cui venga accertata l’impossibilità a camminare da soli o a svolgere i normali atti della vita quotidiana.
Per richiedere l’assegno di accompagnamento con la Legge 104, è necessario quindi sottoporsi a una visita medica specialistica e ottenere un certificato di invalidità. Questo certificato viene rilasciato da medici esperti in disabilità e accompagnamento.
I minori che presentano la domanda in via amministrativa entro sei mesi prima del compimento della maggiore età possono ottenere in via provvisoria le prestazioni economiche erogabili agli invalidi maggiorenni una volta raggiunta la maggiore età.
Per i minori titolari dell’indennità di accompagnamento per invalidi civili o altre indennità specifiche, non sono richiesti ulteriori accertamenti sanitari al raggiungimento della maggiore età. Tuttavia, rimangono validi gli altri requisiti previsti dalla normativa di settore, come quelli socio-reddituali (modello AP70).
Diritti dei familiari a seguito delle agevolazioni con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni
Prolungamento del congedo parentale o 3 giorni di permesso mensile
I genitori di figli con disabilità in situazione di gravità che svolgono attività lavorativa dipendente (pubblico o privato) hanno diritto a godere di permessi retribuiti previsti dalla Legge 104/1992, necessari a prendersi cura del soggetto fragile a carico.
Nello specifico, i genitori, fino ai tre anni di età del figlio hanno diritto, in alternativa:
- al prolungamento del congedo parentale, fruibile in misura continuativa o frazionata, per un periodo massimo complessivamente non eccedente i tre anni (compresi i periodi di congedo previsti per la generalità dei genitori) da godere entro il compimento del dodicesimo anno di vita del bambino;
- due ore di permesso giornaliero;
- tre giorni di permesso mensili, anche continuativi.
Con riferimento ai figli dai tre ai dodici anni il padre o la madre possono scegliere tra, in alternativa:
- prolungamento del congedo parentale come sopra descritto;
- tre giorni mensili di permesso, anche continuativi.
Per i figli di età pari o superiore a dodici anni, i genitori hanno diritto ai tre giorni mensili di permesso, anche continuativi.
I genitori di un figlio disabile, che sono entrambi lavoratori dipendenti, possono fruire alternativamente dei permessi 104 per assisterlo.
Il diritto a fruire dei permessi spetta previa domanda all’INPS. L’Istituto stesso si fa carico del trattamento economico per le ore di assenza, con anticipo delle somme in busta paga da parte del datore di lavoro.
Scelta della sede di lavoro
I genitori di figli minorenne con disabilità che godono dei permessi mensili retribuiti, possono scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al domicilio del figlio da assistere e non possono essere trasferiti senza il loro consenso ad altra sede.
Congedo straordinario
I genitori di un figlio minorenne disabile, dipendenti pubblici o privati, hanno diritto ad assentarsi da lavoro in congedo straordinario.
Il congedo, previa domanda all’INPS, spetta per un periodo continuativo o frazionato di due anni nell’arco dell’intera vita lavorativa del richiedente per ciascun soggetto disabile.
Il trattamento economico dovuto per i periodi di assenza è a carico dell’Istituto. Le somme in questione vengono anticipate in busta paga da parte del datore di lavoro.
Permessi non retribuiti
I genitori che fruiscono del congedo straordinario per un periodo continuativo non superiore a sei mesi, hanno diritto di fruire di permessi non retribuiti in misura pari al numero dei giorni di congedo ordinario che avrebbero maturato nello stesso arco di tempo lavorativo.
Rifiuto del lavoro notturno
La normativa (decreto legislativo numero 66/2003) dispone che non sono obbligati a prestare lavoro notturno la lavoratrice o il lavoratore che abbiano a proprio carico un soggetto disabile, quindi anche i genitori di figli disabili.
Smart working
Le aziende sono tenute a riconoscere priorità alle richieste di esecuzione dell’attività lavorativa in modalità agile, formulate da lavoratori e lavoratrici con figli in condizioni di disabilità, senza limiti di età.
Agevolazioni fiscali
L’attenzione della normativa a quanti sono genitori o assistono persone con disabilità si estende anche al campo fiscale, grazie a una serie di misure volte a ridurre il carico di IRPEF, IVA e altri tributi, a beneficio di chi sostiene la spesa ed ha fiscalmente a carico la persona con disabilità, in questo caso un minorenne.
Ci riferiamo in particolare a queste tutele fiscali:
- detrazione IRPEF per l’acquisto di mezzi di locomozione, pari al 19% su una spesa massima di 18.075,99 euro;
- IVA ridotta al 4% per l’acquisto di autovetture nuove o usate entro determinati limiti di cilindrata;
- esenzione permanente dal pagamento del bollo auto;
- esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà degli autoveicoli;
- deducibilità dal reddito delle spese mediche generiche e di assistenza specifica;
- detrazione IRPEF pari al 19% per le spese sanitarie e per l’acquisto di mezzi di ausilio, eccedenti la franchigia di 129,11 euro (la franchigia non opera con riferimento a talune spese, ad esempio il trasporto in ambulanza della persona con disabilità);
- detrazione IRPEF pari al 19% delle spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza della persona con disabilità nel compimento degli atti della vita quotidiana (la detrazione dev’essere calcolata su un ammontare di spesa non superiore a 2.100 euro, in presenza di un reddito complessivo del contribuente non eccedente i 40 mila euro);
- detrazione IRPEF spettante per ogni figlio fiscalmente a carico e con disabilità: l’importo è di 1.620 euro se il figlio ha un’età inferiore a 3 anni, e di 1.350 euro se di età superiore. Con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio;
- IVA ridotta al 4% per l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento delle persone con disabilità;
- detrazione IRPEF al 19% e aliquota IVA agevolata al 4% per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici volti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione delle persone con disabilità;
- detrazioni fiscali per gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;
- detrazione per interventi di ristrutturazione edilizia.
Agevolazioni Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni: la tabella con tutte le agevolazioni
Eccoti di seguito una tabella riassuntiva di tutte le agevolazioni con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni e loro genitori:
Agevolazione con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni e per i loro genitori | Caratteristiche |
Soggiorno per cure | I bambini disabili gravi hanno diritto a soggiorni per cure mediche specializzate. |
Educazione e istruzione/integrazione scolastica | Garantisce il diritto all’educazione e all’integrazione scolastica per i bambini disabili gravi. |
Spazi gialli nei parcheggi pubblici o privati | Offre spazi di parcheggio riservati (spazi gialli) per bambini disabili gravi e le loro famiglie. |
Assegno di accompagnamento | Non è garantito automaticamente dalla Legge 104, ma può essere richiesto attraverso una visita medica specialistica e un certificato di invalidità. |
Semplificazioni per il raggiungimento della maggiore età | Permette ai minori con indennità di accompagnamento di ottenere prestazioni economiche in via provvisoria senza ulteriori esami di invalidità. |
Permessi retribuiti | Fornisce permessi retribuiti di tre giorni al mese per i familiari fino al 2° grado dei bambini disabili gravi, se il familiare non è in ospedale o riabilitazione. |
Congedo biennale retribuito | Offre un congedo straordinario retribuito per un massimo di due anni ai genitori, fratelli, sorelle o coniugi conviventi che assistono i bambini disabili gravi, a condizione che il disabile non sia in ricovero a tempo pieno. |
Assegno Unico per genitori di figli con disabilità | Fornisce un assegno mensile con aumenti basati sul grado di disabilità del figlio, disponibile per figli disabili di tutte le età. |
Agevolazione IVA e IRPEF per acquisto sussidi tecnici e informatici | Concede un’IVA agevolata del 4% e deduzioni IRPEF per l’acquisto di sussidi tecnici e informatici per disabili gravi. |
Bonus barriere architettoniche | Offre un bonus ristrutturazioni e una detrazione IRPEF del 50% (75% fino al 2025) per eliminare le barriere architettoniche per disabili gravi. |
Spese detraibili e deducibili | Consente la deduzione fiscale per l’acquisto di auto adatte al trasporto di disabili, spese per assistenza specifica e assistenza domestica e personale. |
FAQ sulle agevolazioni con Legge 104 art 3 comma 3 per minorenni
Cosa prevede la Legge 104 per gli alunni con disabilità?
La Legge 104 garantisce agli alunni con disabilità il diritto a misure di supporto che permettano loro di partecipare attivamente all’attività scolastica. Queste misure possono includere l’assegnazione di un insegnante di sostegno, l’estensione dei tempi nelle prove d’esame o l’adeguamento dei materiali didattici.
Come funziona l’inserimento degli alunni con Legge 104 all’interno della classe?
Gli alunni con disabilità prevista dalla Legge 104 vengono inseriti all’interno delle classi comuni, con il supporto di un insegnante di sostegno. Questo insegnante fornisce assistenza personalizzata all’alunno, cercando di favorirne l’autonomia e l’inclusione all’interno del gruppo classe.
Cosa devono fare i genitori per richiedere i diritti previsti dalla Legge 104 per i loro figli?
I genitori degli alunni con disabilità devono presentare una richiesta alla scuola del proprio figlio, allegando la documentazione medica che attesta la disabilità. È importante comunicare in modo chiaro le necessità specifiche dell’alunno, in modo che la scuola possa pianificare le misure di supporto adeguate.
Quali sono i vantaggi dell’inclusione scolastica prevista dalla Legge 104 per gli alunni con disabilità?
L’inclusione scolastica prevista dalla Legge 104 offre numerosi vantaggi agli alunni con disabilità. Essi hanno l’opportunità di apprendere all’interno di un ambiente inclusivo, interagendo con i loro coetanei e sviluppando relazioni sociali. Ciò contribuisce alla valorizzazione delle loro abilità e alla crescita personale.
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